GIRO D’ITALIA 101: INSEGUENDO IL SOGNO ROSA


4/5/2018 - 27/5/20\8

GIRO101 dal 4 al 27 maggio 2018 da Israele a Roma per un Amore Infinito di Sport e fratellanza
3562,9 Km totali
169,7 Km media per tappa
2 Crono Individuali
7 tappe per velocisti
6 tappe di media difficoltà 
6 tappe di alta difficoltà












 

GIRO D’ITALIA 2018: DA ISRAELE A ROMA PER UNA STORICA EDIZIONE
CHRIS FROOME ANNUNCIA LA SUA PARTECIPAZIONE

Per la prima volta la partenza di un grande giro verrà data fuori dall’Europa, da Israele, con tre frazioni, la prima delle quali sarà dedicata a Bartali, nel ricordo del grande “Ginettaccio”, Giusto tra le Nazioni. Rientro in Italia, in Sicilia, dove si disputeranno tre tappe e il primo arrivo in salita sull’Etna con finale inedito all’Osservatorio Astrofisico.

Risalendo lo stivale weekend impegnativo tra Campania e Abruzzi con gli arrivi a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso (Montagna Pantani). La tappa da Assisi a Osimo (tappa dei Muri) vedrà il passaggio sul Muro di Filottrano nel ricordo di Michele Scarponi. Per i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale ecco l’arrivo a Nervesa della Battaglia. Ripartenza da San Vito al Tagliamento con traguardo sul temibile Zoncolan.

Ultimo giorno di riposo a Trento dove martedì 22 ci sarà la difficile cronometro (34,5 km) con finale a Rovereto. La zona della Franciacorta, il giorno seguente, sarà sede della Wine Stage. Trittico alpino finale con arrivi in salita a Prato Nevoso, Bardonecchia e Cervinia con in mezzo tante montagne compresa la Cima Coppi 2018, il Colle delle Finestre con i suoi 2178 metri. Spettacolare finale in circuito, a Roma, con arrivo in Via dei Fori Imperiali sotto il Colosseo.

Milano, 29 novembre 2017 – La 101a edizione del Giro d’Italia – organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport – è in programma dal 4 al 27 maggio. Anche quest’anno saranno molteplici i temi che la Corsa Rosa saprà raccontare lungo la sua strada tra storia, cultura e sport.

Chris Froome, attraverso un video, ha annunciato che sarà al via della Corsa Rosa.



IL PERCORSO
Per la prima volta un grande giro partirà al di fuori dai confini dell’Europa e per la tredicesima la Corsa Rosa muoverà dall’estero proseguendo il suo percorso di internazionalizzazione e valorizzazione del Made in Italy nel Mondo.

3.546,2 sono i chilometri totali di questa edizione che prevede 44.000 metri di dislivello. 2 tappe a cronometro, 7 a bassa difficoltà, 6 a media difficoltà, 6 ad alta difficoltà e un totale di 8 arrivi in salita.

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GRANDE PARTENZA – ISRAELE
Venerdì 4 maggio, si assegna la prima Maglia Rosa con una cronometro individuale di 9,7 km a Gerusalemme Ovest. Continui saliscendi e cambi di direzione caratterizzano un percorso che non lascerà un attimo di respiro. Questa sarà la Tappa Bartali del Giro, dedicata al corridore italiano insignito Giusto fra le Nazioni e il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem a Gerusalemme.

La seconda frazione si dipana da Haifa a Tel Aviv, con arrivo sul lungomare dopo 167 km e passaggio nel finale da Jaffa – antica città alle porte di Tel Aviv – frazione adatta ai velocisti.

Ultima tappa in terra israeliana da Be’er Sheva a Eilat sulle sponde del Mar Rosso con passaggio e relativo Gpm sul Ramon Crater (il più grande cratere al Mondo con 40 chilometri ampiezza) e finale adatto ancora agli sprinter. Eilat sarà il punto più a sud toccato dal Giro d’Italia nella sua storia.

