GIRO100: UN RACCONTO INFINITO DI SPORT, STORIA E CULTURA - PRESENTAZIONE VIDEO, FOTO e INTERVISTE pubblicato il 24/10/2016





 





 

GIRO100: UN RACCONTO INFINITO DI SPORT, STORIA E CULTURA

Il 5 maggio la partenza dalla Sardegna con rientro sulla penisola dopo due tappe in Sicilia. Il 28 l’arrivo finale a Milano per la 76^ volta.

Prima tanto sud e un viaggio attraverso un’Italia tutta da scoprire. La Corsa Rosa renderà omaggio a tanti Campioni (Bartali, Coppi, Pantani per citarne alcuni) e luoghi che hanno fatto la storia del Paese senza dimenticare la sua anima solidale.

In programma 6 tappe per velocisti, 8 di media difficoltà, 5 di alta difficoltà e 2 a cronometro (67,2 chilometri totali) compresa quella che chiuderà il Giro, dall’Autodromo di Monza al Duomo di Milano. Lo Stelvio sarà la Cima Coppi.

In platea tanti vincitori del Giro oltre al Presidente dell’UCI, Brian Cookson, molti addetti ai lavori e appassionati. Il saluto di Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup, ha aperto la presentazione.


Milano, 25 ottobre 2016 – Dalla Sardegna a Milano attraverso città, luoghi e persone che hanno fatto la storia dell’Italia e della Corsa Rosa. Il Giro d’Italia edizione 100 - organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport – non sarà solo una manifestazione sportiva ma anche un evento culturale e sociale che porterà alla ribalta internazionale l’Italia con le sue tradizioni, i suoi valori e il “Made in Italy”. Il Giro non dimentica la sua anima solidale con iniziative a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto 2016. “Amore Infinito” è il nuovo claim che guiderà tutte le iniziative di comunicazione del Giro d’Italia.

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IL PERCORSO
Si parte dalla Sardegna con tre tappe in linea adatte alle ruote veloci del gruppo e ai finisseur. È la terza Grande partenza dall’isola dopo quelle del 1991 e del 2007. Trasferimento in Sicilia con il primo giorno di riposo, lunedì 8 maggio. Martedì 9 ecco il primo arrivo in salita del Giro sull’Etna  con partenza da Cefalù.

Mercoledì nuova tappa adatta ai velocisti con traguardo posto a Messina, città natale di Vincenzo Nibali, con il via da Pedara alle falde dell’Etna. Tre tappe tra Calabria e Puglia. Si comincia con la Reggio Calabria – Terme Luigiane per proseguire con la Castrovillari – Alberobello (famoso nel Mondo per i suoi Trulli che sono anche patrimonio dell’Unesco); ripartenza da Molfetta e arrivo a Peschici attraverso la strada panoramica del Gargano. La Montenero di Bisacce - Blockhaus (secondo arrivo in salita della corsa) chiude il secondo week-end del Giro.

La prima spettacolare cronometro individuale, tra i vigneti del Sagrantino, da Foligno a Montefalco di 39,2 km, si disputerà martedì 16 maggio. Lunedì 15, secondo giorno di riposo a Foligno, sarà dedicato in particolare alla solidarietà attraverso iniziative ed eventi a favore delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto scorso.


Mercoledì 17 tappa molto insidiosa attraverso l’appennino tosco-emiliano e in ricordo di un’icona del ciclismo come Gino Bartali. La tappa muoverà da Firenze con il km 0 posto a Ponte a Ema, dove il grande campione è nato, proprio davanti al Museo a lui dedicato, per dirigersi a Bagno di Romagna.

Molti gli omaggi ai campioni del passato
La Forlì – Reggio Emilia del giorno successivo evoca due ricordi, uno sportivo e l’altro storico. La città di partenza è quella che ha dato i natali a Ercole Baldini (vincitore del Giro 1958) mentre quella di arrivo ha visto nascere 220 anni fa – il 7 gennaio 1797 – la prima bandiera tricolore italiana.

