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GENKI YAMAMOTO: PRIMA GRANDE FUGA AL GIRO D’ITALIA PER L’UNICO GIAPPONESE IN GARA. |
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Nella tappa più lunga di questo Giro d’Italia 2016 Genki Yamamoto, insieme al compagno Gianfranco Zilioli e altri 22 fuggitivi, scatta al km 10 e arriva al traguardo ancora davanti al gruppo maglia rosa dopo 230 km di fuga. Per lui si tratta della prima fuga della carriera nella corsa rosa dopo quelle di inizio stagione al Tour de San Luis e al Trofeo Laigueglia.
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La tappa 18 del Giro, la più lunga della corsa rosa 2016 con i suoi 240 km, ha visto un combattivo Genki Yamamoto andare in fuga insieme al compagno Gianfranco Zilioli e altri 22 attaccanti di giornata. Con un vantaggio salito anche oltre gli 11 minuti la fuga, iniziata km 10 di gara si è divisa in più tronconi nelle concitate fasi finali per la battaglia della vittoria di tappa aggiudicata da Trentin (Etixx).
Genki Yamamoto è felice per la sua prima azione al Giro d’Italia e in un grande giro: “Ci tenevo a provare una bella fuga qui al Giro, ho anche azzeccato, grazie all’aiuto dei compagni e del DS Giuliani quella arrivata al traguardo, ma in fuga c’erano dei veri fuoriclasse, per ora mi accontento di averne fatto parte. Spero di aver onorato al meglio il mio paese, come unico Giapponese in gara in questo Giro d’Italia.”
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GENKI YAMAMOTO: FIRST GREAT ESCAPE AT THE GIRO D’ITALIA FOR THE ONLY JAPANESE RIDER IN THE RACE.
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In the longest stage of this Giro d’Italia 2016 Genki Yamamoto, together with his team mates Gianfranco Zilioli and other 22 escapers of the day, went in the breakaway of the day started at km 10 and arrived to the finish line before the pink jersey group after 230 km of escape. For him is the very first escape of his career in the Giro d’Italia after the begin of season in Tour de San Luis and Laigueglia Trophy at the begin of the year.
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Giro d’Italia stage 18, the longest of the Giro d’Italia 2016 with 240 km to go. The determination of Genki Yamamoto went in the escape with Gianfranco Zilioli and other 22 escapers. With an advantage of more than 11 minutes the escape, begun at km 10 of race, then divided in different groups in very last chilometers due to the battle for the stage victory of Trentin (Etixx).
Genki Yamamoto is happy for his first great escape in Giro d’Italia: “It was my big desire to be into an escape in this Giro, and I made it, thanks to Giuliani sports director and my teammates, in the breakaway that arrived until the finish line today, but in last km against such top level rider there was not yet chance for me. I hope to have been honoring my country at the best as the only Japanese rider in race today.” |
Tappa n. 18 – MUGGIÒ - PINEROLO
Percorso
Tappa dal finale difficile dopo i primi 170 km pianeggianti. Nella prima parte si attraversa tutta la pianura Padana nord-occidentale da Milano fino a Torino lungo strade prevalentemente rettilinee e dalla carreggiata ampia. Si attraversano alcune città di discrete dimensioni ed è necessario segnalare la presenza dei comuni ostacoli al traffico. Giunti a Pinerolo (unica asperità la Colletta di Cumiana) si passa sul traguardo per scalare una prima volta il Muro di via dei Principi d’Acaja e quindi affrontare Pramartino (4,6 km al 10,4% medio) per poi, dopo una discesa molto impegnativa, ritornare a Pinerolo per gli ultimi 3 km.
Ultimi km
Ai 2500 m dall’arrivo si svolta a sinistra e si sale per via Principia d’Acaja (450 m al 14% con punte del 20%, su pavé e carreggiata stretta). Segue una discesa ripida e impegnativa fino all’abitato di Pinerolo. Ultimi 1500 m piatti con alcune curve e un breve tratto in lastricato. L’arrivo è posto al termine di un rettilineo largo 8 m e lungo 350 m su fondo asfaltato.
tappa 18
Muggiò Pinerolo 26.05.2016
LA CRONACA
PARTENZA (Muggiò – ore 11.22 – 161 gli atleti al via, non parte Belletti della Wilier Triestina-Southeast; mossiere: il sindaco Maria
Fiorito)
Subito bagarre e dal km 6 di corsa si avvantaggiano 24 corridori: Domont, Malacarne, Kung, Oss, Moser, Navardauskas, Brambilla,
Trentin, Le Gac, Solomennikov, Kluge, Modolo, Mohoric, Ligthart, Yamamoto, Zilioli, Arndt, Timmer, Knees, Brutt, McCarthy, Rovny,
Amezqueta e Busato.
Km 13: il vantaggio dei fuggitivi è di 1’30”; km 16: 2’53”; km 19: 4’18”; in testa al gruppo atleti Lotto NL-Jumbo; km 22: 5’12”;
km 26: 6’20”; km 32: 7’50”; km 40: 9’04”.
