L’Eroica 2016: venti anni belli belli
pubblicato il 29/09/2016
L’Eroica 2016: venti anni belli belli
Gaiole in Chianti (SI), 29 settembre 2016 - L’Eroica; basta il nome per evocare le più forti emozioni. Quelle che rapiscono il cuore e inducono il viaggiatore a pedalare incontro al futuro pensando ai valori che da sempre sostengono la nostra società; il lavoro, la fatica e il sacrificio ma soprattutto il gusto di raggiungere un traguardo e la bellezza dello sforzo che si compie per arrivare a quel risultato. E’ così da sempre. Da quel lontano 1997 in cui L’Eroica vide i natali ed iniziò ad avere successo prima in tutta la provincia di Siena, poi in Toscana quindi in tutta Italia. Ora in tutto il mondo.
Con L’Eroica si riscopre il piacere dell’esperienza, la serenità del viaggio lento, l’enorme valore dell’ambiente che si attraversa. “L’Eroica è una poesia scritta con la bicicletta”, un’idea romantica, cioè, di un ciclismo da eroi che un tempo contribuì a scrivere la storia di un Paese come L’Italia e a riempire gli scaffali di letteratura di successo. L’Eroica è le sue strade bianche, tratte in salvo dall’assalto dell’asfalto che contribuiscono a conservare un paesaggio davvero unico al mondo. L’Eroica è anche i suoi ciclisti; uomini e donne di ogni età, estrazione sociale e provenienza, che ogni anno affollano il Chianti la prima domenica d’ottobre per rendere omaggio alla bicicletta, ai buoni sentimenti che suscita, al valore di una scelta, lo sport del ciclismo, che insegna all’uomo come farsi strada nella vita con la sola forza delle proprie gambe. Questo e tanto altro è L’Eroica, declinata oggi in tutte le lingue e in ogni Continente tanto da farne un simbolo di bellezza che conquista ed affascina sempre più.
Fin dalla sua prima edizione L’Eroica si svolge sempre la prima domenica di ottobre. Nel 1997 si disputò per la precisione il 5 ottobre, una settimana dopo la Granfondo Gino Bartali. Nacque come gadget gratuito per tutti quelli che, oltre cinquecento, vi avevano preso parte. Nacque anche per consumare tutto il “ben di dio” dei ristori che non erano stati consumati la settimana precedente. L’idea di Giancarlo Brocci fu quella di lanciare un piccolo messaggio ai tanti ciclisti toscani nostalgici di un ciclismo ormai scomparso. Questa piccola provocazione trovò accoglienza nel cuore di 92 ciclisti che si incontrarono a Gaiole in Chianti vestiti con le maglie di lana e in sella a biciclette chiuse ormai da anni in cantina. Cicloturismo, la rivista più importante del settore, dedicò la copertina a questa fantastica impresa. Da lì fu un crescendo continuo ed inarrestabile.
L’anno dopo furono già 150 i ciclisti al via in quella che fu l’edizione passata alla storia per la pioggia, il freddo ed il fango che la caratterizzarono. L’Eroica, nella sua straordinaria durezza, trovò così in quella seconda edizione la sua espressione più bella e affascinante.
Arrivò il 1999 con il sole e la sensazione che l’evento avrebbe, di lì a poco, conosciuto un successo enorme. Partirono in 170, divisi in due percorsi che già allora suscitarono entusiasmo e curiosità in tutta la Toscana e dalle regioni più vicine.
E’ l’anno duemila e L’Eroica è già al quarto anno. A Gaiole in Chianti arrivano i primi stranieri, per la precisione dalla Gran Bretagna, Paese che da sempre vede la Toscana come un territorio di cui innamorarsi tanto da viverci tutto l’anno. L’Eroica del duemila è la prima che si svolge sotto il sole più pieno e il Chianti, si sa, con il sole acquisisce un fascino davvero irresistibile.
L’Eroica 2001 si offrì a 240 ciclisti che vissero un’altra giornata terribile, del tutto simile a quella di due anni prima. Però L’Eroica è questa; “Fango, fatica ed anche sudore”. Tanto fango, tanta fatica e tanto sudore, quell’anno, così tanto che all’arrivo furono solo diciassette sul percorso lungo.
