
RICHMOND 2015 - Venerdì 25 settembre 2015 - Men’s Under 23 Road Circuit - Prova in linea Under 23 maschile
10 giri da 16,2 km per un totale di 162.2 km (dislivello circuito 103 metri)
Altimetria prova in linea Under 23 maschile - in allegato planimetria HD

NAZIONALE UNDER 23– CT Marino Amadori
Prova in linea (25/09- ora locale 19.00/22.45 – distanza 16.2 km a giro x 10 totale 162.2, 5 + 1 atleta di diritto per aver vinto la Coppa Nazioni UCI-U23)
Davide Ballerini UNIEURO WILIER TREVIGIANI
Leonardo Basso SELLE ITALIA-CIEFFE-URSUS
Simone Consonni TEAM COLPACK
Davide Martinelli TEAM COLPACK
Gianni Moscon ZALF EUROMOBIL DESIREE FIOR (Campione Italiano 2015)
Oliviero Troia TEAM COLPACK
Riserva: Filippo Ganna GSC VIRIS-MASERATI-SISAL MATCHPOINT
Kevin Ledanois vince il campionato del mondo Under 23 nella prova in linea di ciclismo su strada davanti a Simone Consonni © Photo RODELLA
La nazionale francese festeggia la maglia iridata 2015 di Kevin Ledanois nella categoria Under 23 maschile nella prova in linea di ciclismo su strada © BettiniPhoto.net
E' francese il campione del mondo nella categoria Under 23 maschile di ciclismo su strada in linea - Kevin Ledanois conquista l'oro resistendo alla rimonta dell'azzurro Simone Consonni medaglia d'argento, l'altro francese Turgis è bronzo, il campione italiano Gianni Moscon è quarto.
Simone Consonni è medaglia d’argento al Mondiale di Richmond
RICHMOND (STATI UNITI) 25 settembre 2015 – Simone Consonni del Team Colpack è medaglia d’argento nella prova in linea dei Campionati del Mondo Under 23 di Richmond (Stati Uniti). Sul podio trattiene a stento le lacrime. Tanta la delusione e la rabbia per non essere riuscito ad agguantare per un nulla quel sogno rappresentato dalla maglia iridata. Ce l’ha messa tutta, ha tirato fuori tutte le energie residue in quegli ultimi metri del rettilineo finale, dopo 162,2 km di gara intensi, per andare a riprendere la lepre francese Kevin Ledanois scappata negli ultimi due chilometri. Ma non è bastato, il francese è campione del mondo. Consonni è secondo (foto Rodella). Dieci metri in più e l’avrebbe passato.
Ma anche questo è il ciclismo e la medaglia d’argento, non sarà l’oro, ma il risultato di Consonni è comunque straordinario. Perché arrivare secondo ad un Mondiale è sempre un grande risultato. Perché l’Italia al maschile non vinceva più un medaglia nella rassegna iridata degli Under 23 dal 2008. E perché il vincitore, così come la stragrande maggioranza dei primi dieci classificati, corrono già tra i professionisti con squadre Continental e Professional e quindi la grande prova degli azzurri ridà valore al lavoro svolto dalla nostra Nazionale e alle società come la Colpack del presidente Beppe Colleoni che investono e fanno crescere i giovani talenti del ciclismo italiano. Non a caso erano tre su sei gli atleti della Colpack schierati dalla Nazionale italiana del CT Marino Amadori. C’era Oliviero Troia che, come sempre, si è dimostrato prezioso uomo squadra. C’era Davide Martinelli, un leone! Prestazione maiuscola del bresciano andato in fuga già nella prima parte di corsa. Prima è rimasto passivo a ruota degli avversari, permettendo allo stesso tempo ai compagni di restare tranquilli in gruppo. Poi, quando l’azione diventa davvero interessante, anche Martinelli inizia a collaborare in maniera proficua con i compagni di fuga e anzi, a tre giri dalla conclusione, sullo strappo in pavé che ricorda i muri delle Fiandre, Davide scatta deciso, ma a fermarlo è la sfortuna che si palesa sotto forma di un guasto meccanico che lo costringe a cambiare bici e a rientrare in gruppo. La fuga sarà comunque annullata nei giri finali.
