“I due volti della Sicurezza nell’organizzazione delle gare ciclistiche” grande successo per il convegno a Varano di Ancona
Continuano le iniziative di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale che coinvolgono il mondo del ciclismo: tra queste il convegno “I due Volti della Sicurezza nell’organizzazione delle gare ciclistiche” che ha avuto luogo a Varano di Ancona presso la sede del Coni Marche nella Sala Convegni Terzo Censi.
Tra i relatori intervenuti Lino Secchi (presidente del comitato regionale FCI Marche), Roberto Sgalla (presidente della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza), Flavio Brunaccioni (comandante Polizia Locale di Senigallia), Francesco Cipriano (dirigente della sezione Polizia Stradale di Ancona), Clemente Di Nuzzo (vice prefetto vicario Prefettura di Ancona) e Marco Belardinelli (in rappresentanza degli organizzatori di eventi ciclistici) per un convegno che ha coinvolto in maniera molto proficua i dirigenti delle società, i direttori di corsa, i giudici di gara, le scorte tecniche, ASA e motostaffette, alla luce del nuovo disciplinare e dei relativi adempimenti obbligatori di competenza degli organizzatori.
Tra i temi trattati, l’autorizzazioni per lo svolgimento delle gare, le competenze della Polizia Stradale nelle gare ciclistiche, le ordinanze prefettizie per garantire la sicurezza nelle competizioni sportive, le difficoltà organizzative nella gestione delle gare, una nuova normativa e una nuova cultura per la sicurezza stradale.
L’incontro ha posto l’accento sulle importanti modifiche apportate dal nuovo disciplinare delle scorte tecniche, scaturite dalla necessita’ di aumentare la sicurezza nella competizioni ciclistiche e al contempo di modificare le disposizioni di carattere burocratico e gestionale dell’attività di abilitazione e relative all’adeguamento delle attrezzature dei veicoli e del personale di scorta. Un importante focus anche sul conseguente inserimento di nuove figure con nuove responsabilità in caso di violazione delle norme contenute nel disciplinare sia in sede civile che penale.
“Il messaggio che abbiamo lanciato in questo convegno all’unisono – ha dichiarato Lino Secchi – è quello della regola da rispettare che deve valere per tutti allo scopo di alzare il livello di attenzione e arrecare il minor disagio possibile. Abbiamo centrato l’obiettivo di coinvolgere organizzatori, dirigenti, scorte tecniche, direttori di corsa, giudici e tanti addetti ai lavori che nella gara hanno qualche ruolo predominante e ci siamo riusciti perché la sicurezza è nell’interesse di tutti non solo per chi fa pratica sportiva”.