Arco (TN), 20 Aprile 2016 - Buongiorno dalla seconda tappa del 40° Giro del Trentino Melinda. Dopo la cronometro a squadre nella quale si è imposta l’Astana di Vincenzo NIbali, e con Valerio Agnoli in maglia di leader, la corsa si dirige verso l’Austria con la frazione che va da Arco ad Anras, per 220,3 chilometri, la tappa più lunga di questa edizione. È l’ottava volta che il Giro del Trentino Melinda sconfina in Austria: l’ultima era stata tre anni fa con la partenza da Lienz. Percorso impegnativo e sfida destinata ad accendersi negli ultimi chilometri, in territorio austriaco, sulla salita di 4 chilometri che conduce all’arrivo.
AVVIO DA ARCO, “CULLA DEL #GdTM”
Arco è stata prima la “culla” e, poi, sempre la “casa” del Giro del Trentino, dove ha sede il gruppo sportivo Alto Garda. Qui avviene il raduno di partenza e il “via” ufficiale, passando per Dro, lungo il Sarca, nella fertile pianura con frutteti – famose le prugne – e uliveti caratterizzata dagli imponenti scoscendimenti rocciosi delle “Marocche di Dro”. Si entra quindi nella località di Sarche, nella Valle dei Laghi. Bellissima è la visione del placido lago di Castel Toblino con il castello che sorge in un grande parco, su una penisola. Si supera Vezzano per entrare poi nel territorio del capoluogo, Trento, per puntare a nord, sulla statale del Brennero, con il Monte Bondone che sorveglia dall’alto la corsa.
Trento, attraversata dall’Adige, è il baricentro importante di vie di comunicazione per le famose e frequentate valli. Riflette nelle strutture la sua lunga storia e fra quelle di maggiore significato sono il Duomo romano-gotico e la suggestiva piazza prospiciente, l’elegante Via Belenzani, il Castello del Buonconsiglio con il Museo. Vivace è l’attività culturale e artistica con uno stile di vita disteso in un’ambientazione che propone molte specialità enogastronomiche. Prima di Lavis, sulle splendide alture alla destra del percorso, sorge il Maso Warth, che Francesco Moser (e qui basta il nome) ha riportato in auge con la sua attività imprenditoriale – e passione – per la terra e i vini.
Lungo la direttrice del Brennero si passa per Lavis, San Michele all’Adige, Mezzocorona, centri di varie attività e richiami in terre di pregiati vigneti per entrare nella provincia autonoma di Bolzano attraversando Salorno con l’elevato Castello, Egna, Ora e Laives, località che propongono molteplici interessi in ambientazione circondata da monti.
Bolzano alterna varie attività nella zona industriale all’eleganza del centro storico con splendidi palazzi e il prezioso Duomo gotico, dove confluiscono e si armonizzano tradizioni e culture, nei differenti ambiti, del mondo germanico e di quello italiano. Ancora e sempre barra a nord per il passaggio da Cardano, Prato all’Isarco, Campodazzo, Barbiano, ai piedi dell’altopiano di Renon fino a raggiungere Chiusa (un nome, un programma stante la sua posizione) con la svettante rocca di Sabiona e quindi, in leggera ma costante salita, la storica Bressanone, elegante e severa nella sua struttura medievale, centro di riferimento della Valle dell’Isarco, caratterizzata anche dai ponti. È terra di molti campioni degli sport della neve e del ghiaccio. Il gruppo della Plose offre molte possibilità turistiche, sia estive, sia invernali.
