IL LAVORO SARTORIALE DI SANTINI PER LA MASSIMA PERFORMANCE AERODINAMICA AL SERVIZIO DEI MIGLIORI CORRIDORI AL MONDO pubblicato il 27/07/2022
Jonas Vingegaard - photo credit: beardymcbeard
 
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IL LAVORO SARTORIALE DI SANTINI PER LA MASSIMA PERFORMANCE AERODINAMICA AL SERVIZIO DEI MIGLIORI CORRIDORI AL MONDO 

 

Una cronometro di 40 chilometri, da Lacapelle-Marival a Rocamadour, avrebbe potuto decidere le sorti della 109esima edizione del Tour de France, ecco quindi perchè anche il minimo dettaglio deve essere curato con estrema attenzione da parte degli atleti e dei team, e non solo.

 

Elementi fondamentali, in grado di cambiare le sorti di una prestazione contro il tempo, sono gli stessi speedsuit utilizzati dai leader di classifica e Santini, official sponsor della Grand Boucle, ha messo in campo tutto il proprio know-how e l’esperienza del proprio staff per garantire il massimo in termini prestazionali, intervenendo appositamente sui capi al fine di soddisfare le necessità dei singoli atleti.

La prova a cronometro di 40 chilometri, da Lacapelle-Marival a Rocamadour, avrebbe potuto ridisegnare la classifica generale di una combattutissima 109esima edizione del Tour de France, ecco quindi l’importanza della minuziosa cura dei dettagli e dell’attenzione riposta sui materiali utilizzati dagli atleti.

 

In particolare, i capi indossati dai corridori, sono un elemento fondamentale al fine della prestazione aerodinamica e Santini, grazie al proprio know-how, sviluppato grazie a prestigiose collaborazioni con i migliori team al mondo, e al quotidiano impegno di ricerca e sviluppo sui materiali, ha messo a disposizione il proprio staff per garantire agli atleti dei capi che, oltre ad impiegare soluzioni tecniche innovative e materiali altamente performanti, rispondessero anche alle loro singole necessità.

 

Un lavoro dietro alle quinte tutt’altro che semplice e molto articolato, che richiede competenza, discrezione e precisione e che deve essere realizzato poco prima della competizione, in presenza degli atleti stessi che utilizzeranno i capi.

 

«È una attività che conosciamo bene perché da anni viene realizzata per gli atleti che vestiamo – ha commentato Monica Santini, Amministratore Delegato di Santini Cycling Wear – è fondamentale che i capi vestano come una seconda pelle, che le pieghe e i tagli dei capi si adattino alla conformazione fisica dell’atleta e che non ci siano eccessi di tessuto; tutto questo garantisce la massima performance aerodinamica».

Il lavoro di adattamento dei capi viene realizzato direttamente sul corpo dell’atleta che per la durata del processo simula, in sella ad una bicicletta, la posizione mantenuta durante la prestazione agonistica; in questa fase il capo viene controllato dalla modellista e dalla maitre tailleur Santini, che, confrontandosi con l’atleta stesso, prendono nota e identificano le modifiche da effettuare; intervengono quindi sul capo, realizzando le modifiche richieste le quali vengono successivamente verificate ripetendo l’analisi del capo indossato. Se il risultato soddisfa sia lo staff Santini, che il corridore e il team, lo speedsuit è pronto per performare al meglio.

notes and adjustments for Wout van Aert speedsuit

«Un lavoro di grande precisione che richiede dedizione e passione, oltre che grandi competenze; la nostra esperienza è sicuramente un valore aggiunto sia per gli organizzatori del Tour che gli atleti stess sottolinea Monica Santini.

 

La cura dei dettagli è di fondamentale importanza per gare come la cronometro di Rocamadur e Santini è orgogliosa di essere aver garantito sia al vincitore della cronometro, Wout van Aert, che al secondo e al terzo classificato (Vingegaard e Pogacar ndr.), la massima tecnologia creando gli speedsuit su misura alle loro esigenze e permettendo loro di dominare la prova contro il tempo.

from left: Wout van Aert and Jonas Vingegaard - photo credit: beardymcbeard

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Santini Maglificio Sportivo nasce nel 1965 con l'intuizione di Pietro Santini di specializzarsi nell’abbigliamento tecnico da ciclismo, grazie anche a una profonda passione per il ciclismo e per le competizioni. Fin dall’inizio l’azienda bergamasca compie una scelta importante: quella di disegnare e produrre tutti i prodotti esclusivamente in Italia. Oggi quella scelta appare rivoluzionaria e fortemente in controtendenza. Ogni capo, rigorosamente made in Italy, viene creato e sviluppato da un team di designer con una radicata passione per il mondo delle due ruote e mantiene quattro promesse: fit, performance, comfort e durability. 

Oggi Santini produce più di 5.000 articoli al giorno, ed esporta l’80% della produzione all’estero. Investendo costantemente nella ricerca tecnologica di tessuti innovativi e nuovi metodi di produzione, al centro dell’attenzione di Santini c'è sempre l'uomo e l'atleta: resta viva la missione di affinare le proprie creazioni per consentire alle persone di praticare le proprie passioni sportive indossando capi confortevoli senza rinunciare allo stile. www.santinicycling.com




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