Dorgali (NU), 25 Giugno 2019 - La fatica e la gioia, la paura e il sollievo o molto più semplicemente l’inferno e il paradiso: la prima edizione del Supramonte X-Wild si è rivelata un contenitore di storie e sentimenti contrastanti. Il “Maestro”, il Supramonte, ha tenuto fede alla propria nomea, entrando prima nelle gambe e poi nel cuore degli avventurieri che hanno attraversato l’aspro e selvaggio entroterra sardo.
In 44 hanno completato la prova tagliando il traguardo di Cala Gonone, nonostante il caldo asfissiante e le numerose difficoltà disseminate sul tracciato. Qualcuno ha dichiarato a caldo: “Questa è l’Università dei Trail”. E in effetti, chi supera indenne difficoltà del calibro di Punta Solitta, Scala S’Arenargiu e Scala ‘è Surtana può ritenersi pronto per qualunque percorso.
Dopotutto, il Supramonte prima ti prosciuga e poi si propone come un paradiso naturalistico a disposizione di chi ama la natura selvaggia. Ed è questo il caso dei partecipanti al Supramonte X-Wild che hanno preso il via nella mattinata di Venerdì 21 Giugno da Cala Gonone.
Splendida la prestazione delle donne, che coraggiosamente hanno affrontato le asperità senza battere ciglio. “Un'esperienza fantastica”, il commento di Simonetta Cerquetti, partecipante alla 300 Km. Emozioni indescrivibili, anche quelle provate dalle giovanissime Claudia Sedda, Ilaria Marras e Patrizia Mereu, che hanno fatto corsa parallela sulla 150 Km. Dopo l’arrivo, Michele Marongiu ha invece avuto parole al miele per la sua compagna d’avventura Marina Murgia: “Ha dimostrato grande carattere, è stata brava”.
Primo arrivato a Cala Gonone fra le bici muscolari, nonostante partecipasse alla 300 Km, Alessandro Uccheddu ha dimostrato ancora una volta doti atletiche invidiabili e un sorriso contagioso: “La prima parte è stata molto scorrevole, la seconda molto sorprendente. Nel complesso è andata bene, mi sono divertito”. Fra le E-Bike, il modenese Riccardo Carra ha invece tracciato un bilancio a 360 gradi: “E’ stata una bellissima esperienza, al di sopra delle mie aspettative. Sono rimasto stupito dalla varietà degli scenari. L’organizzazione ha scelto un percorso a tratti impegnativo ma veramente molto bello”.
Soddisfatto anche il comitato organizzatore, capitanato dal Presidente Antonio Marino, dall’avventuriere Maurizio Doro e dall’esperta Monica Angioni. “Siamo contenti, la prima edizione era una sorta di anno zero ma siamo riusciti nel duplice intento di organizzare una manifestazione di buon livello e raccontare questo splendido territorio. Nonostante ciò, stiamo raccogliendo i feedback dei partecipanti per poi proiettarci subito sulla prossima edizione. Inoltre, ha trovato l’apprezzamento di atleti e appassionati il sistema di monitoraggio dell’azienda SeteTrack che ci ha permesso di seguire la situazione in tempo reale. Ci teniamo a ringraziare gli enti che hanno creduto nella nostra manifestazione, i nostri partner e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento”.
L’evento, patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dai Comuni di Dorgali, Urzulei, Baunei, Orgosolo e Oliena, è stato supportato da importanti realtà: Acqua Smeraldina, Threeface-Ajò Sportswear, Ristorante “La Poltrona”, TecnoBike, Fattorie Gennargentu, SeteTrack, Sara Assicurazioni, Naturaid, Ai Monti del Gennargentu, Ristorante Gkappa e Bar Silana.