Foto concessa da Carlo Calcagni
La Pina#19: in 3.500 sui pedali nella Marca
Elettrico e Bertolin in volata su Piazza del Grano alla Pina Cycling Marathon
12 luglio 2015 - L’estate e il solleone baciano l’edizione numero 19 de La Pina Cycling Marathon, la
prima senza il leggendario Giovanni “Nani” Pinarello, la maglia nera più famosa d’Italia, la
terza senza il figlio Andrea Pinarello che assieme ai fratelli Fausto e Carla aveva creato la
manifestazione nel 1996 proprio per onorare il papà.
Una festa di sport all’insegna del ciclismo con dominatori in volata proprio alla storica
bottega di “Nani” da Tommaso Elettrico (Legend Factory Miche) e della trevigiana
Odette Bertolin (Somec Mg K Vis) sul percorso Lungo di 157km e per distacco invece su
Medio per Federico Costa (Barbariga) e Christiane Koschier (Avesani).
Al via 3.500 granfondisti da 32 nazioni in rappresentanza dei cinque continenti del
mondo, ben 450 gli stranieri, molti i distributori e clienti dell’azienda Pinarello che hanno
colto l’occasione per provare con le proprie gambe le fiammanti K8, le ultime specialissime
di casa Pinarello. Per loro una festa nella festa del ciclismo, arrivavano da ogni dove, i più
distanti da Giappone, Indonesia e Thailandia, mercati in grande espansione, oltre che da
Australia, Stati Uniti, Canada e gran parte d’Europa.
Biciclette famose in tutto il mondo che
nella terra del Sol Levante vantano anche un Pina Club Japan con oltre 3.500 iscritti.
Il podio del Lungo si decide proprio davanti alla storica bottega di “Nani”, con un
volantone dei fuggitivi fin dai primi dei 157km della granfondo: Elettrico, il trevigiano
Alessandro Bertuola (Copparo) e il toscano Stefano Cecchini (La Bagarre) reduce dal
podio della Sportful Dolomiti Race. Per tutta la mattina corrono assieme, si aiutano, si
danno i cambi, ma quando all’ultimo km si intravvede Porta San Tommaso prevale la sfida
e i tre scattano. Sul traguardo Bertuola deve cedere alla potenza di Elettrico che chiude in
4h31’50.
Podio di squadra in casa Somec Mg K Vis tra le donne. Sul gradino più alto è salita
Odette Bertolin che ha pedalato d’intesa con la compagna di squadra Marina Ilmer per
tutta la gara, difendendosi dagli attacchi dello scricciolo feltrino Gloria Bee (Pedale
Feltrino) già terza nel 2014 ma nel percorso Medio. Alla fine le due chiudono in 5h00’18” a
3’58” dall’avversaria.
Nel percorso Medio trionfo di ex con Federico Costa (Barbariga) partito in fuga dopo la
presa XIV del Montello e che è riuscito a chiudere per distacco (1’14”) sul gruppone degi
avversari. Così volatona finale per almeno 40 granfondisti per il secondo e terzo posto
conquistati di potenza da Claudio Camin (Camin bike) e Biagio Conte (Salvador).
In campo femminile vittoria di Christiane Koschier (Avesani) davanti all’ex pattinatrice
Enrica Furlan (Spezzotto) e Marica Tassinari (Passion Farentina).
Una Pina Cycling Marathon che come da tradizione regala anche la possibilità di
incontrare grandi campioni non solo di ciclismo e personaggi vari e magari pedalare per
alcuni km in loro compagnia. Così alla partenza c’era il Ct della Nazionale Davide
Cassani che ha fatto il lungo insieme a Fausto Pinarello, il ds Stefano Zanatta e il pro del
Team Sky Eisel, con loro anche Eros Poli e Dario Cioni. “Ho trovato la compagnia giusta
e mi sono proprio divertito – racconta – siamo andati tranquilli in salita e forti in piana
mettendo davanti Poli e Cioni. In salta cerco sempre di avere accanto chi va più piano di
me. Qui a Treviso è sempre una bella festa del ciclismo con la Famiglia Pinarello”. Allo
start anche Franco Pellizzotti e campioni olimpici come Antonio Rossi, Jury Chechi e
Alessandro Pittin. Messi via gli sci con cui ha stabilito il record mondiale di km lanciato
(250 km/h), Ivan Origone ha fatto ieri la sua prima granfondo in sella ad una F8 Pinarello.
“Mi sono divertito molto, ma la prossima volta mi allenerò un po’ di più”.
Sui pedali anche il direttore generale di Sky Sport Giovanni Bruno.
“Diciannove anni fa quando abbiamo creato con Andrea questo evento in onore a mio
papà Giovanni eravamo in 1.800 al via, quest’anno siamo il doppio – ha commentato
Fausto Pinarello – non posso che essere felice e il prossimo anno per i 20 anni sarà una
grandissima festa qui a Treviso”.
L’appuntamento è quindi a luglio 2016, impossibile perdere la festa!!
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