Kathmandu, 3 maggio 2015
intanto grazie davvero per leggerci e per far conoscere questo nostro sforzo di essere presenti e attivi, nel nostro piccolo, ad aiutare questo paese dove viviamo e lavoriamo ​​da anni e la sua meravigliosa gente.
Oggi per noi è il day after n. ​7 ed è il primo giorno di "tregua", da ieri ​è tutto tranquillo e ​proviamo a fare un primo bilanco della situazione, pensiamo quanto già ​descritto sia sufficientemente dettagliato, vorremmo quindi sopratutto comunicare quanto abbamo promesso a tanti di fare per organizzare un aiuto responsabile oltre l'emozione del momento.
Questo terremoto ha colto tutto il paese all’improvviso e impreparato, compreso il governo, occupato in tanto altro, ma adesso, passato lo shock iniziale, incomincia a funzionare meglio anche la macchina organizzativa.
La valle di Kathmanu sta "bene" (certamente meglio del resto del paese), la situazione si sta stabilizzando, elettricità, acqua, internet ritornano e non c'e grande problema di rifornirsi con alimenti, anche se i prezzi salgono, ma non troppo, non piove in tutto il Nepal, il che facilita molto la vita alla gente. I più grossi sforzi stanno ora nel fornire tende, medicinali, potabilizzatori per l’acqua e viveri.
Diversa è la situazione "fuori dalla valle", dove le strade, sopratutto quelle più secondarie, sono spesso interrotte da frane e cedimenti, interi villaggi sono distrutti, a Katambas nel Sindupalchowk (est di Kathmandu), l'intero villaggio è scomparso, ad eccezzione dell’edificio per gli insegnanti costruito col nostro supporto un decennio fa. A Tistung, ad ovest di Kathmandu non siamo ancora riusciti a prendere contatto per conoscerne le condizioni, e la lista potrebbe essere lunghissima.:
Sicuramente fondamentale che tende, viveri e alimenti, medicinali raggiungano le aree più remote del Nepal centrale. Questa è la prova del momento che il Governo, la Cooperazione Internazionale e quanti sul campo attivi devono urgentemente superare.
Gli sforzi internazionali, che stanno portando moltissimo materiale nel paese, sono anche quelli più importanti al momento: riforniscono di macchinari e attrezzature pesanti, strumentazioni mediche, tende, alimenti, medicine e molto altro per le prime necessità. Il Nepal sta ricevendo aiuti in gran quantità, anche oltre la capacità ricettiva e distributiva, la speranza è solo che arrivino presto e sempre alla destinazione finale.
In questi giorni non serve ​il nostro intervento, è molto più importante per tutti noi insieme pensare di esserci "dopo", fra qualche settimana, quando il Nepal, ​non sarà più sotto la luce dei riflettori, quando le equipe internazionali avranno terminato le operazioni di ricerca, quando saranno stati riparati i grossi danni infrastrutturali.
Allora, come è sempre stato nelle grandi catastrofi del passato in tutto il mondo, il paese sarà lentamente lasciato solo e dovrà continuare da sè!
Fermiamoci un attimo e riflettiamo, gli aiuti attuali terminerannoproprio quando il paese comincerà solamente a riprendersi!
Quello sarà il momento dove noi potremo esserci, iniziando con il supportare localmente iniziative e necessità, che sia il riparare una scuola o sostenere la scolarizzazione in un villaggio, sistemare dei gabinetti pubblici, identificare chi avrà bisogno di un intervento medico o anche solo economico, ricostruire quanto crollato e cosi via.
Non interverremo con "volontari" improvvisati, in quanto questo sarebbe un attività che, senza coordinamento con le autorità, farebbe forse più danno (sono tantissime le organizzazioni che già intervengono con persone preparate) visto la vastità della tragedia.
Daremo invece volentieri una mano nel fornire contatti locali di organizzazioni attive sul campo a quanti, medici, chirurghi, dentisti, professionisti specializzati ecc, vogliano portare la loro professionalità in aiuto alla popolazione.
