I MURI DEL GRANDE CICLISMO FANNO SQUADRA AL TOUR DE FRANCE
Ieri, in occasione della prima tappa della Grande Boucle, incontro in Belgio tra i rappresentanti del Muro di Grammont, del Mûr-de-Bretagne e del Muro di Ca’ del Poggio: il progetto della creazione di una rete internazionale di Muri va avanti
San Pietro di Feletto (Treviso), 7 luglio 2019 – Dal Muro di Grammont al Mûr-de-Bretagne, al Muro di Ca’ del Poggio. Le tre salite del grande ciclismo, unite da un protocollo di collaborazione sottoscritto dai Comuni direttamente interessati e dalle Federazioni nazionali, continuano a fare squadra.
Ieri, sabato 6 luglio, si sono riaccesi i riflettori sul Muro di Grammont, che ha ospitato il transito della prima tappa del Tour de France. La storica ascesa del Giro delle Fiandre, collocata ad una quarantina di chilometri dall’avvio della frazione, ha rappresentato la prima difficoltà di giornata per i partecipanti all’edizione 2019 della Grande Boucle.
Ad assistere al passaggio del Tour de France sul Muro di Grammont c’erano anche i rappresentanti degli altri due muri: Hervé Le Lu, sindaco di Guerlédan, città nella cui giurisdizione ricade il Mûr-de-Bretagne, e Celeste Granziera, delegato del Comune di San Pietro di Feletto, dove ha sede il Muro di Ca’ del Poggio.
Guido De Padt, primo cittadino di Geraardsbergen, ha fatto gli onori di casa, in rappresentanza del Muro di Grammont. E il transito del Tour de France è stata l’occasione per rinsaldare i rapporti tra le realtà, impegnate nella creazione di una rete di Muri a livello internazionale, con l’obiettivo di promuovere i rispettivi territori sotto il profilo sportivo, turistico e culturale.
Il Muro di Ca’ del Poggio, a San Pietro di Feletto, nel Trevigiano, rappresenta la salita simbolo delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che proprio oggi hanno ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’umanità. Qui, il 16 giugno dello scorso anno, con una rivoluzionaria cronometro in “Real time”, si è concluso il Giro d’Italia under 23. E qui, negli anni scorsi, è più volte transitato il Giro d’Italia, trovando sempre una grande accoglienza da parte degli appassionati trevigiani.
Il Muro di Grammont – gemellato con Ca’ del Poggio già dal 2016 – è uno strappo violento - un chilometro, con pendenza media del 9% - reso mitico dal pavé e dal fascino della grande classica del Nord. Il Mûr-de-Bretagne – 2 chilometri, con pendenza media di quasi il 7% - ha rinnovato anche nel 2018, con lo spettacolare passaggio del Tour De France, il fascino di un’altra grande salita nel cuore dell’Europa. Italia, Belgio e Francia continuano a pedalare assieme.
-Nelle foto allegate alcuni momenti dell’incontro tra i sindaci di Geraardsbergen e Guerlédan e Celeste Granziera.