Media della prima ora di corsa: 48,300 km/h.
Km 53: 9’12”; km 58: 9’40”; km 62: 9’55”; km 73: 9’; km 80: 8’50”; km 89: 9’42”; km 94: 10’.
La media dopo due ore di gara: 47,350 km/h.
Km 101: 10’; km 108: 10’16”; km 115: 10’40”; al cartello di metà percorso: 11’05”.
Traguardo Volante (km 124,5 – Chivasso)
I passaggi: Modolo, Trentin, Ligthart, Oss, Kung e gli altri diciannove; il gruppo a 11’12”.
Km 130: 11’20”; km 137: 11’30”.
Media dopo tre ore: 46,600 km/h.
Km 145: 11’20”; km 151: 11’28”.
Traguardo Volante (km 164,2 – Rivoli)
I passaggi: Ligthart, Modolo, Trentin, Oss, Navardauskas e gli altri in fuga; a 11’42” il gruppo.
Km 168: 11’46”; km 174: 12’07”; km 182: 11’38”.
Media dopo quattro ore: 45,100 km/h.
Progressioni nel gruppo di testa, prima di Oss, poi di Kung; perde contatto Ligthart; attorno ai – 50 km dal traguardo, caduta e
ripartenza per Kung che si riporta poi nel gruppo di testa dopo aver cambiato bicicletta.
Km 187: il ritardo del gruppo è di 12’36”; ai – 45: 12’38”.
Dopo un tentativo di Mohoric, dal gruppo di testa allungano Brutt e Le Gac; al cartello dei – 40 km al traguardo il resto della fuga
insegue a 10”; insiste da solo Brutt che ai – 35 ha un vantaggio di 10”; il gruppo-maglia rosa a 13’40”.
Situazione al transito sul traguardo di Pinerolo: Brutt anticipa di 20” i primi inseguitori; a 4’ Ligthart; gruppo-maglia rosa a 13’45”.
Si sale verso Pramartino: raggiunto davanti Brutt, allungano Moser e Brambilla, si sgrana il gruppo dei fuggitivi.
Gran Premio della Montagna (km 220,5 – Pramartino – m 925 – 2ª categoria)
I passaggi: Brambilla e Moser; a 26” Arndt e Rovny; a 48” Trentin, Domont, Modolo, Knees e Busato; più indietro gli altri; il gruppomaglia
rosa transita a 12’40”.
Insistono davanti Moser e Brambilla; alle loro spalle Trentin e Modolo si portano su Rovny e Arndt.
Ai – 10: il quartetto-Modolo a 30”; a 57” Domont, Knees e Busato; ai – 7: 25” il margine per il duo di testa; a 1’ il terzetto-Busato.
Ai – 5: 13” / 52”; ai – 3: 12” / 52”.
Sullo strappo di San Maurizio (ai – 2 dal traguardo), braccio di ferro tra Brambilla e Moser: sempre assieme; dietro, sbandata in curva
di Rovny che perde contatto.
All’ultimo chilometro, i due battistrada conservano 5” su Trentin che raggiunge Moser e Brambilla ai -250 metri dal traguardo. Insiste
sullo slancio Trentin che va così a vincere la tappa. Nel gruppo-maglia rosa, tutti assieme gli atleti di classifica.
ARRIVO (Pinerolo – km 240)
Vittoria di Trentin davanti a Moser e Brambilla; a 20” Modolo, a 30” Arndt, a 34” Rovny, a 1’10” Busato; via via gli altri; il gruppetto con
Valverde, Kruijswijk, Majka, Nibali e gli altri uomini di classifica a 13’24”.
Tempo del vincitore: 5h25’34”, alla media di 44,230 km/h.
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26/05/2016
MANUEL BELLETTI LASCIA IL GIRO D'ITALIA
La Wilier – Triestina perde il suo velocista. Manuel Belletti ha infatti salutato il Giro d'Italia a causa di una infezione delle alte vie respiratorie esitata in una brutta tracheite.
Durante lo sforzo il corridore romagnolo ha accusato episodi di broncospasmo nelle ultime due tappe che lo avevano costretto nel primo caso anche ad accertamenti medici aggiuntivi.
Viste le prossime tappe di montagna lo staff medico ha preferito non rischiare per non compromettere ulteriormente lo stato di salute del corridore.
MANUEL BELLETTI LEAVES THE GIRO D'ITALIA
Wilier – Triestina loses his sprinter. Manuel Belletti had to quit the Giro d'Italia due to an infection of the upper respiratory tract ended in a bronchitis.
During the effort the romagnolo rider he had episodes of bronchospasm in the last two stages that forced him to more medical examinations after the first time.
The medical staff took the decision in order to don't prejudice the state of health of the rider as we're gonna face some hard mountain stages in the following days.
Wilier-Southeast