Si riparte da Reggio Emilia per dirigersi in Piemonte con un arrivo e una partenza dedicate al Campionissimo, Fausto Coppi, vincitore cinque volte del Giro d’Italia. Il traguardo della 13^ tappa, infatti, è posto a Tortona dove Coppi morì il 2 gennaio 1960. L’indomani partenza da Castellania, città natale dell’Airone. Si potrebbe chiamarla tappa Coppi-Pantani, la 14^ da Castellania al Santuario di Oropa, nel ricordo di due Campioni che hanno scritto pagine indelebili della storia del ciclismo e del Giro e che sono accomunati anche da un tragico finale.

Si riprende con la 15^ tappa da Valdengo a Bergamo con un finale molto simile a quello del Lombardia 2016 (Miragolo San Salvatore, Selvino e strappo finale a Bergamo Alta) vinto da Esteban Chaves. Giorno di riposo nella Città dei Mille, nominata così dal Generale Giuseppe Garibaldi, visto l’alto numero di garibaldini provenienti da Bergamo. La città Orobica ha dato i natali a Felice Gimondi (vincitore di 3 Giri) e che con Eddy Merckx, a cavallo tra gli anni 60 e 70, diede vita a tante sfide al Giro d’Italia.

L'ultima settimana
Comincia l’ultima settimana della Corsa Rosa. Mortirolo, Passo dello Stelvio dal versante classico (Cima Coppi del Giro 2017 con i suoi 2.758 metri) e Umbrail Pass (2.502 m) – versante svizzero dello Stelvio – prima della picchiata finale su Bormio sarà una frazione decisiva e antipasto di una finale di un Giro ad alta quota.

La Tirano - Canazei del 24 maggio sarà terreno fertile per fughe da lontano con Aprica, Tonale e Giovo prima del traguardo. Ecco il tappone Dolomitico da Moena ad Ortisei con 4 passi (Pordoi, Valparola, Gardena e Pinei) che delineerà meglio la classifica generale.

La San Candido - Piancavallo del 26 maggio proporrà il quarto arrivo in salita della corsa e prevede il Monte Croce Comelico e il Passo di Selva Chianzutan prima dell’arrivo in quota. La Pordenone - Altopiano di Asiago sarà una tappa nella prima parte pianeggiante ma con un finale tutto in salita. Il Monte Grappa (che verrà scalato dal versante nord dopo tantissimi anni) porterà all’arrivo di Asiago attraverso un versante inedito degli accessi all’Altopiano, cioè salendo dalla Valstagna.

Il gran finale
La cronometro finale di 28 chilometri, con partenza dall’Autodromo Nazionale di Monza e arrivo posto davanti al Duomo di Milano, potrebbe rimescolare le carte ma certamente incoronerà il vincitore di questa storica edizione.

CURIOSITÀ

  • Per la terza volta nella sua storia il Giro prende il via dalla Sardegna (1991 e 2007 i precedenti).
  • La Sicilia ha ospitato fino ad oggi 42 frazioni della Corsa Rosa. Il primo traguardo sull’Etna è datato 1967, esattamente 50 anni dal prossimo arrivo, con la vittoria di Bitossi.
  • Anche il Blockhaus festeggerà il cinquantenario dalla sua apparizione, nella centesima edizione della corsa. La prima volta fu il 31 maggio 1967 con la vittoria di Eddy Merckx su Italo Zilioli.
  • La prima cronometro individuale al Giro d’Italia fu la Bologna – Ferrara il 22 maggio 1933 vinta da Alfredo Binda. In totale si sono disputate finora 162 cronometro individuali. La più lunga è stata la Perugia – Terni del 1951 (81 km) vinta da Fausto Coppi.
  • Il Giro non è mai partito o arrivato a Castellania, mentre Tortona fu sede dell’arrivo della Meda-Tortona 1989 (a 70 anni dalla nascita di Coppi), tappa vinta da Jesper Skibby.
  • Tortona e Castellania sono i luoghi di nascita (Castellania) e morte (Tortona) di Fausto Coppi.
  • Oropa accoglie per la sesta volta l’arrivo del Giro (1963, 1993, 1999, 2007 e 2014). Tutte le vittorie sono state di corridori italiani.
  • Il primo arrivo a Bormio è da leggenda del ciclismo. È il 1953 e Koblet parte da Bolzano in Maglia Rosa. Il suo rivale Coppi lo attacca sullo Stelvio e conquista tappa, maglia e Giro d’Italia. Quella del prossimo anno sarà la settima volta che la Corsa Rosa pone il suo traguardo a Bormio.
  • Due soli arrivi ad Ortisei che è famosa per la Pieve di Cadore - Ortisei del 1940, quando Bartali andò in fuga all’attacco del Falzarego, primo dei tre colli in programma con Pordoi e Sella. L’unico a stargli a ruota è un ventenne Fausto Coppi (Maglia Rosa), in crisi il giorno precedente sul Passo della Mauria. I due arrivano da soli, staccando Mollo di oltre due minuti: Coppi ipoteca il suo primo Giro. Il giorno successivo alla fine del Giro, il 10 giugno, l’Italia entra in guerra.
  • Per la 9^ volta lo Stelvio sarà la Cima Coppi del Giro d’Italia.
  • Il Giro è terminato in 75 occasioni a Milano.


