Due ciclisti sono stati investiti a Vigonovo, nel padovano, da un’Audi con a bordo tre ventenni. Uno è grave e l’altro se l’è cavata con profonde ferite.
Quello che ha sconvolto ancor di piu’ dell’incidente è stato l’atteggiamento incosciente degli investitori.
Se la ridevano come non fosse successo niente.
A questo punto la questione merita una riflessione che va’ al di la’ della sanzione e dei punti decurtati al giovinastro alla guida.

E’ vero che i ciclisti, sulle strade aperte al traffico, sono in balia dei motorizzati, della loro distrazione, della presunzione di sicurezza in quell’involucro ma, ad incidente avvenuto, dovrebbe risvegliarsi il senso di rispetto per il danneggiato.

Il loro sorriso offende la brava gente, quelli che  si attivano per lenire il dolore degli investiti e piangere per la sofferenza delle loro famiglie.

Non finiremo mai di responsabilizzare le famiglie (ammesso che siano sane), la scuola, chiedere piu’ controlli sulle strade e la costruzione di ciclovie separate dalla viabilita’ ordinaria, ma se proprio tutto questo non bastasse, è giunto il momento di inasprire le pene senza fare sconti a nessuno.

   Di Gianfranco Di Pretoro