GIACOMO BERLATO, IL RAGAZZO IN FUGA, BATTEZZA LA PRIMA AZIONE DEL GIRO 2016 CON 180KM DI FUGA. pubblicato il 07/05/2016
 
 

GIACOMO BERLATO, IL RAGAZZO IN FUGA, BATTEZZA LA PRIMA AZIONE DEL GIRO 2016 CON 180KM DI FUGA.

 
La prima fuga del 99ma edizione della corsa rosa la battezza Giacomo Berlato, così come nel Giro d’Italia 2015, il giovane classe 1992 della NIPPO Vini Fantini va in fuga con Fraile (Dimension Data) e Tjallingii (Lotto NL-Jumbo). Sfiorata la prima maglia GPM, Berlato decide di rilanciare l’azione in solitaria riguadagnando un minuto sul gruppo con grande grinta e combattività, accumulando km di fuga. Ripreso ai 10 dal traguardo.

Il ragazzo in fuga si conferma ancora una volta tale e, come nell’edizione 2015 del Giro d’Italia, inaugura le azioni della corsa rosa. Unico italiano ad inserirsi nell’azione di giornata che avrebbe anche potuto fruttargli la maglia di GPM, conquistata da Omar Fraile della Dimension Data.
In vista del circuito finale i suoi compagni di fuga hanno deciso di rialzarsi e Giacomo Berlato ha invece rilanciato cogliendo il gruppo in contropiede e riguadagnando un minuto di vantaggio. Ripreso a 10km dall’arrivo ha così collezionato i suoi primi 180 km di fuga nella corsa rosa 2016, ma promette che non saranno gli ultimi:
“Oggi ci ho provato da subito, ho visto che partiva un’azione e ho deciso subito di inserirmi dal km0.” racconta Giacomo Berlato “Mi sarebbe piaciuto provare l’emozione di indossare la maglia azzurra del GPM, per me e sopratutto per la squadra, che ha creduto tanto in me questo primo anno e mezzo da professionista. Salire sul palco del Giro per indossare una maglia sarebbe potuto essere un onore e un gran bel modo di ripagarla, pazienza. Alla fine non c’era più collaborazione con i compagni di fuga e ho deciso di rilanciare da solo l’azione. Purtroppo sono stato ripreso a 10 km dall’arrivo, ma ci riproverò, sogno di vincere una tappa e proverò a rientrare in altre azioni, il Giro è lungo questa è solo la prima tappa in linea e intanto abbiamo dimostrato di esserci, grintosi e combattivi. Anche oggi la cornice di pubblico era stupenda, noi eravamo lo spettacolo per loro, ma loro erano lo spettacolo per noi.”

Soddisfatto anche il Direttore Sportivo Stefano Giuliani“La nostra strategia non poteva che basarsi su un’azione alternativa per provare a sorprendere le grandi squadre più attrezzate di noi. Abbiamo messo un nostro giovane in grado di indossare una maglia al Giro d’Italia, purtroppo non ci è riuscito, ma con l’azione nel finale rilanciata in solitaria abbiamo dimostrato il nostro approccio a questo Giro 2016. La corsa rosa è ancora lunga, per noi è un onore esserci e cercheremo di onorare nel migliore dei modi l’invito ricevuto.”

------------------------------ ENGLISH VERSION -------------------------------

 

GIACOMO BERLATO, THE ESCAPE MAN, AGAIN IN THE FIRST ACTION OF GIRO D’ITALIA WITH 180KM OF ESCAPE.

 
 
The first escape of the 99 edition of Giro d’Italia has seen Giacomo Berlato among the three riders. As in Giro 2015 the young #OrangeBlue is part of the first escape of the race, with Fraile (Dimension Data) and Tjallingii (Lotto NL-Jumbo). Missed the chance to wear the GPM jersey he tried a solo-action. Watched by the group 10 km before the finish line.

The escape man of the team, a nickname, a promise. As in 2015 edition of Giro d’Italia he his in the first action of the Giro d’Italia. The only Italian to be inside the action, that could give him also the jersey of the GPM, taken by Omar Fraile of the Dimension Data. Looking forward to the final circuit the other two riders decided to not collaborate more, so Giacomo Berlato escapes alone. Re-taken 10km before the finish line he collected his first 180km of escape in this Giro, but he promise he will try again: 
“Today I try immediately to be in the escape, since from the km0.” tell us Giacomo Berlato, “I would like to try the emotion to wear a Giro d’Italia Jersey, like the GPM one, for me and for the team, that believe in me since last year launching me in the Professional world. To go on Giro d’Italia podium would be a dream and an honor. Anyway at the end there was no more collaboration in the escape so I try to re-launch alone. Unfortunately I’ve been caught 10 km before the finish line, but today we demonstrate to be there, with an attacking attitude. Again today the public was amazing. We were the show for them, but they were the show for us.”

Satisfied also the Sports Director Stefano Giuliani: “Our strategy could not be a standard one today, to compete with strongest team of the World. We insert our young talent in the right action to try to gain the GPM Jersey and then we re-launch in the final part, when everybody was thinking that the escape was finished. He re-gain 1 minute, but then it was impossible to resist to the group coming back. We demonstrate our Giro 2016 attitude. For us his a great honor to be there, and to give show to this wonderful public and race his what we want and try to do.”

