É in assoluto tra le più giovani del gruppo. Classe 2001, nata a Bisceglie il 30 luglio, Federica Damiana Piergiovanni è attualmente anche l’unica alfiere Pugliese nell’èlite del ciclismo femminile su strada e difenderà i colori della regione del sole alla rassegna tricolore di #CostadeiTrulli2021.
Una passione per le due ruote ereditata da papà Marco che si concretizza sin dalla tenera età la porta ad assaporare l’agonismo con la partecipazione agli eventi dei “giovanissimi”. Tenace e combattiva, nelle categorie giovanili si mette in mostra sin tra le esordienti (con la Polisportiva Cavallaro e il Team Eurobike), purtroppo l’unico degli step di crescita vissuto interamente in Puglia. |
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Dopo aver assaporato tutte le discipline (5^ ai tricolori ciclocross in Valle d’Itria a Pezze di Greco nel 2015) è su strada e a cronometro che si fa valere. Ma per questo, ancor prima dei colleghi maschi, è costretta ad emigrare, alternando lo studio scolastico a Bisceglie presso l’I.I.S.S. "Giacinto Dell'Olio" con lunghissime trasferte nel weekend. Da allieva e juniores veste le maglie prestigiose di Cicli Fiorin, Inpa San Vincenzo, Valcar PBM e Bike Cadorago, colleziona successi importanti tra i quali la vittoria del campionato italiano cronosquadre allieve 2017 e il trionfo sul traguardo celebre della Madonna del Ghisallo.
Dopo una parentesi alla Valcar da juniores, torna di gran carriera a corte di Davide Arzeni nel 2020, risultando la più giovane dell’organico della blasonata e vincente compagine bergamasca Valcar – Travel & Service, in cui ha trovato un parterre di compagne di tutto rispetto capaci di garantirle una maturazione ciclistica costante. Come tutti e tutte, l’inizio è da gregaria (d’altronde si impara prima mettendosi al servizio delle migliori), ma la strada per Federica è solo all’inizio. Ecco a voi Federica Piergiovanni, alfiere pugliese ai campionati italiani in Costa dei Trulli.
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Il saluto e l'invito di Federica Piergiovanni |
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- Sei l’unica pugliese nel ciclismo rosa che conta. Come ti senti all’idea di rappresentare tutta la tua regione ai campionati italiani dopo averla dovuta lasciare in tenera età per inseguire il tuo sogno? «Fare la ciclista é sempre stato il mio sogno e per realizzarlo ho dovuto mio malgrado "emigrare" dall'età di 14 anni, ho avuto la fortuna di entrare in squadre (Fiorin, Inpa San Vincenzo e Valcar - Travel & Service) guidate da persone brave e preparate che mi hanno aiutato nel mio percorso di crescita. Sono orgogliosa delle mie radici e sono felicissima di poter finalmente tornare a casa per partecipare alla manifestazione più importante nell'ambito del ciclismo professionistico femminile in Italia».
- Per ironia della sorte, il ritiro pre-stagionale della tua squadra, se non vado errato, si è tenuto proprio in #Costadeitrulli. Cosa hanno di speciale queste strade? «Vero, eravamo vicino a Ostuni con la mia squadra ed è stata una bellissima esperienza perché ho riassaporato l'aria di casa e ho potuto condividere con le mie compagne le bellezze della nostra meravigliosa regione».
- Che idea ti sei fatta del percorso? Quale pensi sarà il tuo ruolo? «Sarà un percorso impegnativo, non bisognerà tralasciare nessun dettaglio a iniziare dal vento (che non manca mai) e credo metterà alla prova tutte noi atlete. Per quanto riguarda il mio ruolo in gara mi atterrò alle indicazioni del mio DS Davide Arzeni».
- Cosa può cambiare per il ciclismo femminile locale con un evento di questa portata? «Mi auguro che questa manifestazione possa aiutare il ciclismo femminile nella mia regione ma al momento i tempi non sono ancora maturi. Purtroppo l'assenza di squadre femminili è un grosso ostacolo al proseguimento delle ragazze che dopo la categoria G6 o si fermano per quanto concerne la strada o proseguono facendo un po' di ciclocross o MTB… tutto ciò grazie e soprattutto all'aiuto delle famiglie che le accompagnano alle gare».
- Quale è il tuo sogno nel cassetto ciclistico? «Nel mio cassetto ci sono molti sogni, che pian piano però sto realizzando. Se penso che fino a qualche anno fa le più forti atlete del ciclismo mondiale femminile le vedevo solo in televisione e che adesso ci gareggio insieme in gare come la Liegi-Bastogne-Liegi, la Freccia Vallone, Amstel Gold Race, freccia del Brabante e altre di primissimo piano a soli 19 anni, è già un ottimo risultato; devo rimanere concentrata e continuare cercando di fare al meglio ciò che più mi piace».
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