“Lo dico non solo da medico ma anche da mamma: i bambini non vedono l’ora di tirare fuori le loro biciclette, ed è giusto che dal 4 maggio inizino a pedalare sotto la supervisione di un adulto”. Ad affermarlo è la dottoressa Elena Bozzola, medico di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù e segretario nazionale della Società Italiana di Pediatria, nell’intervista video realizzata sul sito internet www.inbici.net.
A partire dal 4 maggio inizierà la cosiddetta fase 2 dell’emergenza sanitaria Coronavirus, e tra le attività permesse ci sarà anche quella di fare sport all’aria aperta. “Sicuramente è consigliato far fare ai bambini dell’attività motoria all’aperto - spiega la dott.ssa Bozzola nell’intervista - ma dobbiamo sempre ricordarci che un bambino non ha il senso del pericolo come noi, quindi ci deve essere sempre la presenza di un adulto a sorvegliarlo, al fine di fargli rispettare quelle regole che sono la principale arma che abbiamo per combattere il Covid-19. La principale regola è quella di mantenere il distanziamento sociale, una distanza superiore a un metro in caso di attività fisica. Questa regola deve essere applicata anche dai più piccoli, che devono stare a debita distanza di sicurezza dagli altri bambini che non fanno parte del proprio nucleo familiare. La seconda regola è l’igiene: lavarsi sempre le mani con acqua e sapone o utilizzare delle soluzioni igienizzanti. I bambini sono abituati a toccare tutto, ma devono sempre pulirsi bene le mani prima di toccarsi naso, occhi e orecchie”.
Di certo, mantenere la distanza di sicurezza non sarà semplice, ma sarà uno dei compiti più importanti per i genitori: “Mi rendo conto che se un bambino dovesse vedere un suo amichetto dall’altra parte della strada, sicuramente vorrà correre da lui. Chiedo a tutti i genitori di rispettare tassativamente le regole di distanziamento. Non dobbiamo pensare “ma sì, andiamo a salutare l’altro bambino, cosa vuoi che possa capitare?”, altrimenti la curva del contagio potrebbe risalire”.
Tornando alla pratica del ciclismo, nell’intervista al sito InBici.net, la dott.ssa Bozzola spiega: “il Coronavirus non risparmia i bambini, e il 20% dei casi riguarda bambini con meno di 2 anni. La bicicletta è un’attività che permette il distanziamento sociale, la cosa importante che i bambini devono tener presente è che fare sport all’aria aperta fa molto bene. L’importante è ricominciare in maniera graduale, senza abusare dell’energia che sicuramente non mancherà”. Per quanto riguarda una possibile ripresa delle gare di ciclismo a livello giovanile, la dott.ssa Bozzola preferisce non sbilanciarsi: “Auspico una ripresa delle gare nel 2020, ma non bisogna avere fretta. Prima o poi l’emergenza Coronavirus rientrerà e tutti i bambini riusciranno a recuperare il tempo perso, il tempo rubato alla loro attività. Speriamo che questa emergenza possa concludersi il prima possibile”.
La cosa migliore da fare, quindi, è salire in sella insieme ai propri bambini: “Invito tutti i papà e le mamme a pedalare insieme ai propri bambini a partire dal 4 maggio. Stiamo trascorrendo molto tempo con i nostri bambini, ed è giusto fare attività fisica insieme, aumentando ancora di più il legame tra genitori e figli”.
L’intervista completa in formato testuale è disponibile a questo link, mentre il video è disponibile a questo link.
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