La prova a cronometro di 40 chilometri, da Lacapelle-Marival a Rocamadour, avrebbe potuto ridisegnare la classifica generale di una combattutissima 109esima edizione del Tour de France, ecco quindi l’importanza della minuziosa cura dei dettagli e dell’attenzione riposta sui materiali utilizzati dagli atleti.
In particolare, i capi indossati dai corridori, sono un elemento fondamentale al fine della prestazione aerodinamica e Santini, grazie al proprio know-how, sviluppato grazie a prestigiose collaborazioni con i migliori team al mondo, e al quotidiano impegno di ricerca e sviluppo sui materiali, ha messo a disposizione il proprio staff per garantire agli atleti dei capi che, oltre ad impiegare soluzioni tecniche innovative e materiali altamente performanti, rispondessero anche alle loro singole necessità.
Un lavoro dietro alle quinte tutt’altro che semplice e molto articolato, che richiede competenza, discrezione e precisione e che deve essere realizzato poco prima della competizione, in presenza degli atleti stessi che utilizzeranno i capi.
«È una attività che conosciamo bene perché da anni viene realizzata per gli atleti che vestiamo – ha commentato Monica Santini, Amministratore Delegato di Santini Cycling Wear – è fondamentale che i capi vestano come una seconda pelle, che le pieghe e i tagli dei capi si adattino alla conformazione fisica dell’atleta e che non ci siano eccessi di tessuto; tutto questo garantisce la massima performance aerodinamica».