98° GIRO D’ITALIA: BUONGIORNO DA TREVISO
Cronometro Individuale di 59,4km da Treviso a Valdobbiadene. Una delle tappe più attese.
Treviso, 23 maggio 2015 - Buongiorno dalla quattordicesima tappa del 98° Giro d'Italia, cronometro individuale di 59,4 km da Treviso a Valdobbiadene, tappa fondamentale per la lotta nella classifica generale.
Ricognizione di percorso: 10.30 - 11.30
Rilevamento cronometrico:
km 17,6 - Ponte della Priula
km 35,1 - San Pietro di Faletto
km 49,5 - Col San Martino.
Partenza primo corridore (Marco Coledan): 12.00
Partenza ultimo corridore (Fabio Aru): 15.42
Arrivo ultimo corridore: ore 17.15 circa.
MAGLIE
MAGLIA ROSA – BALOCCO – Fabio Aru (ASTANA PRO TEAM)
MAGLIA ROSSA – ALGIDA – Elia Viviani (TEAM SKY
MAGLIA AZZURRA – BANCA MEDIOLANUM – Beñat Intxausti (MOVISTAR TEAM)
MAGLIA BIANCA – EUROSPIN – Fabio Aru (ASTANA PRO TEAM). Maglia oggi indossata dal secondo in classifica Davide Formolo (TEAM CANNONDALE - GARMIN)
METEO
Treviso (1200): pioggia, 14°C. Vento: moderato, NNW 12 - 14 km/h.
Treviso (1500): pioggia, 14°C. Vento: moderato, N 13 - 19 km/h.
Valdobbiadene (1300): pioggia, 13°C. Vento: debole, N 8 - 14.
Valdobbiadene (1700): pioggia, 13°C. Vento: moderato: NNE 12 - 18 km/h.
PERCORSO
Tappa a cronometro molto lunga e molto impegnativa sullo sfondo dei vigneti del Prosecco. La tappa lunga 59,4km è divisa nettamente a metà. Primi 30km da Treviso a Conegliano pianeggianti su strade larghe, rettilinee con qualche rotatoria a interromperle. Successivi 29,4km impegnativi, con una salita di circa 3km (GPM) al 7% poco dopo Conegliano e continui saliscendi e serpeggiamenti tra le colline su strade mediamente ristrette dal fondo in ottimo stato.
Ultimi km
Ultimi 3km in discesa fino ai 400m dall’arrivo. Ai 750m curva impegnativa a sinistra seguita ai 500m (ancora in discesa) da una curva a destra che con la successiva ai 400m immette nel rettilineo finale di 400m al 5.5%, su asfalto di larghezza 6m.
I CINQUE SENSI
Il Giro d’Italia vive oramai da oltre cent’anni e, giunto alla sua 98esima edizione, rappresenta l’incarnazione dell’italianità tutta attraversando i quattro angoli del Bel Paese. E in quanto incarnazione esso ha ormai acquisito tutti i cinque sensi dell’essere umano. Attraverso la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto ed il tatto del Giro d’Italia vogliamo darvi informazioni utili affinché possiate prendere spunto per raccontare l’Italia attraversata dalla Corsa Rosa, la corsa più dura del mondo nel paese più bello del mondo.
Gusto
Piatto tipico: Bigoli mori in salsa veneta
Si tratta di una pasta lunga, composta da farine miste, con orzo o ségale, molto ruvida per meglio trattenere sughi e condimenti. L'antica ricetta della salsa al burro cotto o al burro crudo mantecato conferisce ai bigoli piatto una straordinaria cremosità, che richiede una generosa grattugiata di parmigiano. Un piatto appetitoso e molto nutriente, da non mancare.
A cura della redazione di Oggi Cucino
Olfatto
Glera
Rustico e vigoroso al tempo stesso, fornito di acini dal colore giallo dorato. L’identikit è quello del Glera, vitigno principale nella produzione del Prosecco. La sua importanza è dimostrata dal fatto che il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene ne è composto per almeno l’85%. Il resto, di norma, è colmato da altre varietà bianche come Bianchetta e Perera.
Prosecco sur lie
Dopo il vitigno ecco il vino. Il Prosecco ‘sur lie’, in Italia diremmo meno poeticamente col fondo, è la più antica forma di spumantizzazione di questa tipologia. Torbido, vero, e saporito. Proprio per questo suo carattere diretto, la versione ‘sur lie’ fa uscire il Prosecco dal clichè che lo vuole relegato a semplice vino da aperitivo.
A cura di Luca Gardini, Campione del Mondo Sommelier 2010
Udito
IL GIRO D’ITALIA È ANCHE… OPERA LIRICA
Treviso (km 0): il teatro principale di Treviso, il Teatro comunale "Mario Del Monaco”, deve il proprio nome a Mario Del Monaco (27 luglio 1915 – 16 ottobre 1982), tenore famoso per la sua voce poderosa che passò i suoi ultimi anni di vita a Lancenigo, vicino Treviso. C’è una statua del cantante d’opera nella centralissima Piazza della Borsa. Del Monaco si diplomò al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove dapprima incontrò e poi cantò con Renata Tebaldi, con la quale formò la ‘coppia d’oro’ dell’opera degli anni cinquanta. Enrico Caruso cantò la sua prima Tosca a Treviso nel 1900, mentre Katia Ricciarelli cantò i suoi primi Trovatore e Otello qui rispettivamente nel 1970 e nel 1971.
Vi consigliamo l’ascolto di: Del Monaco e Tebaldi che cantano il fantastico Finale de La Wally di Catalani.
A cura di Matt Rendell.
Vista
Tra la Marca Trevigiana e i colli del vino. A Treviso il centro della città più antico è piazza dei Signori, con il Palazzo dei Trecento. Per poi perdersi tra i cagnani (canali) e le chiuse che fanno di questa città quasi una Venezia minore. Belli a Conegliano gli affreschi esterni del Duomo e la Torre del borgo sul Colle di Giano. Verso Valdobbiadene, nella cui zona si può dormire in alcune tenute del celebre Prosecco, a Follina, incantevole e imponente l’Abbazia cistercense con i chiostri benedettini.
A cura della redazione di Dove.
Tatto
Da veri amanti della cultura contadina la britola, coltello ricurvo per potare la vita, spesso impreziosito da fregi, tipico della zona di Valdobbiadene.
A cura della redazione di Dove.
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