L’iridata Elizabeth Armitstead trionfa al “trofeo Alfredo Binda” pubblicato il 20/03/2016
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L’iridata Elizabeth Armitstead trionfa al “trofeo Alfredo Binda”

Successo a braccia levate davanti alla compagna di squadra Megan Guarnier e Emma Johansson

Cittiglio (VA), 20 marzo 2016 - L’iridata Elizabeth Armitstead ha vinto oggi a Cittiglio il diciottesimo trofeo Alfredo Binda, terza gara del calendario 2016 del women’s world tour, scattando nell’ultimo chilometro quando era in compagnia di altri sette corridori che si erano involati insieme alla campionessa del mondo lungo il penultimo passaggio per Orino, a venti chilometri dalla conclusione. Per la Armitstead si tratta del secondo successo consecutivo nella classica di Primavera organizzata dalla Cycling Sport Promotion presieduta da Mario Minervino. La Armistead ha conquistato il successo a braccia alzate precedendo nettamente la compagna di squadra Megan Guarnier, che ha regolato le migliori inseguitrici. Al terzo posto si è piazzata Jolanda Neff; quindi Emma Johansson, Alena Amaliusik, Katarzyna Niewiadoma e Annemiek Van Vleuten.

La prima italiana all’arrivo è stata Giorgia Bronzini, decima, a poco più di un minuto di ritardo dalla vincitrice.
Alla partenza si sono allineate 164 atlete: rispetto alla vigilia non è partita Evelyn Stevens (Boels Dolmans Cyclingteam).
La  cronaca: subito dopo il via è stata Marta Bastianelli (Ale Cipollini) a scattare, imitata poco dopo da Emilia Fahlin (Ale Cipollini). Il primo attacco consistente lo hanno portato però Carmen Small (Cervelo) e Ann Sophie Duyck (Totsport Vlaanderen) che, attorno al km 50 di gara, hanno guadagnato oltre un minuto di vantaggio sul gruppo. Lungo la salita di Casale, Carmen Small ha staccato Ann Sophie Duyck mentre il gruppo inseguiva a circa 50 secondi. Il gruppo è tornato compatto a 50 chilometri dalla conclusione. Sul GPM di Orino, dopo 80 km di gara, la prima a transitare è stata l’elvetica Jolanda Neff (Servetto). Sul penultimo passaggio sulla salita di Orino, poco dopo il km 90 di gara, sono evase in 8 dal gruppo: Elizabeth Armistead (Boels Dolmans), Megan Guarnier (Boels Dolmans), Emma Johansson (Wiggle), Anna Van Der Breggen (Raboliv), Katarzyna Niewiadoma (Raboliv), Alena Amialiusik (Canyon), Annemiek Van Vleuten (Orica), Jolanda Neff (Servetto Footon),  Quindi la fase fiale, con lo scatto della Armistead quando all’arrivo mancava circa un chilometro.
Elizabeth Armitstead (Boels Dolmans Cycling Team), campionessa del mondo in carica, ha vinto tre prove della Coppa del Mondo 2015 e la Classifica Generale Finale. Vincitrice della passata edizione del “Trofeo Alfredo Binda”. In questo 2016 ha già vinto la “Strade Bianche - World Tour” e la Omloop Het Nieuwsblad e il trofeo Alfredo Binda. 
Le dichiarazioni della vincitrice: “Ho lavorato un po’ di più di quello che mi diceva il ds ma non volevo perdere il contatto con la Neff. Tenevo d’occhio anche Giorgia Bronzini che oggi era molto forte. Io dovevo lavorare per Megan Guarnier ma poi ho provato un attacco ed è andata bene. Vincere in Italia con la maglia iridata ha un sapore molto particolare perche la maglia iridata è più apprezzata che in altre nazioni. L’obiettivo più importante quest’anno è vincere le Olimpiadi e realizzare un sogno. Rispetto alla pista la strada è la mia passione vera. Il ciclismo mi dà la sicurezza perché riesco a vincere quando sono determinata a vincere. 
Brian Cookson, presidente UCI, interrogato sulla possibilità di un altro campionato del mondo organizzato in provincia di Varese: “Certo, si può sognare un altro campionato del mondo con organizzatori così bravi come Mario Minervino ed un territorio così bello”
Sullo stesso argomento, però, Mario Minervino ha chiarito: “dopo il mio impegno Firenze penso che non è più il caso  per me. Io lavoro già abbastanza per allestire il trofeo Binda, il trofeo Da Moreno e il trofeo Almar di fine luglio”.  
 
