Le foto di Roberto Bettini BettiniPhoto.net
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Assolo di Michael Rogers nella 1a tappa pirenaica - Nibali conserva la maglia gialla
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Bagnères-de-Luchon, 22 Luglio 2014 - Michael Rogersha conquistato in solitaria la 16esima tappa del Tour de France lasciando i compagni di fuga con uno scatto da fuoriclasse a quattro km dall'arrivo: azione grazie alla quale l'australiano del team Tinkoff-Saxo è riuscito a concludere con 9 secondi di distacco.
Dietro al vincitore delle due tappe di Savona e del Mortirolo lo scorso Giro d'Italia, hanno chiuso per il secondo e terzo posto, Thomas Voeckler (Team Europcar) e Vasil Kiryenka (Team Sky).
Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) ha difeso la propria leadership e conservato la maglia gialla rispondendo agli allunghi di un Thibaut Pinot (Equipe Cycliste FDJ.fr), il francese oggi in gran condizione che ha fatto la corsa sul connazionale Romain Bardet per la classifica generale.
Se Thibaut Pinot (Equipe Cycliste FDJ.fr) oggi sale in classifica ponendosi al 3° posto della generale, lo fa grazie all'altro francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale) che invece scende anche per la leadership nella classifica della maglia bianca, dopo essersi staccato in vista dell'ultimo GPM, accusando all'arrivo un ritardo sul gruppo maglia gialla di 1'50", perdendo il podio e la maglia di miglior giovane del 101° Tour de France.
Anche a Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) le cose non vanno meglio: lo statunitense ha accusato un ritardo all'arrivo di oltre tre minuti.
Domani altra tappa pirenaica delle tre in programma, la più dura con 124,5 km, 3 GPM di prima categoria ed il finale ai 1680 metri del Montée de Saint-Lary Pla d'Adet definita salita fuori categoria.
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Gianni Savio alla partenza della 16a tappa del Tour de France 2014 in compagnia di Michele Scarponi e Vincenzo Nibaliin ©Photo Roberto Bettini
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Giuseppe Martinelli Ds in Astana e Paolo Slongo preparatore altetico di Nibali alla partenza della 16a tappa del Tour de France 2014 in ©Photo Roberto Bettini
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Michele Scarponi con Alexandr Vinokurov alla partenza della 16a tappa del Tour de France 2014 in ©Photo Roberto Bettini
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La fuga che ha determinato le sorti della 16a tappa del Tour de France 2014, composta inizialmente da 21 corridori...in ©Photo Roberto Bettini
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Vasil Kiryenka prova ad andare in fuga scattando sui compagni di avventura nelll'ultima salita di Port de Balèsin ©Photo Roberto Bettini
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...alla fine nell'ultima salita di Port de Balès rimarranno solo José SerpaMichael Rogers e Thomas Voeckler - 16a tappa del Tour de France 2014 in ©Photo Roberto Bettini
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... Nibali invece transiterà al GPM di Port de Balès con gli altri migliori a circa 8 minuti dai battistrada in fuga: la maglia bianca Romain Bardetnauragherà a 4 minuti di ritardo in cima per poi recuperarne una metà ma perderà sia la maglia bianca che il podio; stessa sorte anche per l'americano Van Gardener. Anche Valverde cederà qualche secondo al siciliano in maglia gialla solo al GPM e non all'arrivo- 16a tappa del Tour de France 2014 in ©Photo Roberto Bettini
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Romain Bardet si stacca perdendo preziosi secondi per la sua classificia della maglia bianca sull'ultima salita di Port de Balèsin ©Photo Roberto Bettini
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La grinta di Tejay Van Garderen che va in crisi e si stacca sulla salita di Port de Balès nella 16a tappa del Tour de France 2014 in ©Photo Roberto Bettini
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L'azione di Michael Rogers con Thomas Voeckler lungo la salita di Port de Balès nella 16a tappa del Tour de France 2014 in ©Photo Roberto Bettini
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...poi giu dal Port de Balès, Nibali si scatena in discesa e si porta su un Pinot all'attacco che cerca di rubare tutti i secondi possibili al connazionale Bardet, con la maglia bianca vacillantein ©Photo Roberto Bettini
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Thibau Pinot conduce il gruppetto maglia gialla verso lo scollinamento al GPM Port de Balès nella 16a tappa del Tour de France 2014 in ©Photo Roberto Bettini
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Voeckler su Kiryenka, Serpa e Gautier giungono a 9 secondi da Rogers concludendo la 16a tappa del Tour de France 2014 in ©Photo Roberto Bettini
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Il ritorno del biellorusso Vasil Kiryenka che al termine della fuga chiude la 16a tappa del Tour de France 2014 al 3° postoin ©Photo Roberto Bettini
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Il gruppo maglia gialla con Pinot Valverde e Nibali conclude la 16a tappa del Tour de France 2014 ad 8'32" dal vincitore australianon ©Photo Roberto Bettini
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Il francese Romain Bardet giunge al traguardo con 1'50'" dal rivale Thibaut Pinot il quale gli strappa la maglia bianca e il 3° posto nella classifica generale, al termine della 16a tappa del Tour de France 2014n ©Photo Roberto Bettini
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Il Boss del Team Oleg Tinkoff abbraccia Michael Rogers al termine della 16a tappa del Tour de France 2014n ©Photo Roberto Bettini
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Il francese Thibaut Pinot nuova maglia bianca al termine della 16a tappa del Tour de France 2014n ©Photo Roberto Bettini
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Il polacco Rafal Majka nuova maglia a pois al termine della 16a tappa del Tour de France 2014n ©Photo Roberto Bettini
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Lo Squalo non è El Diablo, per fortuna
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Di Michele Lugeri PRESS
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Estate 1990: la Germania appena riunita si pepara a festeggiare vincendo i mondiali di calcio mentre un folletto brianzolo si lancia in fuga al Tour de France e guadagna un buon gruzzolo di minuti. Gruzzolo che ben presto si sarebbe tramutato in Maglia Gialla.