PRIMA SETTIMANA – IL SUD E IL CENTRO
Trasferimento in Sicilia, dove sono previste tre tappe, con il primo giorno di riposo per la carovana del Giro: lunedì 7 maggio. Quarta tappa, da Catania a Caltagirone con arrivo nella parte alta della città, molto mossa e piena di insidie e saliscendi fino allo strappo finale adatto ai finisseur (191 km). Da Agrigento a Santa Ninfa (Valle del Belice), km 152, si snoda la quinta frazione con strappo finale adatta ancora ai finisseur. Nella prima parte si tocca la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi fino a sfiorare Selinunte. Nel 2018 saranno trascorsi 50 anni dal terremoto che colpì quelle zone il 14 gennaio 1968.

Il primo arrivo in salita del Giro 2018 sarà sull’Etna. Tappa di 163 km che muoverà da Caltanissetta con una prima parte mossa fino a giungere a Paternò dove cominciano 25 chilometri di salita con pendenze a crescere. Quindi la scalata inedita verso l’Etna; da Ragalna, con strada stretta, attraverso i parchi e le colate laviche, fino all’Osservatorio Astrofisico.

Ritorna il terreno fertile per i velocisti del gruppo con la 7a tappa Pizzo-Praia a Mare che si sviluppa interamente sulla costa tirrenica.

Sabato 12 e domenica 13 weekend ad alta quota, con due arrivi in salita a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore). La prima di queste frazioni (208 km) muoverà da Praia a Mare per attraversare il Cilento, costeggiando le spiagge fino a Salerno, per poi salire fino al traguardo posto davanti al Santuario. Tappa molto lunga, 224 km, quella che porterà il gruppo da Pesco Sannita al Gran Sasso d’Italia, la Montagna Pantani di questa edizione. Salita interminabile di 45 km quella che porta all’arrivo, spezzata solo da un falsopiano centrale.

SECONDA SETTIMANA – CENTRO E NORD-EST
Dopo il giorno di riposo in Abruzzo si riparte da Penne e ci si dirige verso nord, in Umbria, con l’arrivo posto a Gualdo Tadino. È la tappa più lunga del Giro, 239 chilometri con finale mosso per attaccanti. Dopo pochi chilometri dalla partenza si transiterà accanto ai resti dell’Hotel Rigopiano, dove il 18 gennaio una slavina investì la struttura causando molte vittime.

Nel ricordo di Michele Scarponi la tappa 11 da Assisi a Osimo. Frazione mossa con salite medio lunghe all’inizio e i classici muri dell’entroterra marchigiano al termine, tra i quali il Muro di Filottrano con pendenze fino al 14% e finale nel centro storico medievale di Osimo.

Giovedì 17 maggio dovrebbero tornare in scena i velocisti, anche se il circuito dei Tre Monti prima dell’arrivo potrebbe mischiare le carte. È prevista una frazione quasi tutta pianeggiante che partirà da Osimo e si chiuderà a Imola con traguardo posto nel circuito di Formula 1.

La tappa 13 partirà da Ferrara per concludersi a Nervesa della Battaglia dopo 180 chilometri con lo strappo del Montello nel finale. Si toccano alcuni luoghi simbolo della Grande Guerra, che quest’anno ricorda i 100 anni dalla sua conclusione.

Sabato 19 maggio tappa interamente in Friuli Venezia Giulia con arrivo sul “Mostro” Zoncolan. Si parte da San Vito al Tagliamento e, in 181 km, si affrontano 5 Gpm e 4.400 m di dislivello. Si tocca il Monte di Ragogna con le sue pendenze elevate, quindi la salita di Avaglio e negli ultimi 45 km, senza un metro di pianura, si scalano Passo Duron, Sella Valcalda e Monte Zoncolan (dal versante più duro, quello di Ovaro).

A seguire, domenica 20, la tappa Dolomitica da Tolmezzo a Sappada con 4 Gpm. Frazione con tante insidie soprattutto dopo Auronzo di Cadore dove si affrontano le due salite inedite del Comelico, sempre sopra al 10%. Finale a Sappada in leggera ascesa.