Ordine d’arrivo: 1. Elizabeth Armistead (Boel Dolmans) km 123 in 3h11’10” media km/h 438,699; 2. Megan Guarnier (Boels Dolmans) a 1”; 3. Jilanda Neff (Servetto Footon); a 4”; 4. Emma Johansson (Wiggle); 5. Alena Amaliusik (Canyon); 6. Anna Van Der Breggen (Raboliv); 7. Katarzyna Niewiodoma (raboliv); 8. Annemiek Van Vleuten (Orica); 9. Lauren Kitchen (Hitec); 10. Giorgia Bronzini (Wiggle) a 1’8”
 

 
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World Champion Elizabeth Armistead triumphs at the “Alfredo Binda Trophy”

Success ahead of teammate Megan Guarnier and Emma Johansson

Today in Cittiglio, World Champion Elizabeth Armitstead won the 18thAlfredo Binda Trophy, third event in the 2016 calendar of the Women’s World Tour. She sprang into action in the final kilometre when she was in the company of seven other riders who broke away with the world champion during the second last climb of the Orino, 20 km from the end. This was the second successive victory for Armitstead in this spring classic organised by Cycling Sport Promotion and its president, Mario Minervino. Armitstead won the race with arms up, well ahead of her teammate Megan Guarnier, who beat the rest of the competition. Third place went to Jolanda Neff; followed by Emma Johannson, Alena Amialiusik, Katarzyna Niewiadoma and Annemiek Van Vleuten.

The first Italian to cross the line was Giorgia Bronzini, who finished in tenth place together with a small group, a little over a minute behind the winner.
There were 164 athletes at the start line: compared to the start list, only Evelyn Stevens (Boels Dolmans Cyclingteam) did not participate.
Marta Bastianelli (Ale Cipollini) was the first to break away, straight after the start. She was imitated soon afterwards by Emilia Fahlin (Ale Cipollini). The first concrete attack was made by Carmen Small (Cervelo) and Ann Sophie Duyck (Totsport Vlaanderen) who, about 50 km into the race, had about a minute advantage on the group. On the Casale climb, Carmen Small broke away from Ann Sophie Duyck while the group followed at about 50 seconds. The group compacted again 50 km from the finish. The first to transit the Orino GPM, 80 km into the race, was Swiss rider, Jolanda Neff (Servetto). On the second last time climbing the Orino, just after 90 km, a group of eight broke away: Elizabeth Armitstead (Boels Dolmans), Megan Guarnier (Boels Dolmans), Emma Johansson (Wiggle), Anna Van Der Breggen (Raboliv), Katarzyna Niewiadoma (Raboliv), Alena Amialiusik (Canyon), Annemiek Van Vleuten (Orica) and Jolanda Neff (Servetto Footon).  
Elizabeth Armitstead (Boels Dolmans Cycling Team), current world champion, won three 2015 World Cup events and the final general ranking. She was also winner of the last edition of the “Alfredo Binda Trophy”. So far in 2016, she has won the “Strade Bianche - World Tour”, the Omloop Het Nieuwsblad and the Alfredo Binda Trophy. 
 
The winner declared the following: “on the first attack, I worked a bit harder than the coach wanted. I didn’t want to lose sight of Neff. Bronzini was also very strong. I was supposed to be working for Megan Guarnier today but I tried an attack and it went well. It’s very special to win wearing the rainbow jersey in Italy because the jersey is more recognised and appreciated here. My main objective now is to win the Olympics and realize my dream. I miss track cycling but I don’t miss the training! The road is my real passion though. My life hasn’t changed much since becoming world champion because I am able to keep things balanced. Winning gives me the confidence to know that I can perform when I have to. 
Brian Cookson, president of the UCI, when asked about the possibility of another world championships in the province of Varese: “Of course we can dream of another world championships, especially with organisers as competent as Mario Minervino and in such a beautiful setting”.
On the same subject, however, Mario Minervino declared: “after organising Florence, I don’t think it’s for me. I already work hard enough to prepare the Binda and Da Moreno Trophies and the Almar Trophy at the end of July”.  
 
Final results: 1. Elizabeth Armitstead (Boel Dolmans) km 123 in 3h11’10” media km/h 438,699; 2. Megan Guarnier (Boels Dolmans) a 1”; 3. Jolanda Neff (Servetto Footon); a 4”; 4. Emma Johansson (Wiggle); 5. Alena Amaliusik (Canyon); 6. Anna Van Der Breggen (Raboliv); 7. Katarzyna Niewiadoma (raboliv); 8. Annemiek Van Vleuten (Orica); 9. Lauren Kitchen (Hitec); 10. Giorgia Bronzini (Wiggle) a 1’8”
 

 
 


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