Abbiamo per questo pensato di iniziare da subito una sottoscrizione per la raccolta di fondi per vedere caso per caso, come distriburli ad organizzazioni locali ed internazionali che abbiano dimostrato nel tempo la volontà di fare, non di “mangiare”, ed a realtà locali di ​provata necessità e bisogno.
Crediamo così il nostro aiuto avrà un senso e sarà più duraturo nel suo impatto temporale. Sotto l’onda emotiva della tragedia, tutti vorrebbero contribuire per aiutare ma il nostro aiuto ha realmente raggiunto un risultato solo se:
AIUTIAMO QUANDO SERVE, AIUTIAMO DOVE SERVE,
AIUTIAMO CON CALMA, AIUTIAMO MEGLIO
In tanti ci hanno chiesto come poter offrire il ​loro aiuto in sostegno al popolo nepalese così duramente colpito, per questo abbiamo deciso di supportare nel possibile la promozione di una sottoscrizione, questa iniziativa non sarà gestita da una “associazione”, non è inteso che se ne crei una o che vorremmo sostituirci a quante già esistono.
Navyo Eller in prima persona garantisce che questo sarà un canale di aiuto sicuro, trasparente e indipendente da qualsivoglia associazione o istituzione, non durerà all’infinito, sarà solamente una iniziativa privata destinata esclusivamente all’aiuto di alcune delle molte necessità nel post-terremoto.
Di seguito le aree principali alle quali pensiamo di rivolgere la nostra e vostra solidarietà, ne aggiungeremo ancora se possibile e naturalmente altre potranno essere suggerite dai sottoscrittori.
- Ricostruzione e riparazione di scuole o di strutture comuni nei villaggi
- Aiuti a persone che non hanno possibilità di riparare la propria casa
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- Scolarizzazione (toglierne il peso economico alle famiglie)
- Aiuti e supporto per portatori, guide, sherpa, cuochi e persone che lavorano nel turismo
- Aiuti a monasteri e templi in Tibet danneggiati dal terremoto
- Supporto di organizzazioni che valutiamo meritevoli e trasparenti nonchè con un passato di progetti che funzionano.
Potranno essere una, due, tre, tutte o di più, questo dipende da quanto tutti insieme riusciremo a raccogliere.
In questi giorni pubblichiamo sul nostro sito una pagina con le "regole" che intendiamo darci e rispettare, cosi da poter offrire trasparenza e chiarezza, chiunque di voi voglia donare, poco o tanto che sia, per adesso non deve fare altro che indicarlo, ma non ancora fare bonifici, serve solo al momento capire quanti siamo e quanto possiamo raccogliere assieme.
Seguiremo indicativamente questa tabella di marcia:
- raccolta dati di chi desidera contribuire
- raccolta di informazioni per aree o progetti di intervento
- raccolta dei fondi attraverso la donazione su un conto corrente
- decisione di dove e come dirigere gli aiuti raccolti.
A quanti vogliono sottoscrivere a questa iniziativa di aiuto,
chiediamo per il momento solamente di comunicarlo con una email a:
indicando una sua idea di destinazione, una località di intervento ecc. e quanto si ​ha intenzione di donare per gli aiuti e specificando nome e cognome, indirizzo, CAP, ​comune e ​provincia, ​email e cellulare (opzionale).
Possiamo cosi iniziare a contarci e raccogliere "teoricamente" questi fondi basandoci sulla vostra sincerità e ragionare su cosa si può effetivamente fare definendo le aree di intervento ed iniziative da supportare.
Naturalmente questi dati rimarranno separati dalle attività della Navyo Nepal Discover Asia, tramite la quale è però garantito il completo e gratuito supporto amministrativo all'iniziativa sul posto. Non ci saranno altri costi organizzativi dedotti se non le inevitabili spese bancarie.
Grazie ​per la pubblicazione e aiutarci cosìa portare un piccolo ma valido aiuto a risollevare questo meraviglioso paese ...
... grazie infinite!
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