E all’ultimo giro è ancora Martinelli a scattare e ad accendere la miccia che dà il là all’azione decisiva. Mentre l’altro azzurro Moscon è a sua volta penalizzato da un momentaneo problema meccanico, proprio quando sta rilanciando la sua azione, i francesi Ledanois e Turgis si riportano su Martinelli, sfruttano al meglio la superiorità numerica e Ledanois si lancia verso il successo negli ultimi due chilometri. Gli azzurri lavorano per riportare sotto Consonni, l’ultima trenata è di Moscon poi parte Consonni: spinge, spinge vede il francese sempre più vicino, ma non basta.
Rammaricato, ma lucido Simone Consonni nella sua analisi: “Avrei voglia di piangere, perché oggi abbiamo dimostrato ancora una volta di essere la squadra più forte. Volevamo e dovevamo vincere. Non lo so, forse se fossi partito dieci metri prima… Non pensavo di avere queste gambe nel finale! Se penso al grande lavoro svolto da tutti i compagni oggi, se penso a Moscon che nel finale si è sacrificato per me per tirarmi la volata, dico che questa medaglia d’argento è meritata e fa onore a tutta la squadra. L’Italia oggi meritava una medaglia. Devo dire grazie a tutti. Al CT Amadori, ma soprattutto alla mia squadra, la Colpack, e al presidente Beppe Colleoni che hanno sempre creduto in me”.
Grazie Simone! Questo è un giorno comunque storico per l’Italia e per il Team Colpack.
Foto allegate © RODELLA.

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Gianni Moscon, 4° ai Mondiali di Richmond!
Nel finale il trentino al servizio di Consonni che chiude 2°
Castelfranco Veneto (Tv), 26 settembre 2015 - E' ancora una prova segnata dalla sfortuna, quella mondiale di Gianni Moscon, senza dubbio uno dei più brillanti in gruppo nella gara in linea iridata riservata agli under 23.
Il trentino della Zalf Euromobil Désirée Fior che ha corso dall'inizio alla fine con grande attenzione, viaggiando sempre nelle primissime posizioni del gruppo, infatti, è stato attardato nel momento decisivo, proprio mentre il francese Leadanois ha sferrato l'attacco vincente, da una caduta di un concorrente belga che lo ha costretto a sfilare il piede dal pedale.
“All’inizio dello strappo è caduto un belga davanti a me, l’ho evitato ma il piede mi è uscito dal pedale. Ho perso qualche secondo e mi sono ritrovato nella pancia del gruppo" racconta con un pizzico di rammarico, Gianni Moscon. "Sono riuscito a tornare tra i primi, ho visto che avevo Simone alla ruota e sono partito a tutta. Alla fine della salita, sul rettilineo d'arrivo, eravamo ancora in tre; a quel punto ho continuato a tirare convinto che Simone (Consonni, ndr) ce l’avrebbe fatta.”
A Gianni Moscon resta un quarto posto al traguardo che conferma la bontà della sua prova sul tracciato di Richmond e che certifica il suo valore in vista dell'ormai imminente approdo al Team Sky con cui correrà la stagione World Tour 2016.
"Abbiamo preparato questo appuntamento per mesi e abbiamo portato Gianni al via del mondiale con una condizione straordinaria. Purtroppo il mondiale è una corsa di un giorno e quel piccolo imprevisto ai piedi dello strappo più impegnativo ha fatto la differenza" ha commentato il team manager della Zalf Euromobil Désirée Fior Luciano Rui che subito dopo la gara si è complimentato telefonicamente con il proprio atleta "Gianni nel finale, mettendosi al servizio di Consonni ha dimostrato quanto vale, non solo come atleta ma anche come persona. Ci dispiace, perchè tra Ponferrada e Richmond avremmo potuto festeggiare altre due maglie iridate e invece ci dobbiamo accontentare di un quarto posto ma il suo mondiale, tutta la Zalf Euromobil Désirée Fior, lo ha vinto consegnando un altro ragazzo di talento come Gianni, integro, al mondo del professionismo che conta. E' questa la nostra missione, la svolgiamo da oltre trent'anni e continueremo a farlo con la certezza che si tratta di filosofia vincente".