PRESENTAZIONE GIRO D’ITALIA 100: DICHIARAZIONI, VIDEO E FOTO GALLERY

Al vernissage hanno partecipato tanti Campioni del pedale oltre personaggi dello sport, dello spettacolo, tante cariche istituzionali, i rappresentanti dei Comitati di Tappa, sponsor e media: Gimondi, Indurain, Baldini, Pambianco, Adorni, Motta, Moser, Savoldelli, Simoni, Cipollini (recordman con 42 vittorie di tappa al Giro), Basso, Nibali, Aru, il Presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, Brian Cookson, Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, Il Presidente della Federazione Italiana Ciclismo, Renato Di Rocco e il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.


Milano, 25 ottobre 2016 – In allegato al presente comunicato parole, foto e video dalla Presentazione del Giro d'Italia 100, tenutasi oggi a Milano. A dare il benvenuto a tutti gli ospiti e ad aprire la Presentazione è stato il Presidente e Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, Urbano Cairo.



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Le tappe del Giro 100 in video

DICHIARAZIONI
Urbano Cairo, Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, ha dichiarato: 
"Oggi siamo davvero orgogliosi di presentare l’edizione numero 100 del Giro d’Italia: un’edizione speciale che, grazie al lavoro di tutta la squadra di RCS Sport, avrà un percorso straordinario che unirà tutte le eccellenze italiane, toccando quasi tutte le regioni, comprese le due isole, e celebrando i grandi campioni del ciclismo italiano: una dichiarazione d’amore infinito per questo sport e per il nostro Paese. Il Giro è da sempre nel nostro DNA e rappresenta un patrimonio inestimabile di sport, passione, bellezza e cultura. Questa edizione è il traguardo di una manifestazione leggendaria e il punto partenza di un evento che continueremo a rafforzare e sviluppare per renderlo sempre più appassionante e prestigioso".



Brian Cookson, presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale, ha detto: "Il Giro d'Italia è senza alcun dubbio uno dei gioielli di questo sport. È uno degli eventi più importanti del calendario UCI WorldTour, che include gli eventi principali del ciclismo internazionale, ed é l'esempio perfetto di un connubio di successo tra modernità e tradizione. Questo evento importante, sempre combattuto e con visibilità internazionale, trae la sua forza dalla sua ricca storia e dall'amore della popolazione italiana per il ciclismo e per Giro in particolare. L'edizione numero 100 non sarà solo un grande evento da punto di vista sportivo, ma anche l'occasione per ricordare che il Giro deve la sua identità a coloro che hanno scritto le pagine della sua storia, come ad esempio i grandi rivali Fausto Coppi e Gino Bartali, senza dimenticare l'incredibile Eddy Merckx, ma anche tutti i campioni che hanno gareggiato sulle sue strade, magnifiche ed impegnative. Il Giro è una delle gare che mi hanno fatto innamorare del ciclismo, grazie alle gesta di Vittorio Adorni e Felice Gimondi, seguite da quelle del "Cannibale", e, più recentemente, da quelle di ciclisti come Vincenzo Nibali, Alberto Contador e Nairo Quintana. Come tutti gli appassionati di ciclismo attendo con impazienza questa edizione numero 100, e so che gli organizzatori faranno di questo Giro una fantastico celebrazione del ciclismo italiano e mondiale, di oggi come di ieri".

