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La stagione agonistica 2021 è terminata da poco, ma l’UAE Team Emirates ha già gettato le basi per il 2022.
La formazione emiratina ha concluso il soggiorno di una settimana negli Emirati Arabi Uniti, periodo durante il quale ha partecipato a numerose pedalate aperte al pubblico, a eventi di promozione ciclistica per i bambini e ad attività di rafforzamento dello spirito di squadra.
Altri momenti salienti del raduno sono coincisi con la visita all’Expo 2020 a Dubai e al Palazzo Presidenziale ad Abu Dhabi.
Galleria: http://www.uaeteamemirates.com/it/gallery-training-camp/
Durante tutta la settimana, la squadra ha ricevuto un caloroso benvenuto e concreti riscontri su quanto gli sforzi del team incidano in maniera positiva sulla scena sportiva emiratina.
In questi ultimi anni, negli Emirati Arabi Uniti la pratica del ciclismo e l’utilizzo della bicicletta stanno infatti continuando a crescere, con centinaia di chilometri di piste ciclabili realizzate a Dubai e ad Abu Dhabi e con la prospettiva della costruzione di un velodromo.
HH Matar Suhail Al Yabhouni Al Dhaheri (Presidente della squadra): “Mi fa piacere che i nostri atleti possano venire negli Emirati Arabi Uniti e vedere gli effetti che le loro gesta sportive stanno avendo sulle persone e come ispirino la popolazione ad andare in bicicletta e a inserire lo sport nel loro stile di vita.
Il successo della squadra nel mondo motiva le persone che vivono negli Emirati Arabi Uniti a essere attive: stiamo assistendo a un cambiamento davvero positivo che ci dà la determinazione per proseguire in questa crescita”.
Mauro Gianetti (CEO & Team Principal): “Ogni volta che veniamo negli Emirati Arabi Uniti, siamo travolti dalla bellissima accoglienza che ci viene tributata. E’ già una vittoria per noi vedere che, quando torniamo qui, la nostra squadra sta rendendo sempre più persone consce dell’importanza dell’attività fisica e di quanto sia divertente praticare il ciclismo.
E’ stato inoltre significativo incontrare i nostri nuovi corridori e dare loro il benvenuto nella squadra: ho notato che si sono già ambientati bene nel loro nuovo team.
Gli Emirati Arabi Uniti sono un Paese aperto all’internazionalità e la nostra squadra è una formazione internazionale, quindi la combinazione è quella giusta, ritengo che abbiamo allestito un gruppo di lavoro davvero valido”.
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