TERZA SETTIMANA – TRENTINO E NORD-OVEST
Ultimo riposo del gruppo a Trento dove il giorno seguente partirà la cronometro individuale di 34,5 km che si concluderà a Rovereto, città in cui è posta la Campana dei Caduti realizzata col bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale. Gara contro il tempo per specialisti, visto il tracciato quasi completamente pianeggiante, con medie previste intorno ai 50 km/h.

Immancabile da qualche anno la Wine Stage che quest’anno si svilupperà in Franciacorta e prevede una tappa in linea. Partenza da Riva del Garda e arrivo a Iseo. Ultima tappa adatta ai velocisti prima del finale a Roma.

Ed ecco i tre giorni con le ultime tappe di montagna che potranno decidere il Giro: giovedì 24 si parte da Abbiategrasso con un percorso lungo ma pianeggiante fino alla salita finale che porterà a Prato Nevoso. Il giorno dopo, sulle Alpi Occidentali, il tappone con la Cima Coppi. Partenza da Venaria Reale e 4 salite lunghe e impegnative: il Colle di Lys, il Colle delle Finestre – con i sui 9 km di sterrato – Sestriere e l’arrivo a Bardonecchia (Jaffreu) dopo 7 km di salita con pendenze medie al 9%. Sabato 25 ultima tappa di montagna con 4.500 m di dislivello in sole tre salite. Il gruppo muoverà da Susa con un percorso che prevede una prima parte pianeggiante e, dopo aver affrontato l’inedito Col Tsecore, un finale con le ascese di St. Pantaléon e l’ultimo arrivo in salita a Cervinia.

GRAN FINALE A ROMA
Trasferimento nella Capitale per chiudere questa 101a edizione del Giro. Passerella finale in circuito, di 11,8 km da ripetere 10 volte, nel centro di Roma. Si toccheranno molti siti storici attraversando via Nazionale, via Sistina, Piazza del Popolo, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla prima dell’arrivo ai Fori Imperiali sotto il Colosseo.











 

 

GIRO D’ITALIA 101: INSEGUENDO IL SOGNO ROSA
Download: elenco degli iscritti

Milano, 24 aprile 2018 – Mancano solo 10 giorni alla Grande Partenza del Giro d'Italia che scatterà in Israele con una cronometro individuale, a Gerusalemme, venerdì 4 maggio per concludersi domenica 27 a Roma. Per la 13a volta la Corsa Rosa, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport, partirà dell’estero.

I 12 PRECEDENTI DALL’ESTERO
1965 Repubblica di San Marino (vittoria finale di Vittorio Adorni); 1966 Principato di Monaco (Gianni Motta); 1973 Verviers – Belgio (Eddy Merckx); 1974 Città del Vaticano (Eddy Merckx); 1996 Atene – Grecia (Pavel Tonkov); 1998 Nizza – Francia (Marco Pantani); 2002 Groeningen – Paesi Bassi (Paolo Savoldelli); 2006 Seraing, Liegi – Belgio (Ivan Basso); 2010 Amsterdam – Paesi Bassi (Ivan Basso); 2012 Herning – Danimarca (Ryder Hesjedal); 2014 Belfast – Irlanda del Nord (Nairo Quintana); 2016 Apeldoorn – Paesi Bassi (Vincenzo Nibali).

GLI ISCRITTI AL GIRO 101
Ecco le schede di alcuni tra i principali sfidanti per la vittoria finale della 101esima edizione della Corsa Rosa:

Tom Dumoulin (NED – Team Sunweb): grazie alla Grande Partenza nella sua terra natia (Apeldoorn, Paesi Bassi) nel 2016, Tom Dumoulin ha scoperto il Giro d'Italia e si è innamorato della Maglia Rosa, indossata quell'anno per per sei giorni. Nel 2017 è tornato al Giro con l'obiettivo di vincerlo, ci è riuscito, ed è diventato il primo olandese a farlo. Quest'anno affronterà per la prima volta la pressione di difendere il suo titolo.

Chris Froome (GBR – Team Sky): durante i suoi primi otto anni di vita, con cinque vittorie complessive al Tour de France, il Team Sky ha conquistato il podio finale al Giro d'Italia una sola volta (con Rigoberto Urán, secondo nel 2013). Froome cerca la tripla corona. Nessuno ha vinto Tour, Vuelta e Giro consecutivamente negli ultimi anni. L'ultimo a farlo è stato Bernard Hinault trentacinque anni fa.

