Grado formato “gravel” è la prima sorpresa di AIRace 2020
Dopo aver ospitato una tappa sia nel 2018 che nel 2019, la città friulana sarà teatro dell’ultima frazione della corsa organizzata da Moreno Argentin (14-18 giugno): con lo sterrato sarà spettacolo
San Donà di Piave (VE), 2 Marzo 2020 - Ancora Friuli nel gran finale dell’Adriatica Ionica Race. Per il terzo anno consecutivo sarà il nordest della Penisola a incoronare il vincitore della corsa organizzata da Moreno Argentin, in programma dal 14 al 18 giugno. Stavolta non sarà Trieste, ma Grado, rinomata località balneare dell’Adriatico, ad ospitare il traguardo della quinta e ultima frazione di AIRace, sabato 18 giugno.
Per l’Isola del Sole si tratta di una conferma: nel 2019, Grado ospitò l’arrivo della prima tappa in linea, dopo il criterium inaugurale di Mestre, mentre nel 2018 fu sede di arrivo della quarta tappa e partenza della quinta. Il motivo d’attrazione di questa frazione saranno i tratti “gravel”, che tanto spettacolo hanno già regalato l’anno scorso, con la bagarre scatenatasi fra due grandi specialisti delle strade bianche, come Philippe Gilbert e Sep Vanmarcke, anteprima a un finale al cardiopalma risoltosi con uno sprint di circa 25 corridori, dominato dagli uomini della Deceuninck-QuickStep, con Alvaro Hodeg, Florian Sénéchal e lo stesso Gilbert a monopolizzare il podio.
Nel prossimo giugno, gli ultimi chilometri potrebbero risultare ancora più elettrizzanti: gli sterrati rappresenteranno infatti l’ultima occasione per gli uomini di classifica per provare a ribaltare la graduatoria generale. “Questa città ha creduto nel nostro progetto fin dall'inizio – spiega il responsabile del comitato organizzatore Moreno Argentin -. Noi vogliamo rafforzare quelle che sono le nostre peculiarità, e lo sterrato è una di queste. Averlo nell'ultima tappa, renderà la corsa aperta fino all'ultimo. È già la terza volta che scegliamo Grado come arrivo di tappa e ogni volta vogliamo mostrare un volto diverso di questa località”.
Dopo il suggestivo attraversamento del ponte translagunare, la corsa si concluderà a Grado al termine di un circuito di circa 30 chilometri da ripetere due volte, caratterizzato da due tratti di strade bianche nei pressi di Aquileia, di cui uno inedito, di circa due chilometri ciascuno. Un finale “Flemish style” adatto agli “specialisti del nord” e un’occasione per gli atleti di testarsi su questi fondi a meno di due settimane dall’inizio di un Tour de France che prevede lo sterrato in una delle tappe decisive.
Un evento di grande interesse per una città impegnata nella promozione del cicloturismo: Grado è infatti legata alla città austriaca di Salisburgo dalla Ciclovia Alpe Adria, lunga 415 Km e caratterizzata da un affascinante percorso che prevede l’attraversamento delle Alpi Carniche e della Carinzia. “Grado si candida come capitale europea della bicicletta, ovvero una città a misura d'uomo in cui è possibile percorrere svariati chilometri di piste ciclabili in tutta sicurezza – spiega il Sindaco di Grado Dario Raugna -. Le competizioni internazionali come Adriatica Ionica Race grazie alla copertura televisiva ci assicurano una buona visibilità per promuovere non solo le nostre spiagge che molti già conoscono, ma anche il territorio agricolo con le sue vie lente, i suoi paesaggi e gli sterrati che corrono a ridosso della nostra laguna e che sicuramente, come sin qui avvenuto, contribuiranno ad animare la competizione”.
Foto: 1) Il gruppo sullo sterrato durante la prima tappa in linea di AIRace 2019 (Ph. Dario Belingheri/BettiniPhoto); 2) Dopo aver ospitato una tappa nel 2018 e 2019, Grado sarà teatro del gran finale dell'edizione 2020; 3) Il traguardo di Grado, l'anno passato, fu appannaggio della Deceuninck-QuickStep. In foto da sinistra: Sénéchal, secondo, Gilbert, terzo, e Hodeg, primo (Ph. Dario Belingheri/BettiniPhoto);