LUGAGNANO OFF ROAD: ILARIO SILVA SI RACCONTA pubblicato il 01/03/2020

   ILARIO SILVA SI RACCONTA  

Non si corre!

La stagione 2020, causa la situazione sanitaria che sta vivendo l’Italia, possiamo affermare che non è ancora partita.

In attesa di avere risposte definitive da parte dei vari organi competenti, sul via libera alle competizioni,  ne approfittiamo per intervistare una delle pedine importanti dello scacchiere del sodalizio ciclistico del Lugagnano off road. Ecco il team manager Ilario Silva, classe 1965 (nato il 4 dicembre a Lugagnano Val d’Arda e residente a Castell’Arquato  con moglie Paola) personaggio molto conosciuto, ed apprezzato, nel mondo off road. Sempre di corsa, impegnato a gestire la squadra agonistica del team piacentino, società che fra l’altro, da alcuni anni è in grande crescita. Sotto ogni punto di vista. Ma conosciamo bene Ilario Silva. 

<< A 13  anni ho cominciato a fare sport praticando marcia a piedi, con la Podistica Lugagnanese. Tanto divertimento. Poi mi sono sposato, ed ho messo un po' da parte lo sport, anche se proprio in quell’anno ho preso la mia prima mountainbike da passeggio. Ho notato che mi piaceva molto il rampichino, ed in un anno ne ho cambiate tre mezzi,  sempre di un livello superiore. Poi un giorno parlando con Francesco Ferrari e Claudia Agnelli, mi convinsero ad andare a fare qualche gara, e così cominciò la mia avventura con le gare di MTB>>

I primi ricordi da biker?
<< La prima fu la storica Speedylonga nel 1996, in provincia di Bergamo, e poi nel 1997 sono entrato a fare parte del Lugagnano Off Road. Ho un ricordo bellissimo quando partecipai ad una prova all’interno di una prova di  Coppa del mondo in Svizzera>> .

Passano gli anni. Ilario Silva porta avanti un progetto molto importante
<< Dopo le varie esperienze nazionali, ed anche in Europa, con sette amici abbiamo pensato di creare  la Squadra Corse. E’ arrivata anche l’approvazione alla Società. Però mi dissero.. l’idea è ottima ma te la gestisci tu. Detto, fatto!>> 

Tante le soddisfazioni vissute e provate da Ilario

<< In questi anni ho avuto tante soddisfazioni. Dalla prima maglia  di campionessa Regionale di Ciclocross conquistata da Letizia Marzani, e ricordo che, talmente era piccola l’atleta, che la maglia gli faceva da minigonna.  Indimenticabile la prima maglia di campione Italiano cross country conquistata da Francesco Ferrari nel 2012, proprio nella gara di casa. Il tricolore di Ferrari a Roma nel 2013, le medaglie di bronzo ai Mondiali Xco di Francesco Ferrari in  Norvegia e poi ad Andorra. Nel 2106 Silvia Filiberti conquista il tricolore Xco ed il bronzo nel mondiale disputato in Italia. Poi nel 2017 la storica maglia di campione del mondo conquistata da Ferrari ad Andorra. Ho un bellissimo ricordo, anche nel 2018, del sesto posto conquistato dalla giovane Alice Riboni agli italiani giovanili Xco. Alle prove in Coppa del Mondo di Luca Cerri nell’eliminator, per arrivare al tricolore conquistato da Federica Sesenna, a Schio, a gennaio 2020.>>
 

Cosa significa per te far parte di questo team?
<< Far parte del Lugagnano Off Road, per me è come vivere in una seconda Famiglia. Sono cresciuto qui,  ed ho visto crescere il Lugagnano Off Road. Siamo un gruppo di Amici che si diverte a fare MTB a 360°>>

Un tuo giudizio personale dell’importanza del team all’interno del movimento nazionale della mountain bike

<< Lugagnano Off Road è una realtà importante nel mondo delle ruote grasse. Ricordiamo che è nata come società organizzatrice, ospitando gare a livello internazionale, campionati italiani di ogni categoria, e negli anni è cresciuta anche a livello agonistico. Prima con gli Amatori, poi con i giovani e poi con gli Agonisti. Con orgoglio affermiamo la  nostra Scuola Ciclismo di MTB e tutt’ora abbiamo etleti in tutte le Categorie. Non ci facciamo mancare niente.  A livello Regionale siamo un punto di riferimento nel Settore Fuoristrada>>

Il tuo giudizio su quello che è il movimento giovanile.
<< Nel territorio i giovani stanno rispondendo molto bene, visto i numeri in continua crescita. Tanti  giovani si stanno avvicinando al Fuoristrada. Le società devono capire che è giusto investire su questa strada>>

Il tuo sogno nel cassetto?

<< Il mio sogno nel cassetto è di poter vedere un nostro atleta gareggiare alle Olimpiadi. Chiedo troppo?>> 

I dovuti ringraziamenti

<< Ringrazio soprattutto mia moglie che mi sostiene e condivide le mie idee; la società che mi ha permesso di creare la Squadra Corse e di cui ne sono molto fiero. Tutti gli atleti, gli sponsor e le persone che hanno creduto, credono in me, e credono nel progetto della Lugagnano off road. Grazie a loro - conclude Ilario Silvia - e se oggi posso raccontarvi con orgoglio queste cose, con la convinzione che il libro della Lugagnano off road, si riempirà di altre fantastiche pagine di successi e soddisfazioni>>

 

Lugagnano Off Road - http://www.lugagnanooffroad.it




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