PROFILI
Alessandro Mendini
Alessandro Mendini (1931-2019) nasce e cresce a Milano. Laureatosi architetto, ha riferimenti diretti in Rogers, Nizzoli e Gio Ponti.
Interessato a scrivere e a teorizzare, oltre che disegnare, dirige in successione le riviste Casabella (1970-76), Modo (1977-81), Domus (1980-85, 2010-11).
L’idea portante del suo lavoro, teorico e scritto, svolto in parallelo al suo sodalizio con lo studio Alchimia di cui condivide tutta l’avventura, è l’ibridazione fra le arti.
Questa ricerca lo conduce verso il design radicale, l’architettura neo moderna, e verso un approccio calligrafico, coloristico, simbolico, romantico e problematico con il progetto. Da allora realizza un mondo fiabesco di oggetti, mobili, pitture, scritti, ambienti, architetture e situazioni spesso intrecciate, polemiche, paradossali, ironiche e letterarie.
Collabora con compagnie internazionali ed è consulente di varie industrie. Ha ricevuto il Compasso d’oro per il design tre volte (1979, 1981, 2014); l’onorificenza Chevalier des Arts et des Lettres in Francia; l’Architectural League di New York e le Laurea Honoris Causa nelle Università di Milano, Parigi, Wroclaw, Seoul. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private.
Il suo lavoro ha due anime: una solitaria e introversa, e una votata all’attività di gruppo. Sono infatti molte le opere fatte da solo, ma pure molti sono i gruppi da lui costituiti.
Cinelli
Cinelli nasce nel 1947 per mano di Cino Cinelli, ex corridore professionista, vincitore, tra altre, della Milano-San Remo del 1943. Cino è un testardo perfezionista e in pochi anni la sua impresa è conosciuta in tutto il mondo per la qualità di manubri e attacchi, per l’invenzione della prima sella in materiale plastico Unicanitor, e per il mitico telaio Supercorsa rimasto sempre in produzione da allora. Nel 1979 Cino cede la compagnia a un giovane imprenditore, Antonio Colombo (Presidente di Columbus, storica azienda produttrice di tubi speciali in acciaio per biciclette). Nei prodotti Cinelli, Colombo vede la perfezione. Il suo obiettivo è comunicare questa perfezione a un pubblico non solo di agonisti. E lo fa attraverso il design. Da allora Antonio Colombo coniuga nel marchio Cinelli innovazione e creatività, cultura e giocosità, mettendo in contatto il mondo della competizione e quello di design, arte e lifestyle: lanciando il Rampichino, la prima MTB in Europa, la famiglia Laser, Alter, Integralter, Grammo, la Passatore, antesignana delle odierne gravel.
La fusione di design e sport in Cinelli riceve un ulteriore slancio nel primo decennio del Duemila, quando intercetta la nascita del Nuovo Ciclismo, lo scatto fisso urbano, non conformista, con valori ed estetiche delle contro-culture, in breve tempo Cinelli diventa protagonista del movimento.
Oggi Cinelli si fa altresì interprete del Nuovo Rinascimento dei telai in acciaio contemporanei da competizione e continua a nutrire il già ricchissimo Cinelli Art Program, tramite collaborazioni e progetti speciali con amici artisti.
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