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48 TORNANTI DI NOTTE pubblicato il 29/11/2016

48 TORNANTI DI NOTTE

Giuliano Calore, 77enne detentore di 12 Guinness World Record, tenta un record pazzesco: scendere dal temibile Passo dello Stelvio con la sua bicicletta priva di manubrio e di freni, di notte.
Una discesa senza freni nelle ambizioni, nelle motivazioni, nelle paure e nei sogni dell'uomo.

Un film documentario (53') di Fabrizio Lussu, Anna Grendele, Paolo Casalis - Regia di Fabrizio Lussu
Prodotto da Stuffilm -  Disponibile in DVD e in Streaming HD

GIULIANO CALORE
Fino a quasi quarant'anni la vita del padovano Giuliano Calore è quanto di più lontano dal mondo dei record e delle folli imprese in bicicletta.
Giuliano è un impiegato dell'Enel, vive un'esistenza tranquilla con la moglie Anita e i tre figli, divisa tra il lavoro e le sue due passioni: la musica e la bicicletta.
In sella a una Legnano usata vince, all'età 39 anni, le uniche tre gare dilettantistiche a cui partecipa. Si rende conto di possedere doti fisico-atletiche fuori dal comune, ma quelle vittorie non lo soddisfano. Sono in tanti a poter vincere una gara, ma lui vuole altro, lui vuole compiere imprese uniche, vuole qualcosa di più. Inizia così a sfidare l’ambiente ciclistico padovano, proponendo scommesse che lo vedono sempre vincitore. "Scommettete che riesco a salire per quella strada senza mani, trascinandomi dietro un carretto con sopra i miei due figli?" 
E, immancabilmente, ce la fa. E' l'inizio di una lunga serie di record.
Nel luglio del 1979 sale lo Stelvio senza mettere mano sul manubrio. Dieci giorni dopo, sempre senza mani, scende dalla stessa montagna.
La sua vita si trasforma radicalmente.
Alla bicicletta Giuliano dà tutto se stesso e per la bicicletta sacrifica ogni cosa, non ultima, seppur in modo indiretto, la famiglia.
A 77 anni d'età, c’è ancora un piccolo neo nella sua carriera, un tarlo che, letteralmente, non lo fa dormire di notte: riuscire a scendere i 48 tornanti del Passo dello Stelvio con la sua bicicletta "speciale". 
Senza manubrio, senza freni, di notte.
RASSEGNA STAMPA

LO STELVIO
Il passo dello Stelvio è il più alto d’Italia, e per questo Cima Coppi ogni volta che il Giro d’Italia l’ha affrontato. Accadrà ancora una volta nel 2017, quando il Giro, per festeggiare l'edizione numero 100, lo affronterà prima in salita e poi in discesa, quella stessa discesa con cui si misura Giuliano Calore nel film "48 Tornanti di Notte".
Sui suoi tornanti, dal versante di Bormio o da Prato allo Stelvio, il ciclismo ha scritto pagine memorabili, legate soprattutto al campionissimo: Fausto Coppi, che qui ha compiuto una delle imprese più belle della sua carriera e anche l’ultima, quando il 1° giugno del 1953, nella penultima tappa del 36° Giro d’Italia, la prima ad inserire l’ascesa allo Stelvio nel suo tracciato, raggiunse e staccò lo svizzero Hugo Koblet, vincendo tappa e strappandogli la maglia rosa. Questa e altre storie, oltre ad un panorama mozzafiato, attribuiscono allo Stelvio un fascino unico, che va oltre i semplici numeri, che da un sapore particolare alla salita, che fa crescere l’emozione pedalando lungo i suoi 20 km abbondanti.
 



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