L’anno dopo, nonostante la proposta tanto impegnativa, L’Eroica si sviluppò ulteriormente. Al via furono 390 ai quali venne proposto il percorso di 200 chilometri, del tutto simile a quello odierno di 209 chilometri. Fu quello il percorso che ispirò la nascita del “percorso permanente” de L’Eroica, oggi frequentato da migliaia di ciclisti da tutto il mondo durante tutti i dodici mesi dell’anno.
Corre il 2003 e L’Eroica riserva ancora una nuova suggestione. Un black out causa l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica, così la partenza notturna de L’Eroica da Gaiole diventa ancora più magica e speciale per gli oltre quattrocento che vi partecipano. Fra cui alcuni ciclisti giapponesi.
La magia dell’Eroica cresce ancora nel 2004 perché, oltre alla pedalata della domenica, a Gaiole nasce il mercatino eroico della vigilia. Dalle bancarelle improvvisate lungo la via spuntano pezzi rarissimi che diventano l’occasione per il magnifico racconto del ciclismo eroico e dell’Italia che fu. Quella volta a Gaiole partirono quasi cinquecento.
Nel 2005 iniziò la crescita esponenziale dei partecipanti, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Il ciclismo da leggenda sfonda e per la prima volta si inizia a far caso alle bici moderne, specie le mountain bike, che stonano con l’atmosfera poetica dei ciclisti eroici.
E’ il 2006 e L’Eroica taglia il traguardo della decima edizione; i partenti iniziano a contarsi a migliaia. Insieme ai numeri crescono le iniziative che fanno dell’Eroica un evento in tutti i sensi; la grigliata della vigilia, la mostra delle foto in bianco e nero, la registrazione delle bici eroiche, la sfilata. E poi la premiazione con Chianti, Formaggi e Panforte. Unica!
Arrivano i grandi numeri e arrivano i grandi campioni con la corsa dei professionisti che, partendo da Gaiole, arriva in piazza del Campo a Siena. Mentre a Gaiole, la prima domenica d’ottobre, partono in 2300. E’ l’anno 2007 e il successo de L’Eroica favorisce le prime imitazioni in Italia anche se nessun’altra ciclo storica vanta ribollita e strade bianche come qui in provincia di Siena.
Siamo nel 2008 e la crescita numerica non si arresta; al via sono 3200 che mettono a dura prova la passione degli organizzatori e dei volontari. Si inizia a pensare di limitare L’Eroica solo alle bici d’epoca. Sarà così nel 2009 con una caduta delle iscrizioni a 2413. Però tutti adottano la bici e l’abbigliamento giusto per essere in sintonia con i valori espressi da Giancarlo Brocci e dai dirigenti della società sportiva organizzatrice.
La battuta d’arresto si rivela un successo enorme perché nel 2010 i ciclisti tornano a superare abbondantemente quota 3000. E’ un record sottolineato dal fatto che al via ci sono più di settecento stranieri. Ormai si ragiona in termini di numero chiuso. Che puntualmente viene introdotto nel 2011.Saranno ben 4900 al via. Il fenomeno inizia così ad interessare i grandi media che si affacciano, incuriositi, dal clamore che L’Eroica suscita sempre più.
Nel 2012 continua il successo travolgente dell’evento che abbatte il muro dei cinquemila partecipanti. Tutti trovano motivo di grande soddisfazione grazie all’offerta di quattro percorsi. Nessuno di questi è facile. Ognuno può vivere la sua Eroica secondo la propria preparazione e a tutti sono garantite emozioni in gran quantità. Si comincia a pensare di portare L’Eroica fuori dai confini d’Italia.
Nel 2013 L’Eroica arriva in Giappone, grazie ad un professore dell’Università per Stranieri di Perugia. Incredibile il paesaggio che si propone ai ciclisti che affrontano “le strade nere” (dalla lava) che portano ai piedi del Monte Fuji, monte sacro.