 

 


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Tappa n. 2 – ARNHEM - NIJMEGEN

 

Percorso

Prima tappa in linea. Il percorso si svolge, sostanzialmente pianeggiante, nelle pianure attorno alle due città di estremità. Si incontrano saliscendi, villaggi, rotatorie e dossi lungo l’intero tracciato. Da segnalare un restringimento di carreggiata al km 90 dove si percorre un breve tratto di pista ciclabile. Nel finale si scala il primo GPM del Giro lungo 1,1 km con pendenze fino al 11%. Nel finale ci si immette nel circuito cittadino di Nijmegen, 8,6 km da ripetere due volte. Il vento è l’ulteriore difficoltà che caratterizza l’intero percorso.

 

Ultimi km

Circuito interamente cittadino di 8,6 km da percorre due volte caratterizzato da viali ampi e rettilinei e rotatorie. Si attraversa il fiume Waal due volte su ponti con lievi pendenze in salita e discesa. Rettilineo di arrivo (350 m) in asfalto (larghezza 8 m). Ultimi chilometri dal tracciato arcuato senza vere curve.



2 ª tappa, sabato 7Arnhem-Nijmegen, 190 km 


altimetria GPM

ultimi 5 km

 

 

MARCEL KITTEL VINCE LA TAPPA 2 DEL GIRO D’ITALIA
DUMOULIN ANCORA IN MAGLIA ROSA

Il campione tedesco regola gli avversari in volata sul traguardo di Nijmegen

Nijmegen, 7 maggio 2016 – Il corridore tedesco Marcel Kittel (Etixx - Quick Step) ha vinto la Tappa 2 del 99º Giro d'Italia, da Arnhem a Nijmegen di 190 km, regolando gli avversari nella volata di gruppo. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Arnaud Demare (FDJ) e Sacha Modolo (Lampre - Merida).

Il corridore olandese Tom Dumoulin (Team Giant - Alpecin) ha conservato Maglia Rosa di leader della classifica generale della corsa.

RISULTATO FINALE
1 - Marcel Kittel (Etixx - Quick Step) - 190 km in 4h38’31”, media 40,931 km/h
2 - Arnaud Demare (FDJ) s.t.
3 - Sacha Modolo (Lampre - Merida) s.t.

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel - Tom Dumoulin (Team Giant - Alpecin)
  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida - Marcel Kittel (Etixx - Quick Step)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum - Omar Fraile (Team Dimension Data)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin - Tobias Ludvigsson (Team Giant - Alpecin)

CLASSIFICA GENERALE
1 - Tom Dumoulin (Team Giant - Alpecin)
2 - Primoz Roglic (Team Lotto NL - Jumbo) s.t.
3 - Marcel Kittel (Etixx - Quick Step) a 1"



Il vincitore di tappa Marcel Kittel, subito dopo l'arrivo, ha dichiarato: "Prima di tutto devo davvero congratularmi con gli olandesi per la grande atmosfera che si respirava lungo le strade oggi. Sono estremamente felice di aver vinto la prima volata di gruppo al Giro. Ieri nella cronometro ho capito di essere in ottima forma, oggi la mia squadra ha fatto un gran lavoro per portarmi davanti allo sprint finale. Mi sono anche infilato in alcuni buchi nel gruppo per affrontare la volata in testa. Era un finale insidioso e sono contentissimo per come è andata. Ora sono ad un solo secondo dalla Maglia Rosa. Mi ci sto avvicinando passo a passo".

La Maglia Rosa Tom Dumoulin ha dichiarato: "Tutta la gara è stata una festa! C'era tanta gente ovunque. Mi sono goduto il momento perché la mia squadra mi ha aiutato alla grande a mantenere laMaglia Rosa. Ora Marcel Kittel è vicino in classifica generale ma la festa continua".


Seguiranno le dichiarazioni della conferenza stampa e altri materiali.



TAPPA DI DOMANI
Tappa n. 3 – NIJMEGEN - ARNHEM – 190 km
Tappa simile alla precedente: pianeggiante, che si snoda lungo pianure attorno alle due città di estremità. Si incontrano saliscendi, villaggi, rotatorie e dossi lungo l’intero tracciato. Da segnalare che i primi 25 km della tappa si svolgono lungo gli argini del Reno su strada articolata e di carreggiata ristretta. Nel finale si affronta il GPM di Posbank seguito da una discesa breve e impegnativa lungo le strade del Parco Nazionale del Hoge Weluve. Nel finale ci si immette nel circuito cittadino di Arnhem, 14 km da ripetere due volte. Anche in questa tappa il vento è l’ulteriore difficoltà che caratterizza l’intero percorso.
 
Ultimi km
Circuito interamente cittadino di 14 km da percorre due volte caratterizzato da viali ampi, rettilinei e rotatorie. Si attraversa il fiume Nederrijn due volte e si percorre un breve tunnel a circa 6 km dall’arrivo. Rettilineo di arrivo (500 m) in asfalto (larghezza 7,5 m). Ultimi chilometri dal tracciato arcuato senza vere curve.

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