Claudio Chiappucci ancora non è stato soprannominato El Diablo, ma già si fa apprezzare per il suo carattere attaccante.
Vuoi perche il rivale Gianni Bugno ha appena trionfato al Giro tenendo la Maglia Rosa solo per sé, vuoi perché Chiappucciè fatto così, ecco che alla prima tappa in linea parte la fuga che segnerà il Tour. ma non è la classica "fuga bidone". no, il bidone deve ancora arrivare.
Chiappucci tiene sulle Alpi, trova il primato e poi butta alle ortiche un Tour ormai in mano.
Ecco il bidone che sotto forma di Ronan Pensec, gregario di Greg Lemond, si inghiotte quello che ancora non è El Diablo.
Fuga senza speranza del francese, inseguimento esagerato da parte della Carrera (anche se pare che il Ds Boifava avesse cercato di prendere Chiappucci a sportellate, pur di distoglierlo da un inutile sforzo).
Pensec si cuoce nel solleone, LeMond se ne va in carrozza con Breukink e Bugno, rifilando quasi 5 minuti aChiappucci.
Hai voglia a fare il diavolo: il Tour se n'è andato a Saint Etienne.
Estate 2014: la Germania rivince i Mondiali di Calcio e uno Squalo guida il Tour con apparente facilità (ma si fa fatica sempre e comunque, a pedalare).
Sono passate le Alpi, è passata ancora Saint Etienne e lo Squalo Vincenzo Nibali non ha dimostrato cedimenti.
Presa la Maglia Gialla quasi per gioco, l'ha difesa (e ceduta) con maestria. bidone Gallopin evitato.
Ho aspettato solo ora per commentare il Tour di VincenzoNibali. Ho aspettato bidone e Alpi.
Parliamoci chiaro: la corsa è in mano allo Squalo e lo sarebbe stata anche in presenza di Froome e Contador.
Piuttosto c'è da dire che erano troppo pochi tre grandi nomi favoriti. persi due per strada, l'ultimo rimasto è proprio Vincenzo Nibali.
Al Giro invece tutti i favoriti hanno vestito la Rosa e sperato di vincerla, cadute a parte che hanno eliminato Purito eScarponi.
Piuttosto Nibali stia attento ai due francesi che lo seguono:Valverde non pare buono per i grandi Giri e l'occasione irripetibile appare a portata di mano a Bardet e Pinot: mai dei francesi così in alto negli ultimi anni, a rincorrere il fantasma di Roi Bernard Hinault (après de lui, le déluge)
E allora fila via, Squalo, tattica perfetta e pensa alla salute.
Ti sei presentato secco come un'acciuga ad Asolo nel 2002 a prenderti il tricolore juniores con un piglio da professionista ed ora da Squalo maturo vatti a prendere la Maglia Gialla di Parigi, che la Rosa d'Italia e la Rossa di Spagna già sono tue.
È ancora lunga la strada. ti attaccheranno, se ce la faranno.
Tu non fare il Diablo però: sei lo Squalo...
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COMUNICATI STAMPA DALLA GRANDE BOUCLE
Focolaio di broncopolmonite: Rui Costa saluta la Grande Boucle
Carcassonne, 22 Luglio 2014 - Il campione del mondo, 13° fino a questo momento nella classifica generale, è costretto al ritiro dopo che un esame radiografico, effettuato durante il giorno di riposo presso una clinica di Pezenas, ha evidenziato un focolaio di broncopolmonite.
Nei giorni scorsi Rui Costa (foto Bettini) aveva sofferto per una bronchite catarrale, entrata in fase stabile dopo una terapia antibiotica.
Nella giornata di riposo, l'iridato si è svegliato accusando uno stato generale di stanchezza: accompagnato dal dottor Beltemacchi, medico delTeam LAMPRE-MERIDA, si è sottoposto agli esami che hanno portato alla diagnosi incompatibile con il proseguimento del Tour de France.
