Da oggi l'Ora di Bradley Wiggins è il nuovo riferimento - Il britannico copre 54.526 km, migliorando sensibilmente il precedente limite appartenente a Dowsett, ma i muri delle distanze percorse da Boardman nel 1996 e Rominger, utilizzando bici dichiarate non conformi dall'Uci, sembrano insormontabili.
Londra 7 giugno 2015 - E finalmente la tanto attesa impresa del nuovo record di Bradley Wiggins è arrivata: al velodromo olimpico di Londra l'ex maglia gialla del Tour de France 2002, ha battuto nettamente migliorandolo, il precedente record stabilito da Alex Dowsett (52,937 km) appena 37 giorni fa.
Il nuovo primato del baronetto inglese, certificato dall'UCI, è tuttavia lontano dal record non ufficiale di Chris Boardman del 1996, (56.375 km) stabilito con una bicicletta modificata che in seguito gli costò la cancellazione del record stesso.
Wiggins: "Sono felice di aver conpiuto questa impresa. E' come essere in attesa di un figlio, una tortura grazie alla quale si contano i minuti che mancano. Mi sono sempre confrontato con i più grandi e sono orgoglioso ora di essere in questa ristretta cerchia di campionissimi. Solo per provare a battere il record dell'Ora, ci vuole molto coraggio. E' stata proprio dura".
La prova del campione britannico, ha in qualche modo disatteso le promesse che alla vigilia come dallo stesso Wiggins annunciava, lo vedevano puntare ad oltrepassare i 55 km, ma le condizioni climatiche sfavorevoli con temperatura e pressione atmosferica superiore all'ideale, hanno impedito a "Wiggo" di avvicinarsi al record non omologato di 56.375 km fissato in passato da Chris Boardman.
E' stata una prova al di sopra delle capacità atletiche ottenibili, tanto che negli ultimi 15 minuti dell'ora, Wiggins ha mostrato perdita di lucidità uscendo in più frangenti dalla linea ideale tracciata sul parquet del velodromo di Londra, con le ruote del bolide messo a punto da Pinarello; quel riferimento tecnico fondamentale per la migliore prestazione.
Nonostante tutto il vincitore del Tour 2012, è riuscito a percorrere 1589 metri in più dell'ultimo record stabilito i primi di maggio scorso dal 26enne connazionale Alex Dowsett nel velodromo di Manchester, quando il cronoman della Movistar totalizzando 52,937 chilometri, superò di 446 metri il precedente limite stabilito l'8 febbraio dall'australiano Rohan Dennis su mezzo BMC.
I record sono fatti per essere battuti ed ora che comincia ad essere un affare di marketing, in particolare per le
aziende costruttrici delle biciclette, vere proprie macchine da competizione sofisticate in ogni particolare, (la Pinarello del britannico si stima sia costata attorno a 200.000 €) è possibile che sia lo stesso Wiggins a ripetersi fra una decina di giorni, con condizioni climatiche più favorevoli e come il baronetto ha affermato ieri al termine della prova, riuscire a percorere altri 800 metri, segnando un nuovo record ai margini dei 55,200 metri.
lo scopriremo presto, perche' il desiderio di Sir Bradley Wiggins rimane quello di entrare nella storia della velocità grazie ad un primato capace di tenere il tempo almeno per un ventennio, ma sinceramente pensiamo che questo sogno sia difficile da realizzare e Chris Boardman se la ride con la sua bicicletta ricavata 25 anni fa come leggenda narra, da alcuni pezzi di lavatrice e quello dello scozzese sembra poter rimanere nella storia il record dell'ora irraggiunto ancora per molto tempo.
Tuttavia sveliamo che in realtà fra questi record cancellati per l'utilizzo di biciclette speciali, poi messe al bando, la maggiore distanza è stata raggiunta di recente da Aurelién Bonneteau che ha percorso 56,597 km il 25 maggio 2012 in posizione stesa e nettamente più aerodinamica.
Una lunga storia quindi ancora da riscrivere, molto presto e non fra vent'anni.