I corridori chiedono il Daspo per i tifosi indisciplinati - Lopez rischia una sanzione dall'UCI? Rispondi al Sondaggio pubblicato il 05/06/2019

I corridori chiedono il Daspo per i tifosi indisciplinati

Con ancora negli occhi lo spettacolo del Giro d’Italia che tanta gente ha portato sulle strade e davanti alla tv per applaudire il nostro amato ciclismo nelle scorse tre settimane, non possiamo dimenticare i rischi che parecchi corridori hanno corso proprio a causa di tifosi indisciplinati.

Quanto accaduto a Vincenzo Nibali un anno fa al Tour de France evidentemente non è stato di insegnamento e ancora in troppi corrono di fianco agli atleti e li toccano, rischiando di far loro male e compromettere la loro corsa. Il presidente ACCPI Cristian Salvato, che ha seguito tutto il Giro 102 come delegato del sindacato mondiale dei ciclisti CPA, per limitare questo problema propone di applicare il Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive), una misura prevista dalla legge italiana al fine di impedire aggressioni violente nei luoghi degli avvenimenti sportivi, a chi non rispetta i corridori e il regolare svolgimento delle corse. «Il pubblico del ciclismo è stupendo e un esempio per altri sport, è un peccato che per pochi stupidi gli atleti siano in balia degli eventi. Oltre all’impegno degli organizzatori e dell’UCI per garantire la massima sicurezza dei corridori, chiediamo alle autorità italiane di allontanare in modo deciso dalle strade del grande ciclismo chi invece di incitare i corridori in modo rispettoso mette a rischio la loro incolumità per un selfie o un momento di gloria. Come è stato applicato nei confronti di chi ha rilasciato dei fumogeni sul Capo Berta alla Milano-Sanremo di quest’anno, è giusto che paghino coloro che con il loro comportamento imprudente o incosciente hanno creato e creeranno (speriamo sempre meno) in futuro un danno agli atleti nello svolgimento del loro lavoro. Nel romanzo del ciclismo il pubblico è un elemento della trama, se prende il ruolo del protagonista, si rovina tutta la storia. Non possiamo permetterlo».

L’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani da oltre 5 anni promuove la campagna #TifatecieRispettateci. «Come purtroppo spesso accade ci troviamo a combattere da soli, abbiamo bisogno che istituzioni e organizzatori ci aiutino a portare avanti il messaggio con una adaguata campagna di informazione per rendere le corse sempre più sicure e  spettacolari» conclude Salvato.



I CASI
La caduta prima di Vicenzo Nibali, stoppato, infortunato ed operato, dopo quella tappa all'Alpe d'Huez al Tour de France del 2018 per colpa di un incauto tifoso e della sua macchina fotografica.


Ángel López coinvolto nella caduta sulla salita finale della 20a tappa del Giro d'Italia 2019 con arrivo a Croce d'Aune-Monte Avena, provocata da un tifoso fuori controllo.
La reazione da schiaffi del colombiano non è stata soggetto di sanzioni da parte della giuria della corsa rosa al termine della tappa.

Ora secondo quanto riportato da
cyclingpro.net, pare che l'Uci stia riconsiderando l'accaduto con una possibile sanzione nei confronti del colombiano, forse addirittura la cancellazione della classifica del Giro.

Il fine dell'
Unione Ciclistica Internazionale sarebbe quello di evitare che il comportamento della maglia bianca della corsa rosa edizione 102, abbia creato un precedente imitabile da parte dei colleghi corridori, in momenti di nervosismo provocati da contatti troppo audaci con il pubblico.

Ricordiamo anche la scena di un ennesimo tifoso fuori dalle righe che sempre al Giro, nella 12a tappa all'arrivo a Pinerolo, quella vinta da Cesare Benedetti, vide il malcapitato strappare la borraccia dalla bocca di Haller del Team Katusha, la reazione del corridore è stata importante ed ha sfiorato la rissa, ma del resto la maleducazione di questo spettarore a caccia di gadget trasformatosi in ladruncolo di borracce è stata sorprendentemente grave.

Nonostante tutto il pubblico sulle grandi salite del ciclismo è presente ed ha sempre acclamato e sostenuto i propri campioni ed anche se ora le spinte non servono più, anzi sono oggetto di sanzioni verso chi le riceve (vedi Roglic a cui sono stati aggiunti 10" al tempo valido per la classifica generale, sempre per una spinta prolungata nella stessa 20a tappa del Giro 2019), lo spettacolo della gente, i cosiddeti indiani sulle montagne, non può fermarsi:

"The Show Must Go On".

Insomma si apre un dibattito fra le parti e ci piacerebbe sapere cosa ne pensate Voi lettori di BIKENEWS.IT.

Abbiamo aperto un sondaggio in tal merito nella pagina Facebook di BIKENEWS.IT e come noterete subito sono stati più i NO che i SI

Se Vi interessa votate e commentate al seguente link:

https://www.facebook.com/1488431888042096/posts/2305057229712887?s=1652285137&sfns=mo


La redazione di BIKENEWS.IT
 
Sotto riportiamo il comunicato della giuria al termine della 20a tappa del Giro102, che riporta solo una sanzione per la spinta prolunìgata di un tifoso, sloveno del paese natale di Roglic ricevuta appunto dal capitano della Jumbo-Visma e nessuna sanzione per la reazione di Lopez verso l'incauto spettatore che ha fatto cadere la maglia bianca del Giro, negandogli cosi la possibilità di vittoria nella tappa alla quale il colombiano dell'Astana puntava particolarmente.



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