Giusfredi Bianchi: gioie e dolori ai Campionati Nazionali
Israele: Trionfo solitario di Omer Shapira.
Romania: Frattura del bacino per Daniela Dumitru.
Italia: segnali incoraggiati di Vania Canvelli.
Trionfo solitario e gioia liberatoria per Omer Shapira in Israele, smorfia di dolore, paura e sogni svaniti per Daniela Georgiana Dumitru in Romania. Il ciclismo si sa, è cosi, racconta in contemporanea i momenti euforici e drammatici, mescola lacrime di gioia di chi finalmente centra un obbiettivo con il dolore e la delusione di chi finisce rovinosamente in terra.
Omer Shapira, esile e emergente scalatrice di Tel Aviv, ci credeva, pur sapendo che non sarebbe stata un impresa semplice. Vincere i campionati israeliani su strada era ciò che desiderava, ma il percorso non troppo selettivo non lasciava troppe speranze. Si è preparata in altura effettuando uno stage in Andorra sui Pirenei e sabato 24 giugno a Beit Guvrin non ha sbagliato niente “sono molto felice sul traguardo ad attendermi c’era il mio ragazzo (Guy Sagiv, campione d’Israele a Crono 2017) con il quale condividiamo insieme la passione e i sacrifici di uno sport che ci lega fortemente ” esprime tutta la sua felicità la nuova campionessa israeliana “il percorso, pur nervoso con i continui saliscedi, non era particolarmente adatto alle mie caratteristiche. I primi due giri sono stati molto tirati e selettivi, poi al terzo giro ho tentato l’attacco, ma lo scatto decisivo che mi ha permesso di arrivare da sola al traguardo l’ho fatto a 4 km dalla conclusione”.
Daniela Georgiana Dumitru, italo-rumena dal carattere vulcanico e fisico potente, aveva scommesso su se stessa. L’ex pattinatrice, affermata a livelli mondiali si è buttata in un mondo completamente sconosciuto, bruciando le tappe e migliorando gara dopo gara. Pure lei si è preparata in altura sull’Etna per arrivare al top nella fase principale della stagione “stavo molto bene, ero pronta sia per i campionati nazionali che per il prossimo Giro Rosa “ afferma Daniela ricoverata in clinica a Bucarest per la frattura del bacino e racconta l’accaduto “la discesa era molto veloce, al terzo passaggio mi è scoppiata la gomma della ruota anteriore e non ho potuto evitare la caduta. Purtroppo è finita cosi, ma, vista la velocità, poteva finire anche peggio… La vita è così e io prendo tutto come viene. Ora spero solo di fare l’intervento prima possibile per poter iniziare la fase di riabilitazione”.
In Italia ha vinto sola al comando, la favorita Elisa Longo Borghini, ma dietro, in seguito ad una prova selettiva e veritiera, è arrivato con un drappello selezionato che comprendeva i nomi di affermate campionesse, un giovane e promettente volto della Giusfredi Bianchi. Vania Canvelli, diciannovenne scalatrice di Ardola di Zibello (PR) si è piazzata al tredicesimo posto, dando delle risposte incoraggiati. Tra pochi giorni partirà la gara a tappe più attesa e attraente, il Giro d’Italia Femminile.