Rui Costa ha comunque voluto far passare la notte per valutare la propria condizioni alla mattina, ma il persistente stato di malessere ha convinto il campione del mondo a rassegnarsi al ritiro.
Tour de France Stage 16: Kwiatkowski & Bakelants on the Attack in the Pyrenees
Tuesday 22 July 2014 - Omega Pharma - Quick-Step Cycling Team wasted no time getting into the action of the Pyrenees stages. Jan Bakelants and MichalKwiatkowski finally entered a 21-rider escape group of Tour de France Stage 16 on Tuesday, which went away after about 75 km. Kwiatkowski and OPQS worked tirelessly to make sure at least one rider made the day's escape group.
By 78.2km into the longest stage of the Tour, the big group had a 1'05" advantage. But the advantage eventually ballooned to more than 10 minutes. With 38.5km to go in the stage the gap of the 21 riders including Baki and Kwiato was as high as 12'39" But the breakaway broke apart on HC Port de Bales(11.7km, 7.7%) which had a summit at the 216 km mark of 237.5 kilometers.
Kwiatkowski and Bakelants were unable to maintain contact while Michael Rogers (Tinkoff-Saxo) eventually attacked what was left of the escape group to win the stage.Thomas Voeckler (Europcar) was 2nd out of the group that he dropped. Vasili Kiryienka (Team Sky) was 3rd. Kwiatkowski finished 7th, just 36" back as he worked hard on the descent of the HC climb to try and catch back on. Bakelants finished 11th (+3'33").
Kwiatkowski moved up to 9th in the GC with his hard work.
OPQS looks next to 124.5km Stage 17. The distance is deceiving, as there are three consecutive Cat. 1 ascents and an HC summit finish.
"The whole team was in all of the early actions trying to make the breakaway," Kwiatkowski said. "We were very motivated for that. It was decided this morning that today was the biggest possibility for the breakaway. The GC guys could gain or lose time at the end, and we saw it. They lost it at the end, as it was not easy to control for 240 kilometers. We tried to take advantage of that. I was in three breakaways and I finally made it into the one that stuck. Thanks to Mark Renshaw who led me out to get there. We were like 12 riders at that point, Garmin-Sharp was trying to split the peloton at the time. Then Baki went across on the second climb of the day, the 4th category climb. From that moment it was much easier to be in the breakaway. Everyone worked well."
Kwiatkowski and Bakelants also had crucial support in the team car.
"We had Davide Bramati in the team car with MarkCavendish," Kwiatkowski said. "Cav told me to try to smash it and win a stage. It was nice to have them in the car. Then on a HC climb of 12 kilometers for sure it would come down to simply the strongest guy winning, and I have to congratulate Rogers for being that guy today. I was trying to hang on there, but I just couldn't accelerate like they did. For the moment I'm not climbing the way I want to, but today it didn't matter. I set my own tempo until the top and I was trying to catch the front group on the last descent. I almost made it, but that's bike racing. They were pushing hard. Baki and I tried our best today and we have to be satisfied that we gave 100 percent. This is where I am discovering myself, in a long breakaway and a tough climb after a lot of kilometers. It's important experience I need and I still have high morale. As for tomorrow, it will be difficult for sure. We all can feel two weeks of the Tour in our legs, but the Pyreneesare very hard,. After 200 kilometers in the breakaway I will feel it in my own legs, but I will do my best and see where I can arrive."
"We had a big breakaway of 21 riders, the cooperation was good," Bakelants said. "It was clear the winner would come from that breakaway. Everyone did their share and as long as everyone does their job I don't mind doing my share of the work. In the end it would come down to the climb of Port de Bales. I missed the legs in a specific moment. At the beginning I felt good. I was on the wheel of Kiryienka. Who made a very strong rhythm. But I faded. It was a shame because I directly felt it would be over for me. I exploded completely. But, I know this is the way I can win races. I am good enough in the start to get into the good breakaways. But today was not the day for me to take advantage of that. I'm disappointed but know there can be more chances in the next days."
Serpa, giorno da leone; le parole di Rui dopo il ritiro
Josè Serpa è soprannominato il "Leone di Bucaramanga" per rendere onore alla sua fierezza e alla sua grinta, tutte qualità che il colombiano dellaLAMPRE-MERIDA ha mostrato nel corso della 16^tappa del Tour de France.
Lo scalatore sudamericano (foto Bettini) ha conquistato il 4° posto sul traguardo di Bagneres de Luchon, al termine della più lunga frazione del Tour de France, 237,5 km resi impegnativi dalla presenza del Col de Portet d'Aspet, del Col des Ares e del Port de Balès.
Decisiva per l'andamento della tappa è stata una fuga di 21 ciclisti, nata dopo 30 chilometri di corsa. Serpa, potendo contare su una buona condizione, non si è fatto sfuggire l'occasione di andare in avanscoperta: scelta rivelatasi corretta, visto che il gruppo ha consentuto ai fuggitivi di toccare un vantaggio superiore ai 12'.</spa
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