Il Sesto Cerchio Olimpico: l'Ambiente.
Roma, 17 febbraio 2016 - Il dado è tratto: non si passa il Rubicone a cavallo, ma si inviano memory pen sul Lago Lemàno, a Losanna, al CIO, il Comitato Olimpico Internazionale.
Roma ci riprova, dopo la sconfitta della candidatura 2004 a favore (o Sfavore oggi diremmo) di Atene, dopo la frittata bruciata in casa quattro anni fa per il 2020, ora il fronte Olimpico sembra tutto ricomposto e determinato a spuntarla per organizzare l'edizione dei giochi Olimpici del 2024.
Mercoledì 17 febbraio è stata quindi ufficializzata la candidatura e svelata in gran parte dei suoi particolari: al Palazzo dei Congressi dell'EUR, già "venue" olimpica del 1960 per la scherma, il padrone di casa Giovanni Malagò Presidente del CONI ha portato i saluti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha introdotto il Presidente del Comitato promotore Luca Cordero di Montezemolo e poi condotto abilmente con affabilità, linguaggio diretto ed a volte ammiccante verso i tanti campioni in sala, la presentazione degli aspetti tecnico-sportivi.
Ma sotto l'egida di tanti presidenti, la truppa sul territorio è di qualità e ricca di successi: Diana Bianchedi, schermidrice, il maratoneta Stefano Baldini, la saltatrice in lungo Fiona May si alternano tra testimonianze e illustrazioni del sogno olimpico romano, il tutto in una coreografia di immagini del presente e del passato indimenticabile delle Olimpiadi del 1960 e in giochi di luce rigorosamente azzurra.
Tante le cifre, tante le promesse e le sfide lanciate, ma tutto questo lo voglio mettere da parte e lasciarlo ai tanti link di www.2024roma.org/ e riflettere su alcuni passaggi dei discorsi di oggi.
Per Montezemolo "Queste di Roma saranno le Olimpiadi dell'Accoglienza": soprattutto in questi tempi di terribili atrocità a due passi dall'Italia, in riva a quello che era il "Mare nostrum" questa frase schiaccia ogni titubanza, paura e apre le braccia al futuro.
Certo, ci auguriamo che non si debba arrivare al 2024 per vedere la fine dell'emergenza migranti, ma l'atteggiamento da vivere deve essere come quello di un Giubileo, umano, sportivo, di Pace.
Un gadget distribuito in sala recita così, a firma Montezemolo: "Vogliamo portare i Giochi a casa, rinunciare per paura non è un'opzione accettabile". Paura di perdere, di non essere all'altezza, certo anche paura di esposizione al terrorismo, ma non si rinuncia. Come stride invece la dichiarazione fresca del Premier di Francia Valls che contempla fatalmente altri attacchi....
Di Malagò mi ha colpito la consapevolezza che non si può fallire perché si è sotto gli occhi di tutti: Roma è conosciuta in tutto il mondo, e tutto il mondo è al corrente degli scandali e delle sofferenze della vita quotidiana che Roma e i romani non meritano.
E allora trasparenza, credibilità, legalità, nelle finanze e nei risultati sportivi devono essere tre pilastri fondamentali.
Luca Pancalli, vicepresidente del Comitato e riferimento del monvimento Paralimpico, ha ribadito i bisogni della città, di come renderla fruibile in tutto e per tutto e per tutti, abili diversamente abili anche oltre l'evento sportivo, e ha anche regalato una "notizia-non notizia": le Olimpiadi di Roma 1960 furono anche le prime Paralimpiadi della storia: "una prima edizione dei Giochi fatta praticamente a braccia dai volontari" e da quei campioni che all'epoca erano definiti "portatori di handicap" e che ora invece stupiscono il mondo con imprese di alto spessore sportivo.
Degli atleti intervenuti mi ha colpito la fame di sport e dello sport dentro Roma, da vivere in location uniche intrise di storia antica: una compatta voglia di esserci.
Accoglienza, trasparenza, abilità, fame sportiva: è l'ambiente umano (e naturale) che forma il Sesto Cerchio Olimpico che Roma non deve fallire, pena lo sprofondare nei propri e nostri mali, in cui mi ci metto anch'io ogni giorno, nella mia città.