E’ il 2014 e L’Eroica arriva anche in Gran Bretagna. La via dell’internazionalizzazione è ormai tracciata ma necessita di un supporto ulteriore. Gli organizzatori di Gaiole lavorano un anno intero per poter allestire al meglio l’accoglienza di più i 5600 ciclisti da sessanta diversi Paesi; un trionfo di lingue e culture che nel 2015 trova la sua bella espressione con Eroica California, Eroica Hispania e Eroica Primavera oltre ad Eroica Britannia e Eroica Japan. Lo sviluppo ed il sostegno che gli organizzatori storici cercavano arriva, entusiasta, da alcuni imprenditori italiani che acquisiscono il marchio e lo proiettano nel mondo che nel 2016 accoglie anche Eroica South Africa, Eroica Limburg e Eroica Punta del Este. Intanto a Gaiole si superano i seimila di cui un terzo dall’estero.
L’Eroica è un piccolo, ma grande, esempio di come il made in Italy sia spesso vincente. Qui a L’Eroica c’è poi anche la forza, straordinaria, dei valori che le hanno consentito di diventare un modello un po’ in tutto il mondo.
Nel 1997 partirono in 92; oggi sono un popolo
Ne ha fatta di strada L’Eroica, dalla prima edizione del 1997 e i suoi primi 92 magnifici eroici. Da allora è stato un crescendo continuo di emozioni infinite per uno sport, come il ciclismo, che affascina milioni di persone di ogni età e ceto sociale in ogni angolo del mondo.
Dai quasi cento partecipanti di allora si è giunti ormai da anni al numero chiuso. Gaiole in Chianti, che nel 2008 la rivista americana Forbes ha definito come uno dei paesi più vivibili in Europa, non può ospitare più dei ciclisti di oggi, anche alla luce di tutti quelli che raggiungono la provincia di Siena per vedere, assistere i ciclisti, dare una mano, filmare, registrare, scrivere e sognare di essere in grado, prima o poi, di salire in sella ad una bicicletta d’epoca e correre L’Eroica.
D’altronde con i suoi venti anni L’Eroica è cresciuta sempre più, grazie anche agli altri eventi che ne condividono i valori. Nel 2016 si sono svolte: Eroica California, Eroica South Africa, Eroica Primavera, Eroica Japan, Eroica Hispania, Eroica Britannia, Eroica Limburg. A dicembre in Uruguay è in programma Eroica Punta del Este. Ma altri Paesi ed altri scenari molto suggestivi chiedono di vivere la magnifica leggenda de L’Eroica.
Con i suoi percorsi di 46, 75, 115 (Chianti Classico), 135 e 209 chilometri, L’Eroica è anche uno straordinario fenomeno mediatico per i 100/120 accreditati stampa fra giornalisti, fotografi e operatori TV da ogni Paese. Sotto questo aspetto, in Italia, L’Eroica è seconda solo al Giro. Ma anche a questo aspetto si lavora con grande impegno e passione.
L’Eroica 2016: twenty wonderful years
L’Eroica; the name is enough to awaken the strongest emotions. The type of emotions that steal your heart and induce you to pedal into the future with our most deep-rooted values in your thoughts: work, fatigue and sacrifice but most of all joy in achieving your goal and the poetry of the effort involved. This is how it has always been. Ever since that distant 1997, when L’Eroica was born and began its success story, first in the province of Siena, then in Tuscany, throughout Italy and now all over the world.
With L’Eroica, you rediscover the pleasure of living, the serenity of slow travel, the enormous wealth of the environment around you. “L’Eroica is poetry on two wheels”, it’s the romantic idea of the cycling of heroes who at one time even contributed to the history of a country such as Italy and to filling its bookshelves with quality literature. L’Eroica and its white roads that have been saved from the onslaught of tar, both help to preserve a landscape, which is really unique in the world.
L’Eroica is also its cyclists: men and women of every age and social extraction, from every country in the world. They crowd into the Chianti region on the first Sunday of October every year to pay homage to the bicycle, to the good vibes that cycling creates, to the choice of cycling as a sport that teaches us how to get ahead in life, just by the sheer force of our own two legs. L’Eroica is this and much much more, recognised, as it is today, in every language and on every continent, making it a symbol that is ever more attractive and successful.
