ROGLIC RE DELLE CRONO, ACKERMANN PADRONE DELLE VOLATE, CONTI ROSA D'ITALIA
Primo giorno di riposo per il Giro d'Italia dopo nove tappe. Il Direttore del Giro Mauro Vegni insignito di una delle più alte onorificenze della Repubblica di San Marino.
Riccione, 20 maggio 2019 – I primi 9 giorni della centoduesima edizione della Corsa Rosa si sono chiusi con il successo di Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) nella cronometro della Sangiovese Wine Stage, replicando il successo ottenuto nella crono inaugurale sul San Luca di Bologna. Lo sloveno è arrivato al primo giorno di riposo con un vantaggio significativo rispetto agli altri favoriti della generale: 1'44" su Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), che rimane l'unico vincitore della Corsa Rosa ancora in gara, dopo l'abbandono di Tom Dumoulin (Team Sunweb). Simon Yates (Mitchelton-Scott) e Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team), dopo una crono deludente, si trovano adesso rispettivamente a 3'46'' e 4'29''.
Il Giro arriva al primo riposo con la Maglia Rosa sulle spalle di Valerio Conti (UAE Team Emirates) che guida la Generale con 1'50" di vantaggio su Roglic. L’italiano ha approfittato della fuga vincente della sesta tappa per vestirsi di Rosa, secondo sul traguardo di San Giovanni Rotondo dietro al connazionale Fausto Masnada (Androni Giocattoli-Sidermec).
Un’altra frazione che ha visto una fuga arrivare al traguardo è stata la settima, vinta da Pello Pello Bilbao (Astana Pro Team). Non sono mancate le volate di gruppo: l’ultima vinta dall'australiano Caleb Ewan (Lotto-Soudal) nell’ottava tappa. Un successo anche per il colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), primo a Orbetello dopo il declassamento del campione italiano Elia Viviani (Deceuninck–Quick-Step). Due successi per Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) che si è imposto nelle frazioni 2 e 5. Al suo primo grande giro, il campione nazionale tedesco si sta confermando come uno dei velocisti più interessanti della nuova generazione e guida la classifica della Maglia Ciclamino davanti ad Arnaud Démare (Groupama-FDJ), ancora a secco in questo Giro d'Italia.
LE PROSSIME TAPPE
Si riparte con due tappe per velocisti, la Ravenna-Modena e la Carpi-Novi Ligure, prima della Cuneo-Pinerolo, antipasto alle grandi montagne. L’arrivo di Novi Ligure e la tappa successiva sono dedicate a Fausto Coppi nel centenario della nascita.
Primo grande arrivo in salita del Giro, la 13a tappa porterà il gruppo da Pinerolo ai 2247 metri di Ceresole Reale (Lago Serrù). Altra tappa a “5 stelle” di difficoltà quella di sabato 25, che parte da Saint-Vincent e arriva a Courmayeur. 131 km con 5 GPM e 4.000 metri di dislivello. Il giorno dopo, da Ivrea a Como, con il finale “classico” dell’ultimo Lombardia: Madonna del Ghisallo, la Colma di Sormano e Civiglio, prima dell’arrivo sul Lungo Lago. Lunedì 27 maggio secondo e ultimo giorno di riposo della Corsa Rosa a Como.
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Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia, riceve il titolo di Commendatore della Repubblica di San Marino dai Capitani Reggenti Nicola Selva e Michele Muratori
IL DIRETTORE DELLA CORSA ROSA INSIGNITO DELL'ORDINE EQUESTRE DI SANT'AGATA, UNA DELLE PIÙ ALTE ONORIFICENZE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO
Questa mattina Mauro Vegni, Direttore del Giro è stato insignito nel Palazzo della Repubblica di San Marino, alla presenza dei Capitani Reggenti Nicola Selva e Michele Muratori, dell'Ordine Equestre di Sant'Agata, una delle più alte onorificenze della Repubblica di San Marino. Alla consegna del titolo di Commendatore, ricevuto dalle mani del Segretario di Stato Michelotti che lo ha definito "un amico della Repubblica", Mauro Vegni ha detto: "Le sue parole mi hanno commosso. Il Giro e San Marino sono legati in modo strettissimo. La tappa di domenica, pur con la pioggia, ha dato un indirizzo chiaro alla classifica del Giro".
Il Direttore del Giro d’Italia e il Segretario di Stato Michelotti con i simboli dell'onorificenza
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 10 – Ravenna-Modena 145 km - dislivello 150 m
Tappa perfettamente piatta, prima delle due consecutive, che attraversa la Pianura Padana. Lunga serie di strade diritte ampie, ma intervallate da tutti i tipi di arredo urbano negli abitati e dalle strutture complementari alla circolazione come rotatorie, spartitraffico, dossi lungo l’intero percorso. Finale praticamente privo di cambi di direzione.
Ultimi km
Ultimi chilometri prevalentemente rettilinei su strade ampie e con negli ultimi 5 km una sola curva a 2.200 m dall’arrivo. Da segnalare un tratto di 450 m di pavé (porfido) dai 1.500 m a quasi l’ultimo chilometro. Rettilineo finale di 1.500 m in asfalto di larghezza 8 m.
COPERTURA TV
I palinsesti della Tappa 10 del Giro d'Italia sono disponibili a questo link.
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