Il video promozionale del Giro 100

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è intervenuto dichiarando: "Sono molto felice che il Giro d'Italia 2017 termini la sua corsa a Milano. In un certo senso è come se tornasse a casa. E' la 76esima volta che la nostra città ha l'onore di accogliere il vincitore della gara e tutti i professionisti che partecipano a questa amatissima competizione. Nell'anno in cui il Giro celebra la sua centesima edizione, credo non ci sia luogo migliore di Piazza del Duomo per festeggiare l'arrivo della Maglia Rosa: lo storico traguardo all'ombra della Madonnina è, nell'immaginario, uno dei simboli di questa corsa, emblema della passione di Milano e dei milanesi per il ciclismo e la bicicletta".



La leggenda del ciclismo italiano, Felice Gimondi, ha detto: "Nella vita, come nel ciclismo, una persona emerge perché fa un lavoro che le piace, in modo istintivo, e combatte anche se qualche volta le prende, come me io le prendevo da Merckx. Io ho sempre provato a difendermi e quando potevo, attaccavo. La sera prima della tappa io ripassavo tutto il percorso della tappa successiva per vedere dove poter mettere in difficolta uno come Eddy, un grandissimo atleta che ha ancora tutta la mia amicizia e la mia stima. Nella tappa di Bergamo del ’56, fu proprio Eddie con una sua azione a farmi vincere la tappa. Il Giro è parte della mia vita e della vita degli italiani, una grande tradizione che diventa sempre più importante".



Il plurivincitore di Grand Tour, Miguel Indurain, ha commentato: "Per me il Giro é sempre stato importante. Nella mia carriera ho visto che si può mantenere amicizia tra rivali, anche se in strada si compete, alla fine c’è sempre rispetto e amicizia. Tra i ciclisti con cui ho corso al Giro, mi ricordo Pantani del 1994, Marco era un corridore molto giovane ma già forte in salita, mi ricordo bene i sui attacchi nella tappa del Mortirolo. Marco era un corridore molto riservato, fortissimo in montagna ma che poi si è completato anche nelle altre specialità".



Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, Vincenzo Nibali, ha detto: "É un giro molto duro con due cronometro importanti. Nel complesso è equilibrato, ma anche molto simile a quelli che ho vinto in passato. Questo Giro richiederà un grande dispendio energetico e bisognerà essere pronti sin dall'inizio. Sarebbe bellissimo arrivare nella mia Messina in Maglia Rosa e per farlo dovrò essere pronto da subito e magari prendermela sull'Etna".



Il campione sardo, Fabio Aru, ha detto: "La partenza dalla Sardegna rappresenta per me una bellissima emozione. Mi ricordo l’ultima volta che il Giro è partito da qui, avevo appena iniziato a correre in MTB e mi ero fermato per vedere la tappa. É un Giro moto bello che sarà incerto fino alla fine, sarà fantastico per il pubblico. Sicuramente ci sarà da essere pronti sin dai primi giorni, anche perché nella parte centrale ci saranno tappe con arrivi in salita e tappe molto insidiose".



Il recordman di vittorie di tappa al Giro con 42 successi, Mario Cipollini, ha detto: "Sono molto colpito e volevo ringraziare chi ha creato i due video che abbiamo visto stasera, mi sono emozionato veramente. Sono contento di aver fatto il ciclista nella vita vedendo questi campioni del passato. Per la mia esperienza da ciclista del Giro, state attenti alla quarta tappa, l’arrivo in salita sull’Etna, perché ci vuole il massimo della condizione subito, non si può entrare in condizione solo nella seconda settimana. Il primo vero arrivo in salita sicuramene ci dirà chi non potrà vincere questo Giro".

FOTO CREDIT: ANSA - PERI / ZENNARO / DAL ZENNARO / BAZZI



LA PRESENTAZIONE DEL GIRO100 IN LIVE STREAMING
Domani a partire dalle 17 diretta su giroditalia.it, gazzetta.it, corriere.it e marca.com

Milano, 24 ottobre 2016 – Il grande giorno è arrivato. Domani alle 17, alla presenza di 1000 ospiti, verrà svelato nel dettaglio il percorso del Giro d’Italia. La storica edizione numero 100, che come annunciato partirà dalla Sardegna il 5 maggio, proporrà un racconto molto originale che ripercorrerà - attraverso le 21 tappe - fatti di sport, storia e cultura della “Corsa più dura del Mondo nel paese più bello del Mondo”.