In allegato: foto di Gianni Moscon sul traguardo di Richmond
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Per Leo Basso un mondiale indimenticabile
C’è anche il prezioso contributo dell’atleta del Team Brilla nella medaglia d’argento di Simone Consonni nella prova iridata Under 23 a Richmond
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Foto: Leonardo Basso guida il blocco della Nazionale Italiana diretta dal CT Marino Amadori (Credits: Bettini Photo)
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San Biagio di Callalta (Treviso), 26 Settembre 2015 - Leonardo Basso del Team Brilla è stato autore di un’ottima prestazione al servizio della squadra nella prova Under 23 dei Campionati del Mondo di Richmond, in Virginia (Stati Uniti). Alla fine per la selezione azzurra diretta dal CT Marino Amadori è arrivata una medaglia d’argento da Simone Consonni, secondo alle spalle del francese Kevin Ladanois. La rimonta del velocista azzurro, lanciato da Gianni Moscon, quarto sul traguardo, si è esaurita a un passo dal sogno iridato, mentre Anthony Turgis ha completato la festa transalpina cogliendo la medaglia di bronzo.
“E’ un secondo posto che brucia - ha commentato Leonardo Basso - in primis a Simone (Consonni) che è andato a un passo dalla maglia iridata, ma a tutti noi che abbiamo dato il massimo per riportarla in Italia dopo 13 anni”.
Leonardo Basso e Davide Ballerini hanno presidiato le prime posizioni del plotone dal primo giro fino al cartello che indicava 10 chilometri alla conclusione, proteggendo l’azione di Davide Martinelli - protagonista del tentativo di cinque atleti che ha caratterizzato la giornata di gara - e tenendo coperti i leader designati per il finale, Consonni e Moscon. “Il mio compito era quello di controllare la situazione in testa al gruppo ed eventuali azioni promosse da atleti pericolosi”, ha aggiunto l’asolano. - “Dal punto di vista personale è andata bene, sono riuscito a stare davanti per tutta la gara, se escludiamo gli ultimi 10 chilometri dove non avevo più energie da spendere. La fuga di Martinelli ci consentiva di restare tranquilli, quindi abbiamo pensato a tenere al coperto Gianni (Moscon) e Simone (Consonni), i nostri leader per il finale”.
L’azione di Martinelli, José Luis Rodriguez (Cile), Eddie Dumbar (Irlanda), Oleg Zemlyakov (Kazakhistan) e dell’argento della prova a cronometro Maximilian Schachmann (Germania) si è esaurita quando mancavano due giri alla conclusione. Martinelli ha provato a distanziare i battistrada nel terzultimo passaggio sull’ascesa di Libby Hill, dovendo però desistere a causa di un problema al cambio. Una volta tornata la situazione di gruppo compatto, è partito in contropiede il danese Soren Kragh Andersen, ma anche la sua azione è stata stoppata dal plotone in vista dell’ultimo giro.
A 7 Km dalla conclusione Martinelli ha promosso un altro tentativo di fuga, con gli altri azzurri a fare buona guardia nelle prime posizioni del gruppo. In prossimità dello strappo di Libby Hill la nazionale belga è riuscita a chiudere, innescando però una caduta all’inizio del tratto in pavé che ha costretto Moscon a mettere il piede a terra.
A quel punto, la Francia ha sferrato l’attacco con Turgis e Ledanois con quest’ultimo protagonista dell’allungo decisivo a 3 Km dal traguardo. Alle spalle del transalpino, la Nazionale Italiana ha provato a chiudere con Moscon e Consonni, ma la rimonta del velocista azzurro si è fermata a un passo dal sogno iridato. “Il finale era molto insidioso, la curva che portava allo strappo in pavé purtroppo è costata la gara a Gianni quando era in buona posizione per sferrare l’attacco”, ha concluso Basso. - “Non è andata come volevamo ma è stata un’esperienza indimenticabile vissuta all’interno di un gruppo fantastico. Ringrazio il CT Amadori per la fiducia e tutto il Team Brilla: Ivan (Parolin) e Gian Pietro (Forcolin) sono venuti fin qui a sostenermi, dopo tutto quello che hanno fatto per me in questa bellissima stagione”.