From the very first edition, L’Eroica has always been organised on the first Sunday in October. In 1997, it was held on 5 October, a week after the “Gino Bartali” Granfondo. It was introduced as a sort of junket for the over 500 riders who had taken part in the Granfondo. The plan was also to use up all the “goodies” left over from the previous week. Giancarlo Brocci’s idea was to launch a message to the many Tuscan cyclists who were nostalgic about the kind of cycling that had, by then, disappeared. This small provocation was welcomed by 92 cyclists who met in Gaiole in Chianti, dressed in woollen jerseys and riding bikes that had been locked up in garages and cellars for years. Cicloturismo, the most important cycling magazine in Italy, dedicated the front page to this amazing undertaking. Since then, it has been a continuous and unstoppable crescendo.
The following year, there were already 150 cyclists at the starting line for an edition that went down in history for the rain, cold and mud. L’Eroica, in its extraordinary difficulty, that year found the perfect expression of its being.
In 1999, the sun came out and with it the sensation that the event would soon know great success. There were 170 participants, divided between two routes that awakened enthusiasm and curiosity all over Tuscany and the nearby regions.
In the year 2000, L’Eroica was already in its fourth year and the first foreigners started to arrive in Gaiole in Chianti, specifically from the UK, a country that has always loved Tuscany so much as to live there all year. L’Eroica 2000 was the first to enjoy a sun-filled day and the Chianti region, as we know, is irresistibly beautiful in the sunlight.
L’Eroica 2001 was experienced by 240 cyclists who had another terrible day, very similar to two years previously. But this is L’Eroica; “mud, fatigue and sweat”. A lot of mud, a lot of fatigue and buckets of sweat, so much in that particular year that only 17 riders managed to finish the long route.
The following year, despite the extreme difficulty of the ride, L’Eroica continued to develop. There were 390 at the starting line and they could choose a 200 km route much like the 209 km route today. This distance inspired the launch of the L’Eroica “permanent route” that thousands of cyclists from all over the world can now try out twelve months of the year.
It’s now 2003 and L’Eroica still has surprises in store. A blackout means that there is no electricity, so the atmosphere is even more magical and special for the over 400 riders who set off from Gaiole in the dark. Among them are several Japanese cyclists.
The magic of L’Eroica grows even more in 2004, with the launch of the vintage market on the day before the ride on Sunday. The improvised stalls along the street offer rare pieces that set the scene for the fantastic tale of ‘heroic’ cycling and an Italy that once was. That year, almost 500 took part.
In 2005, the exponential growth in participants began, with almost double the numbers of the previous year. The cycling of legend has made it big and for the first time, modern bikes and especially mountain bikes stand out because they clash with the poetic atmosphere of the heroic cyclists.
It’s 2006 and L’Eroica reaches the ten year mark; the numbers are now in the thousands. With the increase in numbers comes an increase in the initiatives that make L’Eroica an event in every sense; a barbeque the evening before, a black and white photo exhibition, the registration of ‘heroic’ bikes, the parade. Not to forget the prizes of Chianti, cheese and Panforte from Siena. Unique!
Big numbers and big names arrive when the pro race sets off from Gaiole to finish in Piazza del Campo in Siena. Back in Gaiole, on the first Sunday of October 2,300 take to the roads. The year is 2007 and the success of L’Eroica is now apparent, thanks to the first imitations in Italy, though no other vintage ride can offer that special Tuscan ribollita soup and the white roads of the province of Siena.
We’re now in 2008 and the numbers continue to grow; 3,200 cyclists really test the mettle of the organisers and volunteers and they start thinking about limiting L’Eroica to vintage bikes. That’s what happens in 2009 when the numbers drop back to 2,413. But everyone has the right bike and gear that is in perfect harmony with the values expressed by Giancarlo Brocci and the organisers.
