Cavedine (TN), 19 Giugno 2016 - Il bel sorriso smagliante di Katarzyna Niewiadoma, la freschezza dei suoi 21 anni e il presagio di una carriera importante già preannunciata dalla corona di campionessa europea under 23. Ecco il personaggio-simbolo del 23.simo Giro del Trentino Alto Adige femminile, conclusosi oggi a Cavedine dopo due intense giornate di gare dominate dalla scalatrice polacca e dalla sua squadra, forte e unita.
La frazione pomeridiana di 69,8km da Vigo Cavedine a Cavedine è rimasta costantemente sotto il controllo della Rabo-Liv. Dopo aver vinto la cronosquadre del mattino, precedendo sugli 11,5 km del percorso Lotto-Soudal e Top Girls Fassa Bortolo, la squadra olandese si è concentrata in pieno sulla difesa della maglia di leader di Katarzyna Niewiadoma, la principale candidata alla vittoria finale, opzionata con il successo solitario nella prima tappa, sabato sul traguardo di Daone Pracul.
Nonostante un percorso impegnativo che prevedeva la salita di Lasino da affrontare tre volte, il gruppo è rimasto compatto senza procurare grattacapi alla Niewiadoma, anche se la Lotto è stata combattiva fino alle battute finali. "Non potevo sperare in nulla di meglio - ha dichiarato l'atleta polacca - questi giro rimarrà un ricordo impresso nella mia mente. Sono molto felice".
A completare il trionfo della Rabo-Liv è stata Thalita De Jong che si è imposta allo sprint davanti alla connazionale Riejanne Markus (Netherlands) ed all'austriaca Christina Pertchtold (Vitalogic Astrokalb). A conti fatti, lo squadrone olandese ha fatto piazza pulita in Trentino vincendo le tre frazioni ed aggiudicandosi le quattro maglie di leader delle classifiche, tre con Niewiadoma, che nella classifica generale ha preceduto di 36" la tedesca Claudia Lichtenberg (Lotto-Soudal) e di 56" l'italiana Soraya Paladin (Top Girls Fassa Bortolo), e la graduatoria della classifica a punti De Jong.
"Siamo contenti dell'esito di questa 23.sima edizione che ha riproposto la nostra manifestazione ai migliori livelli. Complimenti ad una vincitrice di sicuro livello che dá prestigio al Giro e ci consente di guardare al futuro con fiducia", è stato il commento finale dell'organizzatore Juri Tiengo.