La diretta streaming dell’evento si potrà vedere a partire dalle ore 17 sui canali www.giroditalia.itwww.gazzetta.it www.corriere.it  www.marca.com

Approfondimenti, interviste e contenuti esclusivi si possono trovare anche sui profili social della corsa su Twitter, Facebook e Instagram.

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GIRO100: LA SARDEGNA DARÀ IL VIA ALLA STORICA EDIZIONE
Per la terza volta l’isola sarà lo scenario della Grande Partenza del Giro d’Italia, dopo quelle del 1991 e del 2007, con tre tappe in linea per velocisti e finisseur. Fabio Aru racconta la sua Sardegna. #Giro100 è l’hashtag ufficiale della manifestazione.



Milano, 14 settembre 2016 – Un’edizione storica, la numero 100, quella che il Giro d’Italia si appresta a vivere nel 2017 e che partirà dalla Sardegna per la terza volta nella sua lunga vita. La Grande Partenzadella Corsa Rosa, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport e in programma da venerdì 5 a domenica 28 maggio, è stata presentata questa mattina a Milano. Il percorso sull’isola prevede tre tappe in linea: la Alghero-Olbia di 203 km, la Olbia-Tortolì di 208 km e la Tortolì-Cagliari di 148 km.

Immagine dal Giro d'Italia 2007, ultima Grande Partenza dalla Sardegna (credit BettiniPhoto)

CURIOSITÀ
Quella del 2017 sarà l’88esima partenza dall’Italia, 12 sono state quelle dall’estero. La prima volta che il Giro è sbarcato in Sardegna era il 1961. L’occasione fu il centenario dell’Unità d’Italia. La Corsa Rosa, partita da Torino, arrivò sull’Isola alla quarta tappa con una frazione Cagliari-Cagliari, vinta da Oreste Magni. Quel Giro, conclusosi a Milano, fu vinto da Arnaldo Pambianco.
Trent’anni dopo ecco la prima Grande Partenza. Era il 1991. Furono effettuate due tappe in linea oltre a due semitappe tra cui una a cronometro. Quel Giro fu vinto da Franco Chioccioli.
Nel 2007 con una spettacolare Cronosquadre Caprera-Maddalena prese il via il Giro d’Italia edizione numero 90 con l’incredibile presentazione delle squadre sull’incrociatore della Marina Militare, Garibaldi.  A 10 anni di distanza la Corsa Rosa ritrova le strade dell’isola.


Fabio Aru e Urbano Cairo

DICHIARAZIONI
Fabio Aru, ciclista sardo dell'Astana Pro Team, ha dichiarato:
 Grande Partenza mi fa davvero piacere. Se poi penso che sarà anche il Giro d'Italia numero 100, beh che dire, non potevo chiedere di meglio. Spero che sull'onda di questo importante avvenimento, finalmente possa nascere in Sardegna un vero movimento ciclistico in grado di organizzare molte corse in tutte le categorie e di far crescere i giovani. Naturalmente i programmi li faremo con i direttori sportivi al primo ritiro, a fine novembre. Certo posso dire che un Giro che parte dalla mia Sardegna non me lo vorrei perdere per nessun motivo!>>.

Il Presidente ed Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, Urbano Cairo, è intervenuto dicendo: 
Felice Gimondi, mi ha sempre appassionato. Il Giro è nel nostro DNA, un patrimonio nazionale che vogliamo valorizzare al massimo. Partiremo dalla Sardegna, una delle regioni più belle del nostro Paese, e sono certo che l’edizione 100 sarà davvero speciale. La mia idea è quella di far crescere sempre più il Giro d’Italia e portarlo ad altissimi livelli. Faremo investimenti importanti insieme ai nostri partner e a quelli che vorranno entrare in futuro nella famiglia del Giro, siano essi sponsor, media o istituzioni>>.