Fabio Aru (ITA – UAE Team Emirates): dopo aver saltato le ultime due edizioni del Giro d'Italia, tra cui la Grande Partenza dello scorso anno in Sardegna a causa di un infortunio, Fabio Aru riapre i conti con la Corsa Rosa dopo essere salito sul podio finale in due occasioni (terzo nel 2014, secondo nel 2015). Ha vinto la Vuelta a España nel 2015.

Photo Credit: BettiniPhoto

Thibaut Pinot (FRA – Groupama - FDJ): quarto assoluto e vincitore della tappa 20 dello scorso anno, il francese si presenta alla partenza del suo secondo Giro d'Italia dopo aver vinto il Tour of the Alps, considerato una mini prova generale per la Corsa Rosa. Pinot si è allenato nello sci di fondo ed ha alleggerito il suo programma di gare nella prima parte della stagione per essere al top della forma per i grandi giri. È affascinato dallo Zoncolan e dagli altri sette arrivi in salita.

Photo Credit: BettiniPhoto

Esteban Chaves (COL – Mitchelton - Scott): a seguito di una stagione deludente nel 2017 segnata da una tendinite e da un lutto familiare, quello del secondo classificato del Giro d'Italia 2016 è un ritorno molto atteso. Il Giro è una gara che ama da quando ha sfiorato il sogno di vincerlo nel 2016, indossando la Maglia Rosa fino a due giorni dal termine. Dopo la vittoria all'Herald Sun Tour a febbraio in Australia, il paese della sua squadra, Mitchelton - Scott, Esteban Chaves si è preparato duramente in Colombia per un Giro ricco di salite che gli si addice.

Photo Credit: BettiniPhoto

Miguel Ángel López (COL – Astana Pro Team): "Superman" López è il nome nuovo tra i contendenti alla Classifica Generale. È stato il terzo colombiano a vincere il Tour de l'Avenir negli ultimi anni nel 2014. Ha completato solo una gara di tre settimane: la Vuelta a España 2017, all'ottavo posto con due vittorie di tappa. A 24 anni è uno dei favoriti per la Maglia Bianca di miglior giovane.

LE SQUADRE
Ecco le 22 formazioni al via, composte da 8 corridori ciascuna, con i principali iscritti.

UCI WORLDTEAMS – 18 (aventi diritto)

  • AG2R LA MONDIALE – Geniez, Montaguti
  • ASTANA PRO TEAM – Lopez, Sanchez
  • BAHRAIN - MERIDA – Pozzovivo, Visconti
  • BMC RACING TEAM – Dennis, Roche
  • BORA - HANSGROHE – Formolo, Sam Bennett
  • GROUPAMA - FDJ – Pinot, Morabito
  • LOTTO SOUDAL – Wellens, Hansen
  • MITCHELTON - SCOTT – Chaves, Simon Yates
  • MOVISTAR TEAM – Betancur, Roson
  • QUICK - STEP FLOORS – Stybar, Viviani
  • TEAM DIMENSION DATA – Meintjes, O'Connor
  • TEAM EF EDUCATION FIRST - DRAPAC P/B CANNONDALE – Woods, Dombrowski
  • TEAM KATUSHA ALPECIN – Tony Martin, Dowsett
  • TEAM LOTTO NL - JUMBO – George Bennett, Battaglin
  • TEAM SKY – Froome, Poels
  • TEAM SUNWEB – Dumoulin, Oomen
  • TREK - SEGAFREDO – Brambilla, Nizzolo
  • UAE TEAM EMIRATES – Aru, Ulissi

UCI PROFESSIONAL CONTINENTAL TEAMS – 4 wild card

  • ANDRONI GIOCATTOLI - SIDERMEC – Gavazzi, Frapporti
  • BARDIANI CSF – Ciccone, Guardini
  • ISRAEL CYCLING ACADEMY – Hermans, Neilands
  • WILIER TRIESTINA - SELLE ITALIA – Pozzato, Mareczko
Foto Credit: LaPresse










 






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