08/12/2021 - Tra i vigneti di FaeÌ di Oderzo aveva giaÌ€ trionfato in tre occasioni, spesso accompagnata da un insolito sole di inizio dicembre. Ma, anche sotto la pioggia battente che ha caratterizzato la 19° edizione del Ciclocross Internazionale del Ponte, la piuÌ€ forte eÌ€ stata ancora lei: Eva Lechner, al suo secondo successo in tre giorni dopo l’affermazione a San Colombano Certenoli.
Magistrale la prova della bolzanina, capace di ‘surfare’ alla perfezione lungo i canali fangosi della prova trevigiana. L’atleta, che ha in bacheca 30 titoli italiani, eÌ€ stata l’unica atleta delle prove femminili a percorrerli in bici, senza la minima imprecisione.
«Oggi mi sentivo bene, tanto da non patire il freddo», ha affermato la vincitrice dopo il traguardo; e che per imporsi a FaeÌ€ non ha avuto bisogno di sfoderare dal cilindro nessuna variazione tecnica. «Ho cambiato qualcosa rispetto alla gara asciutta di Valfontanabuona? No, A livello meccanico si cambiano solo tubolari e pressioni. Il resto non eÌ€ modificabile da una giornata all’altra».
Come in Liguria, alle spalle della bolzanina ha chiuso un’altra maglia fucsia della FAS Airport Services, quella di Silvia Persico.
La bergamasca si eÌ€ messa alla ruota della piuÌ€ esperta compagna di squadra, cercando di copiarne le linee. Un tentativo riuscito a metaÌ€, visto che all’ultimo giro una scivolata in uno dei tratti tecnici del percorso ha costretto la stradista di Cene ad accontentarsi del secondo posto.
«Ma eÌ€ stata comunque una giornata positiva», afferma Silvia Persico. «Ho fatto una gara pulita, con un’altra bella partenza, che eÌ€ il mio punto forte, e cercando di rubare a Eva qualche segreto su come affrontare i tratti tecnici: ancora non so seguire le sue linee, ma stare con lei, anche in gara, mi puoÌ€ insegnare molto».
Buoni piazzamenti anche per Alice Maria Arzuffi, sesta e per Lucia Bramati, dodicesima e quarta di categoria alle spalle di Gaia Realini, Nicole Pesse e Carlotta Borello.