Da sinistra: Francesco Morandi, Fabio Aru, Giorgia Palmas, Paolo Bellino e Mauro Vegni

Il Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ha detto: 100esima edizione è per la Sardegna non solo un grande onore, ma anche un’occasione speciale per raccontare in modo diverso il nostro territorio. Le tre tappe in programma offriranno una vista privilegiata sulle coste come sui percorsi dell’interno: paesaggi famosi, amati dai turisti di tutto il mondo, sfileranno accanto a scenari molto meno noti ma di altrettanto fascino. Stiamo investendo molto nel settore del cicloturismo, ben consapevoli di quanto la bicicletta sia un mezzo privilegiato per conoscere un territorio immergendosi nella sua bellezza. Mi piace pensare che i ciclisti di tutto il mondo, vedendo il Giro d'Italia, si innamorino dei nostri percorsi e abbiano voglia di venire qui da noi per scoprire la Sardegna pedalando>>.

Paolo Bellino, Direttore Generale di RCS Sport, ha commentato: 
Grande Partenza dalla Sardegna sarà spettacolare grazie anche al territorio unico e davvero incomparabile che ci ospiterà. Il Giro d’Italia è l’evento di punta del Gruppo RCS il cui prestigio e valore, a livello nazionale e internazionale, aumentano anno dopo anno. Questo è suffragato dai numeri delle persone che in 194 paesi nei 5 continenti attraggono media, sponsor e istituzioni oggi presenti e che voglio ringraziare. Siamo orgogliosi di rappresentare un’eccellenza dell’Italia nel Mondo>>.

L'Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, Francesco Morandi, ha detto: , ha sottolineato l’importanza di questa storica partenza: La Corsa più bella del Mondo nel Paese più bello del Mondo non è solo una definizione ma la realtà dei fatti. Sarà un Giro tutto da scoprire, non solo nei percorsi che sveleremo nella loro totalità a fine ottobre, ma soprattutto per i luoghi che visiteremo e che hanno fatto la storia, ognuno a modo loro, del nostro Paese>>.

 

PERCORSO
TAPPA 1 – ALGHERO - OLBIA – km 203

Tappa mossa, ma non troppo: costantemente ondulata e caratterizzata da una interminabile sequenza di saliscendi lungo la costa nord dell’isola. Si contano alcune salite catalogabili GPM e decine di brevi strappi. Ultima asperità a meno di 20 km dall’arrivo la salita di San Pantaleo, che potrebbe favorire i finisseur rispetto ai velocisti. Si tratta di una salita di circa 5 km con 3 km attorno all’8% e pendenze massime superiori nella prima parte. Finale ancora ondulato fino a Olbia per l’eventuale volata tutta da conquistare.




TAPPA 2 – OLBIA - TORTOLÌ – km 208
Tappa di media montagna che però potrebbe terminare con uno sprint di gruppo. La prima parte si svolge nell’entroterra Nuorese con saliscendi e tre lunghe salite: la prima per Bitti e Orune (non catalogata GPM), la seconda più dura verso il centro di Nuoro (GPM) e la terza per scollinare il Passo di Genna Silana (GPM). Gli ultimi 50 km sono prevalentemente in discesa o pianura, ma su percorso molto articolato che potrebbe creare difficoltà ai ricongiungimenti. Anche qui una volata, probabile, ma da conquistare.




TAPPA 3 – TORTOLÌ - CAGLIARI – km 148
Tappa praticamente pianeggiante con lievi ma blande ondulazioni lungo l’intero percorso. Dopo Villasimius si incontrano alcune brevi salite lungo la strada costiera. Segue l’avvicinamento – completamente piatto – alla città di Cagliari fino alla probabile volata finale.