The decision proved to be the right one with the enormous success in 2010when well over 3,000 cyclists turned up, creating a record also in terms of foreign participants: 700 in all. Again the organisers had to think about limiting the number of participants and a maximum limit was introduced in 2011, when 4,900 took part. The phenomenon starts to interest the media who look with curiosity at the every-growing clamour created by L’Eroica.
In 2012, the amazing success of the event continues, breaking the barrier of 5,000 participants. Everyone is satisfied, thanks to the choice of four different routes, none of which are easy. Everyone experiences their own L’Eroica according to their own fitness level and everyone is guaranteed a great time. For the first time, there are thoughts of taking L’Eroica beyond the Italian borders.
In 2013, L’Eroica arrives in Japan, thanks to a professor of Perugia University. And what an incredible landscape awaits the cyclists who ride on the “black roads” (from lava) that lead to the foothills of the holy Mount Fuji.
In 2014, L’Eroica arrives in the UK. The door to internationalization is well and truly open but more help is needed. The organisers of the Gaiole event work year round to prepare the best welcome possible for over 5,600 cyclists from sixty different countries. The event is a triumph of languages and cultures that finds its zenith in 2015 with the birth of Eroica California, Eroica Hispania and Eroica Primavera, as well as the previously launched Eroica Britannia and Eroica Japan. The growth and support that the historical organisers were looking for arrives, in the enthusiastic form of a group of Italian entrepreneurs who purchase the brand and launch it in the world, adding Eroica South Africa, Eroica Limburg and Eroica Punta del Este to their portfolio in 2016. Meanwhile, in Gaiole, more than 6,000 have registered, with more than one third of them coming from abroad.
L’Eroica is a small, but great, example of the success of “Made in Italy”. Here at L’Eroica, there is also the extraordinary force of the values that have permitted Italy to become a model for the whole world.
In 1997, 92 cyclists took part; today we are an army
L’Eroica has come a long way since its first edition in 1997, and its first 92 heroes. Since then the event has experienced a continuous crescendo of enthusiasm for a sport that attracts millions of people of every age and social class from every corner of the world.
From under 100 participants in that first year, we have had to put a limit on the numbers that can participate now. Gaiole in Chianti, which in 2008 was defined, by the American magazine Forbes, one of the best towns to live in Europe, cannot host more cyclists than it does today. Because it is not only cyclists that must be considered; there are all those who come to see and assist the cyclists, to give a helping hand, to film, photograph, write and dream of sooner or later being able to get on their own vintage bikes and ride this magnificent Eroica.
Of course, now in its twentieth year, L’Eroica has continued to grow, also thanks to the other events that share its same values. In 2016 we had Eroica California, Eroica South Africa, Eroica Primavera, Eroica Japan, Eroica Hispania, Eroica Britannia and Eroica Limburg. In December, Eroica Punta del Este will take place in Uruguay. But other countries, with equally amazing settings, have expressed interest in joining the fantastic legend that is L’Eroica.
With its various routes of 46, 75, 115 (Chianti Classico) 135 and 209 km, L’Eroica is also an extraordinary media phenomenon, with between 100 and 120 accredited journalists, photographers and TV operators coming from all over the world. In this regard, L’Eroica is second only to the Giro d’Italia in Italy. But we’re working hard to close even this small gap.
L'Eroica poteva nascere solo in Toscana. Questione di anima, di terra, di strade bianche, di paesaggi, di vino e buon cibo, di cultura e di passioni, di storia e di Bartali. Oggi Eroica, conosciuta in tutto il mondo per la sua gente speciale ed i suoi valori, rappresenta in se l'idea della Toscana bella, capace di proporsi al mondo per uno stile di vita che guarda al futuro, nel rispetto di identità e ambiente, alla ricerca delle radici autentiche di un grande sport come il ciclismo.
L'Eroica could only have been born in Tuscany. It’s a matter of soul, of land, white roads, landscapes, of genuine food and wine, of culture and passions, of history and of Bartali. Now world-renowned for the special people it involves and for the values it upholds, Eroica encapsulates the very essence of Tuscany, a place that offers a lifestyle that looks to the future, without neglecting its identity and its environment, while also seeking to rediscover the authentic roots of the great sport that is cycling.
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