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Foto: 1) La concentrazione di Leonardo Basso negli istanti che hanno preceduto il via della prova Under 23; 2) Gli azzurri convocati dal CT Marino Amadori. Da sinistra: Oliviero Troia, Davide Ballerini, Simone Consonni, Leonardo Basso, Davide Martinelli e Gianni Moscon - (Credits: Bettini Photo)
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Ordine d'arrivo Prova Mondiale in linea cat. Under 23 maschile - 10 giri da 16,2 km per un totale di 162.2 km
1 Kevin Ledanois (France) 3:54:45
2 Simone Consonni (Italy)
3 Anthony Turgis (France) 0:00:02
4 Gianni Moscon (Italy)
5 Alexander Kamp Egested (Denmark) 0:00:05
6 Fabian Lienhard (Switzerland)
7 Michal Schlegel (Czech Republic)
8 Lucas Gaday Orozco (Argentina)
9 Adam De Vos (Canada) 0:00:10
10 Lennard Kamna (Germany) 0:00:12
11 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eritrea)
12 Tom Bohli (Switzerland)
13 Jack Haig (Australia)
14 Tim Kerkhof (Netherlands) 0:00:13
15 Mihkel Raim (Estonia)
16 Michal Paluta (Poland)
17 Benjamin Declercq (Belgium)
18 Jakub Kaczmarek (Poland)
19 Maxime Farazijn (Belgium)
20 Miguel Angel Benito Diez (Spain) 0:00:16
21 Alexander Wachter (Austria)
22 Sam Oomen (Netherlands)
23 Twan Brusselman (Netherlands)
24 Imanol Estevez (Spain)
25 Rok Korosec (Slovenia) 0:00:24
26 Benjamin Perry (Canada)
27 Lucas Eriksson (Sweden)
28 Felix Grossschartner (Austria)
29 Soren Kragh Andersen (Denmark)
30 Sebastian Schonberger (Austria)
31 Ignacio Prado (Mexico)
32 Fabien Grellier (France) 0:00:29
33 Stylianos Farantakis (Greece)
34 Josip Rumac (Croatia)
35 Jan Dieteren (Germany) 0:00:35
36 Dylan Page (Switzerland) 0:00:37
37 Laurens De Plus (Belgium)
38 Truls Engen Korsaeth (Norway)
39 Nuno Matos (Portugal)
40 David Per (Slovenia)
41 Cristian Raileanu (Republic of Moldova)
42 Anders Skaarseth (Norway)
43 Metkel Eyob (Eritrea) 0:00:48
44 Hector Saez Benito (Spain)
45 Yuri Kobashi (Japan)
46 Samir Jabrayilov (Azerbaijan)
47 Erik Baska (Slovakia)
48 Daniel Eaton (United States Of America)
49 Gasper Katrasnik (Slovenia)
50 Nils Politt (Germany)
51 Michael Gogl (Austria)
52 Oliviero Troia (Italy) 0:00:59
53 Josten Vaidem (Estonia) 0:01:03
54 Sergey Luchshenko (Kazakhstan) 0:01:07
55 Rui Carvalho (Portugal) 0:01:09
56 Nicholas Schultz (Australia) 0:01:12
57 Ildar Arslanov (Russian Federation)
58 Amanuel Ghebreigzabhier (Eritrea)
59 Hugo Hofstetter (France)
60 Guy Gabay (Israel)
61 Toshiki Omote (Japan)
62 Yevgeniy Gidich (Kazakhstan)
63 Ryan Gibbons (South Africa)
64 Daan Myngheer (Belgium)
65 Maximilian Schachmann (Germany)
66 Davide Martinelli (Italy)
67 Gregor Muhlberger (Austria)
68 Artem Nych (Russian Federation)
69 Roman Kustadinchev (Russian Federation)
70 James Oram (New Zealand) 0:01:17
71 Anass Ait El Abdia (Morocco) 0:01:20
72 Jose Luis Rodriguez (Chile) 0:01:25
73 Daniel Hoelgaard (Norway)
74 Odd Christian Eiking (Norway)
75 Wilmar Paredes (Colombia)
76 Oleg Zemlyakov (Kazakhstan)
77 Lennard Hofstede (Netherlands)
78 Harry Carpenter (Australia) 0:01:48
79 Patrick Muller (Switzerland) 0:02:08
80 Juan Felipe Osorio (Colombia) 0:02:20
81 Marcus Faglum Karlsson (Sweden) 0:02:22
82 Nathan Van Hooydonck (Belgium) 0:02:49
83 Adrian Banaszek (Poland) 0:03:02