PUNTI D'INTERESSE
TAPPA 1 – ALGHERO - OLBIA – km 203
ALGHERO ospita la partenza della prima tappa dell’edizione 100 del Giro d’Italia. In provincia di Sassari, Alghero è città dalla forte vocazione turistica, è nota come la piccola Barcellona, avendo conservato l’uso del catalano riconosciuto come lingua minoritaria (quasi un quarto della popolazione lo parla nella variante algherese). È il capoluogo della Riviera del Corallo: nelle sue acque è presente in quantità il prezioso corallo rosso della qualità più pregiata. Nel territorio algherese vi sono varie testimonianze della civiltà nuragica, sviluppatasi nell’isola a partire dall’età del bronzo (1800 a.C. circa) fino in epoca romana. La cucina algherese si basa prevalentemente su pesce e crostacei, in particolare l’aragosta; oltre all’aragosta all’algherese, i piatti tipici, per citarne solo alcuni, sono gli spaghetti ai ricci di mare, gli spaghetti alla bottarga e la paella algherese.
SASSARI è il polo urbano storico del “Capo di sopra” dell’isola. “Capo di sopra” e “Capo di sotto” (suddivisione risalente alla dominazione catalano-aragonese) sono state le macroaree amministrative della Sardegna, con poli rispettivamente Sassari e Cagliari. La cucina tipica sassarese è ricca e variegata, composta da pietanze legate alla tradizione contadina della città e dei centri vicini. Le verdure sono regine nella maggior parte dei piatti locali (melanzana, cipolla e fave), assieme alle parti meno pregiate degli animali da macello (agnello e maiale).
SANTA TERESA DI GALLURA si trova su un promontorio affacciato alla Corsica sulle Bocche di Bonifacio. Simbolo del paese è la torre spagnola di Longosardo, edificata attorno al XVI secolo per ordine del re di Spagna Filippo II. La GALLURA è una regione storica e geografica della Sardegna, che si estende nella parte nord-orientale dell’isola, il cui territorio comprende la famosa Costa Smeralda. I suoi centri principali sono Olbia, Tempio Pausania, Arzachena, La Maddalena. La COSTA SMERALDA è un tratto costiero della Gallura nel nord-est della Sardegna, caratterizzata dalla presenza di numerose insenature e piccole spiagge. Nelle acque della Costa Smeralda, con sede a Golfo Aranci, è svolta una attività di ricerca, conservazione ed educazione ambientale sui delfini, grazie al centro internazionale di ricerca Bottlenose Dolphin Research Institute (BDRI).
PALAU si trova sulla costa, in prossimità della Costa Smeralda, e costituisce il porto di accesso per l’arcipelago di La Maddalena. L’arcipelago di LA MADDALENA è un gruppo di isole al largo della Costa Smeralda, tra cui La Maddalena e Caprera, in totale circa 60 isole per un totale di 180 km di coste. Meta ambita dai diportisti per le sue acque color smeraldo. Caprera ha ospitato Garibaldi durante il suo esilio ed è collegata con un istmo artificiale a La Maddalena. Dal 1994 l’arcipelago della Maddalena è istituito Parco nazionale geomarino.
OLBIA, arrivo della prima tappa e partenza della seconda, è un popoloso comune in provincia di Sassari, il quarto in Sardegna per numero di abitanti (dopo Cagliari, Sassari e Quartu Sant'Elena) e il secondo per estensione (dopo Sassari). Dal 2005 è stata capoluogo, insieme a Tempio Pausania della provincia di Olbia-Tempio, soppressa nel 2016. È stata l’antica “capitale” della Gallura. Il suo territorio costituisce un importante polo turistico, sia per le spiagge e il mare che per gli insediamenti nuragici.

Alghero (credit Sardegna Turismo)

TAPPA 2 – OLBIA - TORTOLÌ – km 208
NUORO si estende su un altopiano granitico, nell’entroterra est della Sardegna. Si trova a circa 550 m s.l.m. ed è il settimo capoluogo di provincia più elevato d'Italia (dopo Enna, Potenza, L'Aquila, Campobasso, Aosta e Caltanissetta). Numerosi i siti archeologici della civiltà nuragica. In particolare il Nuraghe Tanca Manna si trova all’interno del centro abitato di Nuoro, situato all’interno dell’omonimo parco, risale alla media età del bronzo.
Il PARCO NAZIONALE DEL GOLFO DI OROSEI e del Gennargentu è un’area protetta istituita nel 1998. È situato nei territori delle province di Nuoro e Provincia del Sud Sardegna (comprende le ex province Carbonia-Iglesias e Medio Campidano). Si estende su una superficie compresa tra il golfo di Orosei ed il massiccio del Gennargentu. Il Gennargentu è caratterizzato da rocce risalenti al Paleozoico, vi si trovano le cime montuose più elevate dell'isola, con la quota massima di 1.834 metri di Punta La Marmora.
TORTOLÌ, sede di arrivo della seconda tappa e partenza della terza, è famosa per le sue splendide spiagge dalle acque cristalline. ARBATAX, frazione di Tortolì, è sede di porto, per traghetti e pescherecci. A Tortolì e dintorni viene prodotto il famoso vino Cannonau DOC, vinificato nelle versioni classico e riserva, le uve del più famoso vitigno della Sardegna sono conferite nella cantina sociale per una produzione di oltre 1.500.000 bottiglie all’anno. I piatti tipici sono quelli della tradizione agricola (“culurgiones” a base di patate formaggio e menta chiusi nella classica forma a spiga, zuppe di verdure, carni bovine e ovine), cui si mescolano i piatti tipici di mare (in particolare aragoste, astici, gamberi, tonni, pesci spada e molte altre specie presenti nel Mediterranee, provenienti dai pescherecci di Arbatax). Un discorso a parte merita la produzione ittica dello stagno di Tortolì con le sue anguille, le orate e in particolare i cefali, che costituiscono una eccellenza culinaria universalmente riconosciuta per la sua qualità, visto l'habitat dove viene allevato il cefalo: la “bottarga di muggine di Tortolì”.