Segue Varna, nel cui territorio si trova lo straordinario complesso dell’Abbazia di Novacella, per proseguire verso il GPM di Naz-Sciaves, località posta su un caratteristico altopiano. Si passa nella Val Pusteria per Rio Pusteria con il Castel Freienthurn che domina l’abitato (oggi è un convento di suore), Vandoies di Sotto, con le note cascate, Chienes con il Castello di Casteldarne, San Lorenzo di Sebato, appartenente alla Val Badia con due interessanti castelli e, sempre in costanza di strade leggermente ondulate, giungere a Brunico. E’ il capoluogo della Val Pusteria, circondata da scenografici monti, con varie specificità architettoniche e monumentali, frequentato centro di villeggiatura in tutte le stagioni. E’ percorsa dalla ciclabile della Val Pusteria e, in tema di due ruote, qui è nato Hubert Pallhuber, già iridato nella mtb e ora c.t. della specialità.
LO SCENARIO DELLA VAL PUSTERIA E L’AUSTRIA “CICLISTICA”
Si passa per Perca, Monguelfo, Villabassa per giungere a Dobbiaco, centro di riferimento dell’alta Val Pusteria, importante nodo stradale per varie direttrici e frequentato centro turistico con specifiche attrattive ambientali, quindi San Candido con il poderoso e antico complesso della Collegiata considerata la più importante testimonianza del romanico nella regione. Dopo la frazione di Versciaco e quella di Prato alla Drava, il fiume che percorre la valle Pusteria nella parte austriaca, la corsa fa il suo ingresso in Austria, nel Tirolo Orientale, distretto di Lienz, particolarmente legato allo sport ciclistico con lunga frequentazione e vari appuntamenti sia con il Giro del Trentino, sia con il Giro d’Italia, in molteplici forme d’amicizia e collaborazione reciproca.
Percorrendo l’ampia e bellissima valle s’incontrano Sillian, piacevolissima e soleggiata e, per i luoghi, popolosa località turistica con varie attrezzature e impianti per gli sport, sia estivi, sia invernali così come la vicina Abfaltersbach. Da qui la strada inizia a salire verso il traguardo di Anras, deliziosa località che si sviluppa in nuclei di belle e tipiche costruzioni disposte sui pendii soleggiati. Era considerato il “granaio” della Val Pusteria e con lo sviluppo turistico degli anni passati ha saputo mantenere intatte le prerogative e le bellezze naturali integrate in un’offerta ricettiva moderna con diverse soluzioni e impianti sciistici per un piacevole e distensivo soggiorno.
IL CICLISMO E IL TIROLO ORIENTALE
Il ciclismo in Tirolo ha una grande tradizione, rafforzata da importanti eventi anche nel mondo del ciclismo amatoriale. Il 12 Giugno 2016 si svolgerà la 29a “Dolomitenradrundfahrt“, una delle più importanti maratone ciclistiche dell’arco alpino. Nello stesso giorno avrà luogo anche la sua variante più estrema, la 3a edizione della "SuperGiroDolomiti", con 232 chilometri e 5,234 metri di dislivello. Il percorso prende il via dal Tirolo Orientale, e attraversa la Carinzia, in Italia, prima di tornare a Lienz. Inoltre, chi non cerca sfide tanto estreme può sfogare la sua passione ciclistica su percorsi classici come Drava e Iselradweg, o sui circa 2.000 km di sentieri per la mountain bike. Inoltre, nel 2018, il Tirolo ospiterà ad Innsbruck i Campionati del Mondo UCI di Ciclismo su strada.
VISTA DAGLI ESPERTI
Il trentino Stefano Nardelli e il tirolese Clemens Fankhauser hanno raccontato il loro punto di vista sulla seconda tappa. Guarda il video qui
IL METEO
Sulla corsa condizioni favorevoli: agli oltre 1200 metri dell’arrivo di Anras temperatura frizzante e cielo sereno. Una giornata ideale per la sfida tra i big sulle strade della Val Pusteria e in Tirolo.
BUON COMPLEANNO A… GIANNI MOSCON
Oggi giornata speciale per il giovane trentino del Team Sky Gianni Moscon, e non solo perché ha preso il via con sulle spalle la maglia verde di leader dei Gran Premi della Montagna: l’atleta di Livo compie, infatti, 22 anni. Auguri!