Solo così arriveranno i podi, i vincitori d'oro argento bronzo e agli sconfitti legno, gli inni, i pianti e le risate, i successi i tonfi i trionfi, i Giochi. Giochiamoli, partecipiamo. (Michele Lugeri - michele.lugeri@bikenews.it)
In allegato Photo di Michele Lugeri e il Video Roma 2024 Fontana di Trevi
Roma 2024, svelato il Progetto di candidatura della Capitale
Roma, 17 febbraio 2016 - Al Palazzo dei Congressi, un viaggio emozionale dai Giochi del ’60 alle Olimpiadi del futuro
Il Comitato Roma 2024, con uno show al Palazzo dei Congressi dell’Eur, ha presentato il Dossier di candidatura della Capitale alle Olimpiadi e Paralimpiadi.
Un evento di grande importanza istituzionale con l’obiettivo di condividere, oltre alla Vision del Progetto, il budget economico, le ricadute per l’occupazione, le opportunità e i benefici per il Paese.
Più di mille gli invitati sono stati trascinati in un vero e proprio viaggio nel tempo, dalle straordinarie Olimpiadi di Roma ‘60 fino alle Olimpiadi del futuro. Ad alternarsi sul palco, insieme al presidente del Comitato Roma 2024, Luca di Montezemolo, al presidente del Coni, Giovanni Malagò, al vicepresidente del Comitato, Luca Pancalli, alla coordinatrice generale Diana Bianchedi e alla responsabile dei rapporti con gli atleti, Fiona May, la medaglia d’oro del pugilato Nino Benvenuti, il maratoneta, campione olimpico, Stefano Baldini, e l’attore Sergio Castellitto. (fonte roma2024.org)
Il Presidente del Comitato Promotore Roma 2024 Luca di Montezemolo all’interno della kermesse wewantroma2024 ha svelato il progetto della candidatura olimpica soffermandosi sui costi.
“Questa è una sfida per Roma - ha sottolineato - la nostra città credo cha abbia forza, cultura, tecnologia e voglia di accettare e vincere questa sfida. E’ un progetto che nasce dal lavoro di squadra, un progetto in cui siamo in grado di parlare non solo di Roma, ma anche di altre dieci città italiane che potrebbero ospitare il torneo di calcio, e di Cagliari, pronta ad accogliere le olimpiadi della vela. Ci impegniamo in maniera chiara, trasparente per rispettare e raggiugere i nostri obiettivi.
Il budget per gli impianti permanenti è di 2,1 miliardi di euro, ed è una cifra che parte dal presupposto che abbiamo già il 70% degli impianti disponibili. Il costo complessivo riguarda il Villaggio Olimpico, l’Ibc e il Main Press Center, la Cyling Arena, il Parco naturalistico, la riqualificazione dello stadio Flaminio e le Vele di Tor Vergata. Gli impianti temporanei avranno un costo di 3,2 miliardi di euro, ed è una somma che comprende anche l’organizzazione e la gestone dei Giochi. Ma a questa somma di 3,2 miliardi è necessario affiancare la voce ricavi; qualora Roma dovesse aggiudicarsi la gara per la candidatura olimpica, riceverebbe un miliardo di euro, al quale dovremmo aggiungere - oltre ai contributi previsti - altri ricavi derivanti dai biglietti, dagli sponsor, dal merchandising e dalle licensing con i quali puntiamo a pareggiare l’esborso relativo ai costi operativi.
Le Olimpiadi sarebbero un formidabile acceleratore per l’economia e il territorio, a partire dal prodotto interno lordo che potrebbe registrare una crescita dello 0,4%, con un’influenza positiva sul mondo lavorativo (+177.000 posti di lavoro complessivi) e con un beneficio economico previsto pari a 2,9 miliardi di euro. Il nostro progetto nascerà su quattro pilastri: l’elevata trasparenza, un approccio low cost, la condivisione e il miglioramento della città”. (fonte roma2024.org)
“Pensiamo a Roma come una città dell’accoglienza, con una grande vocazione ad organizzare grandi eventi sportivi e non sportivi”, così il Vicepresidente del Comitato promotore Luca Pancalli all’evento di presentazione del Dossier di candidatura della Capitale ai Giochi del 2024.
“Ospitare una Paralimpiade per la Capitale sarà una grande occasione che contribuirà a renderla più vivibile per tutti. Le Paralimpiadi fanno crescere culturalmente, perché sono capaci di trasformare la città in un luogo più accessibile. Questa, per me, è legacy culturale”, prosegue Pancalli.
Secondo il Vicepresidente di Roma 2024, “con l’evento di oggi al Palazzo dei Congressi dell’Eur, il Comitato promotore ha dato una straordinaria immagine di squadra unita. Un team che sta lavorando all'unisono per realizzare un sogno olimpico e paralimpico senza alcuna differenza”. (fonte roma2024.org)