Olbia - Sassi Piatti (credit Sardegna Turismo)
 
TAPPA 3 – TORTOLÌ - CAGLIARI – km 148
VILLASIMIUS, nell’estremità sud-occidentale della Sardegna, è uno dei comuni più conosciuti è grazie alle è numerose località turistiche. La località di Capo Carbonara sull’omonimo promontorio è nota per essere il punto meno piovoso d’Italia.
La strada COSTIERA tra Villasimius e Cagliari si snoda tra promontori che digradano verso il mare, colline e baie di straordinaria bellezza. Poco nota al turismo di massa attrae il turista particolarmente amante della natura e delle sue bellezze. Ci si trova immersi nel profumo di mirto che si mescolano ai vapori del sale che proviene dal mare che si frange sulle rocce, ci si trova tra vecchie fortezze della dominazione spagnola. Cala Regina, Torre delle Stelle, Mare Pintau (ossia dipinto) e Cala Pira sono fra le spiagge in cui i colori del mare assumono tutte le sfumature tra il cristallino, il turchese e il blu.
CAGLIARI, arrivo della terza tappa e conclusione della Grande Partenza della 100ma edizione dl Giro, è il capoluogo della regione autonoma della Sardegna. La leggenda, secondo lo scrittore latino Gaio Giulio Solino, narra che Caralis sia stata fondata nel XV secolo a.C. da Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene. Secondo la leggenda fu Aristeo a introdurre in Sardegna la caccia e l'agricoltura, riappacificando le popolazioni indigene in lotta fra di loro. Sempre secondo la leggenda Dedalo accompagnò Aristeo in Sardegna, e fu l’artefice, secondo gli antichi greci, dei Nuraghi presenti sull’isola. La cucina cagliaritana è legata alla cucina tipica dell’isola (in particolare del Campidano), ma presenta influenze catalane e liguri. Piatti tradizionali, solo per citarne alcuni, sono cocciula e cozzas a schiscionera (vongole e cozze cucinate in tegame), sa cassola (zuppa di pesci, crostacei e molluschi), orziadas (anemoni di mare insemolati e fritti) e aligusta a sa casteddaia (aragosta condita alla cagliaritana). Tra i vini prodotti nel cagliaritano ricordiamo il Nuragus, il Nasco, il Girò, il Malvasia, il Moscato e il Monica.
FOTO CREDIT: ANSA
 

GIRO100: I VIDEO DALLA PRESENTAZIONE DELLA GRANDE PARTENZA

Milano, 14 settembre 2016 – Cliccando sulle immagini potete visualizzare ed eventualmente incorporare o condividere i video della Presentazione della Grande Partenza della edizione 100 del Giro d'Italia.

#Giro100
VIDEO INTERVISTE: ANSA





 



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JARNO WIDAR VINCE IL GIRO NEXT GEN A MATTHEW BRENNAN LA TAPPA FINALE TADEJ POGACAR ha vinto il GIRO D'ITALIA edizione 107 - TIM MERLIER [...] LA MAGLIA ROSA TADEJ POGACAR VINCE LA VENTESIMA TAPPA DEL GIRO [...] ANDREA VENDRAME VINCE LA DICIANNOVESIMA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA [...]