Un tracciato degno dei grandi campioni che si sono distinti sulle pendici del Bondone, come confermano le parole di uno dei simboli del ciclismo trentino, Maurizio Fondriest, Campione del Mondo fra i professionisti a Renaix nel 1988. “Un percorso bello e molto esigente, adatto ad atleti che fanno una vita da professionisti anche senza esserlo formalmente e che amano la sfida con sé stessi. Il primo versante della salita, quello che passa da Garniga fino a Le Viote, è personalmente il mio preferito fra le tre ascese in programma, e farà già selezione: credo che a giocarsi il titolo dopo questa scalata rimarranno non più di una trentina di pretendenti."
Il tracciato della Mediofondo è invece di 86,8 km, con 2218 metri di dislivello. Nei primi 30 km, il tracciato rispecchia fedelmente quello della sorella maggiore Granfondo, con l’ascesa del Bondone dal versante di Aldeno fino all’altopiano de Le Viote e la successiva discesa verso Lasino e Calavino. Una seconda salita fino a Candriai è poi in programma a circa 20 km dal traguardo: anche qui, una volta in cima, mancheranno 13 km, di cui 10 in discesa, alla fine della corsa.
Nell’intermezzo tra le due gare principali, il programma si arricchisce con la gara Team Relay che si svolge su un tracciato ad anello di circa 2 km attorno al quartiere Le Albere, con partenza e arrivo da Corso del Lavoro e della Scienza: la staffetta a squadre è in programma venerdì 16 settembre, e impegnerà atleti qualificati per le altre prove “su uno spettacolare circuito che appassionerà senz’altro il pubblico”, ha aggiunto Fondriest. Il Team Relay non assegnerà maglie iridate.
Per gli atleti non qualificati al Mondiale, inoltre, è stato previsto un nuovo evento collaterale: la Cronoscalata Charly Gaul powered by Sportler, con partenza da Sardagna e arrivo a Vason, in programma sabato 17 settembre dalle 18.00. Un tracciato di 13,6 km e 1048 metri di dislivello, che vuole omaggiare le gesta dell’atleta lussemburghese, “L’Angelo della Montagna”, autore di una prova straordinaria tra neve e gelo nella tappa Merano-Monte Bondone al Giro d’Italia 1956, che gli valse prima la maglia rosa e poi la vittoria della corsa.
“Sul Monte Bondone sono state scritte pagine di storia del ciclismo, e la memoria non può che andare immediatamente a Charly Gaul. Questa iniziativa dà la possibilità anche ai corridori non qualificati di vivere l’atmosfera di un grande evento come i Campionati del Mondo UCI.”, ha aggiunto Fondriest.
“Penso che per Trento e il Trentino il ciclismo sia lo sport che meglio si accompagna alla promozione territoriale: non solo le due ruote sono il modo perfetto per scoprirne la bellezza, ma in questo territorio esiste un patrimonio tecnico e organizzativo tale che lo ha reso e lo rende una vera certezza negli eventi internazionali ai massimi livelli. Sono sicuro che anche questo mondiale rimarrà nel cuore degli appassionati e degli accompagnatori che arriveranno in Italia per questo grande appuntamento."