La Fondazione Molteni entra in azione: un gesto concreto per Angelo pubblicato il 24/11/2019
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La Fondazione Molteni entra in azione: un gesto concreto per Angelo

La fondazione che porta il nome della storica squadra di Merckx ha scelto di sostenere il 20enne Angelo Serlini, ex esordiente costretto in carrozzina dopo aver lottato con la morte per una caduta in Mountain Bike

 
Aiutare a riscrivere il destino dei meno fortunati: questo è l’obiettivo con cui, nell’Ottobre del 2018, la Fondazione Ambrogio Molteni si svelava ufficialmente all’interno del Velodromo Olimpico di Londra. L’inizio di un percorso ricco di emozione e di significato: il ritorno di un marchio storico ed indimenticato del mondo del ciclismo, per sempre identificato con il mito di Eddy Merckx e di molti altri campioni, si legava ad una missione tutta nuova. Non più la ricerca del successo, di cui quella Molteni fu straordinaria interprete in due decenni indimenticabili, ma quella del riscatto: quello di ex professionisti delle due ruote caduti in difficoltà, o di giovani il cui presente e futuro a due ruote sia stato interrotto dal destino. 

Poco più di un anno dopo, la Fondazione Molteni compie il suo primo atto concreto: durante la serata degli Oscar TuttoBici di venerdì 22 Novembre 2019 a MilanoMario e Pierangela Molteni – i due figli di Ambrogio e promotori dell’iniziativa – hanno annunciato infatti il nome del primo beneficiario dell’opera della Fondazione. 

Il nome di Angelo Serlini suonerà familiare ai più appassionati conoscitori dello scenario giovanile italiano: bresciano, classe 1998, da esordiente Angelo aveva vinto il campionato regionale lombardo in pista a Montichiari. La sua passione per la bici non si fermava però nei velodromi: Angelo pedalava su strada ed anche fuoristrada, in mountain bike, dove il 17 novembre 2012 incontrò il destino che gli cambiò la vita. 

Un terribile incidente, due settimane di coma aggrappato alla vita per i capelli, poi il risveglio e le diagnosi che lo condannavano ad uno stato vegetativo permanente. E invece: nel 2013 Angelo inizia un difficile ed oneroso percorso presso il centro di riabilitazione di Bosisio Parini, e contro ogni pronostico torna a parlare, a nutrirsi da solo, anche a ricordare. 

Angelo torna a casa con la sua carrozzina, ma continua a battersi: torna a scuola, si diploma, si dà da fare, sorride. I danni cerebrali subiti non gli consentono il ritorno ad una vita normale, ma se c’è una cosa che ha aiutato Angelo nell’invertire ogni pronostico è la sua inguaribile passione per la bicicletta, ed il sogno – un giorno – di poter tornare a pedalare. Una voglia di vincere che consente ad Angelo di continuare a lottare contro ogni avversità: un desiderio che la Fondazione Molteni ha deciso di sostenere e stimolare. 

“ La bicicletta fa bene allo spirito, aiuta le persone a credere e a sperare in un domani migliore ha detto Mario Molteni. - Questa è la lezione che ci dà Angelo, che aggrappato al sogno della bicicletta ha compiuto progressi che la stessa medicina aveva escluso. È un messaggio di ispirazione di cui tutti abbiamo bisogno, e siamo orgogliosi che proprio Angelo sia il destinatario del primo gesto concreto della fondazione intitolata a nostro padre.” 

Chi desideri supportare con una donazione la missione della Fondazione Ambrogio Molteni può farlo online sul sito ufficiale www.fondazionemolteni.org, oppure tramite bonifico bancario:



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