84 Dion Smith (New Zealand)
85 Daniel Turek (Czech Republic)
86 Josef Cerny (Czech Republic) 0:03:31
87 Logan Owen (United States Of America)
88 Leonardo Basso (Italy) 0:03:32
89 Jayde Julius (South Africa) 0:03:34
90 Colin Joyce (United States Of America)
91 Markus Hoelgaard (Norway) 0:04:11
92 Owain Doull (Great Britain) 0:04:25
93 Michael Carbel Svendgaard (Denmark) 0:04:40
94 Krists Neilands (Latvia)
95 Gustav Hoog (Sweden)
96 Davide Ballerini (Italy) 0:05:17
97 Bonaventure Uwizeyimana (Rwanda) 0:05:42
98 Thery Schir (Switzerland) 0:06:11
99 Pedro Rodriguez (Ecuador) 0:06:53
100 Fabrizio Von Nacher Suess (Mexico) 0:08:14
101 Juraj Bellan (Slovakia) 0:08:51
102 Stepan Astafyev (Kazakhstan) 0:09:46
103 Esteban David Villareal Almeida (Ecuador)
104 Joao Rodrigues (Portugal)
105 Abderrahmane Mansouri (Algeria) 0:10:44
106 Aksel Nommela (Estonia)
107 Ludvig Bengtsson (Sweden)
108 Eddie Dunbar (Ireland)
109 Adil Barbari (Algeria)
110 Dmitriy Lukyanov (Kazakhstan)
111 Mamyr Stash (Russian Federation)
Ritirato Jonas Gregaard Wilsly (Denmark)
Ritirato Lubos Malovec (Slovakia)
Ritirato Franck Bonnamour (France)
Ritirato Hayden Mccormick (New Zealand)
Ritirato Juan Ignacio Curuchet (Argentina)
Ritirato Roy Goldstein (Israel)
Ritirato Yonas Tekeste Haile (Eritrea)
Ritirato Tao Geoghegan Hart (Great Britain)
Ritirato Ruben Guerreiro (Portugal)
Ritirato Aviv Yechzkel (Israel)
Ritirato Yuma Koishi (Japan)
Ritirato Jhonatan Ospina (Colombia)
Ritirato Tyler Williams (United States Of America)
Ritirato Valens Ndayisenga (Rwanda)
Ritirato Scott Davies (Great Britain)
Ritirato Alex Peters (Great Britain)
Ritirato Alejandro Morales (Chile)
Ritirato Tom Wirtgen (Luxembourg)
Ritirato Salvador Martinez (El Salvador)
Ritirato Jonas Koch (Germany)
Ritirato Martin Laas (Estonia)
Ritirato Marlen Zmorka (Ukraine)
Ritirato Sergiy Kozachenko (Ukraine)
Ritirato Nigel Ellsay (Canada)
Ritirato Ruslan Giliazov (Russian Federation)
Ritirato Alexander Cataford (Canada)
Ritirato Marc Fournier (France)
Ritirato Suguru Tokuda (Japan)
Ritirato Mads Wurtz Schmidt (Denmark)
Ritirato Caio Godoy Ormenese (Brazil)
Ritirato Gregory Daniel (United States Of America)
Ritirato Xavier San Sebastian (Spain)
Ritirato Rustom Lim (Philippines)
Ritirato Atsushi Oka (Japan)
Ritirato Alvaro Jose Hodeg Chagui (Colombia)
Ritirato Jean Bosco Insengiyumva (Rwanda)
Ritirato Gabriel Cullaigh (Great Britain)
Ritirato Nikolay Cherkasov (Russian Federation)
Ritirato Frantisek Sisr (Czech Republic)
Ritirato Andrej Petrovski (Macedonia)
Ritirato Fridtjof Roeinaas (Norway)
Ritirato Dominic Perez (Philippines)
Ritirato Sebastian Molano (Colombia)
Ritirato Dominique Mayho (Bermuda)
Ritirato Miles Scotson (Australia)
Ritirato Jhon Mark Camingao (Philippines)
Ritirato Jefferson Cepeda (Ecuador)
Ritirato Oskar Nisu (Estonia)
Ritirato Gerardo Medina (Mexico)
Ritirato Nassim Saidi (Algeria)
Ritirato Narankhuu Bat-Erdene (Mongolia)
Ritirato Abderrahmane Bechlaghem (Algeria)
Ritirato Omer Goldstein (Israel)
Ritirato Nickolas Dlamini (South Africa)
Ritirato Kolya Shumov (Belarus)
Ritirato Jhonatan Restrepo (Colombia)
Ritirato Elias Abou Rachid (Lebanon)
Ritirato Steven Lammertink (Netherlands)
Ritirato Alistair Donohoe (Australia)