Si chiude in bellezza il progetto Ride The Dreamland con la vittoria del giovane veneto Samuele Battistella del team Astana Premier Tech alla Veneto Classic, gara destinata ad entrare nel World Tour.
A completare il podio lo svizzero Marc Hirshi (Uae Team Emirates) e il colombiano Jhonatan Restrepo Valencia (Androni Giocattoli – Sidermec), rispettivamente secondo e terzo classificato.
Per il corridore dell’Astana, che è stato anche campione del mondo U-23 nel 2019, questa è la prima vittoria da professionista conquistata sulle strade di casa davanti a un gremito pubblico accorso nella splendida cornice di Bassano del Grappa (VI).
Il vincitore è stato protagonista, assieme a Matteo Trentin (Uae Team Emirates) e Riccardo Verza (Zalf Euromobil Desiree Fior) di un coraggioso attacco avvenuto a una quarantina di chilometri dal traguardo. Rimasto da solo, dopo la caduta in salita di Trentin, Battistella è riuscito a gestire con successo il margine di vantaggio dagli inseguitori, alzando le braccia al cielo sul traguardo del suggestivo Ponte Nuovo a Bassano del Grappa VI.
Una corsa spettacolare partita alla grande da Parco San Giuliano, Venezia, che ha visto i corridori cimentarsi in un percorso, ricco di strappi e tratti impegnativi che si è sviluppato per 207 km e 2450 metri di dislivello.
Dal meraviglioso paesaggio lagunare si è arrivati fino al cuore della Marca Trevigiana dove i ciclisti si sono scontrati con la prima asperità di Ca’ del Poggio, passando poi per la provincia di Belluno, ai piedi delle meravigliose Dolomiti, per poi scendere a Possagno TV. I quattro passaggi sulla salita de La Rosina e il doppio passaggio sul muro de La Tisa a Colceresa (VI) hanno regalato spettacolo e creato selezione all’interno del gruppo.
Ancora una volta, dopo la vittoria di Alexey Lutsenko alla Serenissima Gravel, è il team Astana Premier Tech a mettere la firma sull’ultima gara del calendario ciclistico italiano del 2021.
Dichiarazione Samuele Battistella:
“Questa vittoria è un po’ una rinascita, a inizio stagione ho avuto problemi di salute per cui sono stato fuori forma per un po’. Sono riuscito a ritrovare la condizione solo al Giro d’Italia, quindi è anche un riscatto per una stagione andata male all’inizio ma finita molto bene.”
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