Arco (TN), 19 Aprile 2016 - Buongiorno dalla prima tappa del 40° Giro del Trentino Melinda, la tradizionale cronosquadre d'apertura denominata "Garda Trentino Opening", da Riva del Garda a Torbole per complessivi 12,1 Km. Negli ultimi due anni, a indossare la maglia di leader dopo la prova inaugurale furono due trentini, Daniel Oss (2014) e Cesare Benedetti (2015). Gli appassionati di casa sperano nella vittoria del Team Sky di Mikel Landa, prima squadra a scattare da Riva del Garda alle 15:05, con il noneso Gianni Moscon davanti a tutti sulla linea d’arrivo. Da seguire con attenzione anche l'Astana di Vincenzo Nibali, l'AG2R del trio Bardet, Peraud, Pozzovivo, la Bora Argon 18, che ha le carte in regola per ripetere l'exploit di un anno fa, e i russi della Gazprom Rusvelo, l’ultima squadra a prendere il via alle 15:56. Gli appassionati del grande ciclismo in Italia potranno godersi lo spettacolo della cronosquadre grazie alla diretta su RaiSport 1 a partire dalle 15.
LO SPETTACOLO DEL CICLISMO NEL GARDA TRENTINO
È ancora Riva del Garda, centro di lunga tradizione culturale e turistica, a salutare corridori, seguito e spettatori all’avvio della manifestazione che qui, quasi a corroborare la denominazione del sodalizio organizzatore, il G.S. Alto Garda della vicina Arco, si può dire sia di casa. È qui che è nato e ha sede il G.S. Alto Garda, fondatore e organizzatore del Giro del Trentino, con l’opera di Guido Amistadi, Nerino e Lina Ioppi e la collaborazione di un bel gruppo di volontari.
Così come Arco anche Riva del Garda appartiene alla comunità Alto Garda e Ledro. È da sempre un frequentato centro di villeggiatura per clima, ambiente e possibilità di sport, sia sull’acqua, sia nel territorio circostante con attrattive estese in piano e nelle alture circostanti. Il paesaggio è caratterizzato, oltre che dal lago, dall’incombente picco del Monte Rocchetta (m. 1575) e, verso est, dalla caratteristica sagoma del Monte Baldo (m. 2218). Negli immediati dintorni di Riva del Garda costituiscono notevole motivo d’interesse paesaggistico il lago di Ledro, il lago di Tenno e la cascata del Varone, un salto d’acqua di circa cento metri in una spettacolare gola.
Riva è stata città fortificata dagli Austriaci con testimonianze varie visibili, così com’è stata sempre meta di molteplici flussi turistici già nel periodo asburgico con personaggi quali Francesco Giuseppe d’Asburgo, Franz Kafka e Thomas Mann. La parte più antica rimanda ancora certe atmosfere di tipo veneziano, sono numerose le ville e le dimore di pregio con giardini e parchi. La cultura dell’ospitalità è connaturata a tutto il territorio per i vari motivi offerti dal lago con spiagge, porto e molteplici attività nautiche collegate. La ricettività riserva pure attraenti proposte eno-gastronomiche. Eventi e manifestazioni abbondano, soprattutto con diverse e note manifestazioni musicali di vario tipo che si susseguono nel corso dell’anno. Piazza III Novembre, il centro, con portici, affacciata sul lago, propone il municipio in un palazzo della fine del 1400, il Palazzo Pretorio del 1300, dove sono visibili lapide romane e medievali e la prospicente torre Apponale. Il turismo è il volano di Riva del Garda con le attività connesse, è comunque di rilievo anche l’aspetto di attività manifatturiere con tradizioni specifiche nel settore cartario.
La spettacolare prova contro il tempo non presenta apprezzabili dislivelli altimetrici. L’incognita sarà il vento che potrebbe condizionare il risultato finale. Il tracciato si sviluppa fra Riva del Garda, Arco e Torbole, nella zona che i trentini indicano come la “busa” (la buca) del Linfano, una porzione di terra d’origine alluvionale, fra Riva del Garda, Arco e Torbole.
Dopo circa sei chilometri il percorso giunge nel territorio comunale di Arco. La cittadina si propone con la sua speciale, piacevolissima, realtà contraddistinta da un clima particolarmente mite, bellezze naturali, architettoniche e di disteso stile di vita. La Collegiata dell’Assunta, la chiesa della Santissima Trinità, lo storico Palazzo Marchetti del 1500, il Castello (recentemente restaurato dalla Provincia autonoma di Trento), sulla cima del dirupo roccioso a picco sull’abitato – palestra del free climbing -, la struttura del Casino e altri edifici la connotano e testimoniano il suo passato, unito al presente, di distensivo e piacevole luogo di villeggiatura con molteplici motivi di svago e attività sportiva in diversificate fruizioni.
Torbole è il primo traguardo del Giro del Trentino 2016. È nel comune di Nago-Torbole con questa località che è disposta, con il suo caratteristico abitato ricco di strutture ricettive, sulla riva del Lago. Il vento, o meglio i venti, a seconda dell’ora, che spirano sul lago sono una risorsa naturale che favorisce la diffusissima attività velica con varie e frequentate regate e il windsurf. Verso il soprastante abitato di Nago si trovano i forti del periodo austro-ungarico e le famose “Marmitte dei Giganti”, spettacolari e imponenti fenomeni rocciosi del periodo post-glaciale compresi fra il Sarca e lo sperone roccioso, dove è situato il forte di Nago.
La bella spiaggia comprende la moderna e curata pista ciclo-pedonale che si sviluppa fra tutte le località dell’alto lago e raggiunge pure Arco. Alberghi e varie moderne strutture attrezzate per il fitness garantiscono il relax dopo le variate attività che qui si possono praticare.
IL METEO
Cielo sereno e temperatura attorno ai 20 gradi accoglieranno i corridori nella tappa che farà d’anteprima alle tanto attese montagne. Condizioni ideali per scaldare i motori per i prossimi giorni che tradizionalmente rappresentano il test più severo e veritiero in vista del Giro d’Italia.