San Vendemiano (TV), 28 Gennaio 2022 - C'è grande entusiasmo nel quartier generale del San Vendemiano Cycling Team dove, lo staff capitanato dal Presidentissimo, Gino Mazzer è già concentrato sull'organizzazione dell'11° Giro di Primavera - 2° Memorial Paolo Sant che il prossimo 3 Aprile porterà a San Vendemiano (TV) tutti i migliori juniores del panorama internazionale.
La classica di inizio stagione, che nel 2021 ha premiato lo spunto veloce di Vincenzo Russo, sarà quest'anno il primo vero banco di prova per l'intera categoria. Una promozione, quella che ha portato la manifestazione curata dal San Vendemiano Cycling Team all'interno del calendario UCI, che ha premiato quanto la società nero-verde ha saputo esprimere negli ultimi anni: "Lo avevamo promesso e noi siamo di parola. Nonostante in questo 2022 non schieremo al via una nostra formazione juniores, la nostra società prosegue la propria attività con ancora maggior forza ed entusiasmo. La conferma dell'UCI, che ha accettato la candidatura della nostra gara per il calendario internazionale, ci ha dato ancora maggior spinta ed entusiasmo in vista del prossimo 3 aprile" ha osservato Gino Mazzer. "I protocolli da seguire e le numerose limitazioni causate dal Covid-19 a cui ormai siamo stati abituati non rendono facile la nostra missione ma la nostra macchina organizzativa è già in moto da alcune settimane e sono certo che sapremo offrire una splendida cartolina del nostro territorio".
Appuntamento fissato quindi per il 3 aprile a San Vendemiano per vedere all'opera i migliori giovani talenti della categoria juniores: si tratterà di un test già molto prestigioso che metterà in palio un traguardo tra i più ambiti del 2022. "La nostra segreteria ha già ricevuto tantissime richieste di partecipazione segno evidente della considerazione di cui godiamo a livello internazionale: nelle prossime settimane saremo chiamati a fare delle scelte per selezionare il miglior gruppo possibile: guarderemo soprattutto all'elemento tecnico senza dimenticare però il valore rappresentato dalle società italiane e, allo stesso tempo, la necessità di avere il maggior numero di nazioni rappresentate ai nastri di partenza" ha concluso Gino Mazzer.
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