Grande successo oggi a Brugherio nella prova di Master Cross per il Team DP66 Giant Selle Smp Rigoni di Asiago Paolo Leonardi Nuovi Investimenti. Una delle prove regina, quella degli juniores è stata vinta alla grande da Davide Toneatti, già azzurro in Coppa del mondo. Il corridore friulano, rimasto bloccato nel gruppone alla partenza, ha portato a termine un recupero strepitoso, macinando vantaggi su vantaggi e staccando gli avversari regalando alla folla accorsa a Brugherio un grandissimo spettacolo.
Toneatti è arrivato al traguardo a braccia alzate per la gioia del suo direttore tecnico Daniele Pontoni. Ottima anche la prova di Kevin Pezzo Rosola (decimo), che ha cominciato finalmente a prendere confidenza con i campi da ciclocross e a capire la differenza tra il fango e il campo da basket sul quale era abituato. Una nota di merito anche per Daniel Cassol, diciannovesimo al traguardo, rimasto arretrato a causa di una caduta.
Per le donne, tra le esordienti, quarto posto per Gaia Santin, uscita per un nonnulla dal podio, anche a causa del terreno pesante di Brugherio che le ha tolto velocità allo sprint. Sara Casasola, tra le donne open, mantiene la maglia di leader della classifica, ma si deve piegare all’avversaria Nadja Heigl in una gara anomala, corsa su una lunghezza differente rispetto al solito, 5 giri anziché 4 come solitamente viene fatto e sula distanza di 40 minuti anziché 50. La gara di Brugherio si è rivelata più difficile del previsto proprio a causa del tantissimo fango sul terreno, oltre alla durezza tecnica del percorso stesso, tanto che lo stesso Cassol ha fatto fatica, dicevamo, a rientrare a causa non solo della caduta ma anche del terreno impraticabile.
Diciannovesima sempre tra le open anche Asia Zontone che sembra sia in ripresa dopo un periodo altalenante e ventiseiesima Elena Leonardi. Alice Papo, che oggi era nella lista dei premiati assieme ad Asia Zontone alla festa del Comitato del Friuli Venezia Giulia, veste ancora la maglia di prima in classifica del Master Cross a pari punti con una avversaria. Matteo Vidoni ha invece perso per poco la maglia di leader in quanto arrivato al traguardo fuori dai dieci.
“Una nota di merito la devo fare assolutamente al mio staff di meccanici e accompagnatori - sottolinea Daniele Pontoni -. A Brugherio, in una giornata di fango impressionante, il loro supporto è stato fondamentale. Un grazie infinito a Franco Fior che dal mattino alle 9 sino alla sera ha lavato biciclette senza fermarsi un attimo, sotto la supervisione di Mauro Bandiziol. E un grazie anche a Alberto Cudicio che con il team DP66 è in doppia veste come corridore e meccanico”.
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